■ Tare del passato: Negli USA, il Vaticano disciplina i preti molestatori e ricorda agli altri il celibato
assoluto. Un arcivescovo attua le istruzioni di Roma, mentre un altro dissente
accoglie i preti ammogliati nella sua diocesi, senza sospenderli dal ministero.
Nel campionato interdiocesano di calcio essi sponsorizzano due squadre che, in
campo, si scontrano con forza, consapevoli d’incarnare due idee diverse di
sacerdozio. Nel campionato 2008/2009, nel girone d’andata, i «celibatisti»
stravincono 10 a 0 contro i «matrimonialisti», ritenuti calciatori molto più
esperti in campo. Il vincitore nota che i suoi calciatori sono in «ritiro»
(astinenza) da almeno dieci anni: da questo dipende la loro vittoria
schiacciante. Le due compagini si ritrovano poi in finale e i «matrimonialisti»,
stavolta, travolgono i loro avversari per 20 a 0. Il vescovo perdente
attribuisce la vittoria all’esperienza e alla competenza calcistiche dei rivali
e alla stanchezza dei suoi «campioni», che non s’erano risparmiati prima. La
«musica» cambia quando parla a quattrocchi con i suoi giocatori: «Eravate molto
“distratti”, durante la finale del campionato». Rispondono gli imbarazzati
giocatori: «Sì, è vero, ci siamo concessi qualche “distrazione”». Replica
l’infuriatissimo prelato: «Solo qualche “distrazione”, eh? Non facevate che
guardarvi continuamente intorno, come se aveste visto la peste! E perché appena
terminata la partita siete partiti a razzo negli spogliatoi, in modo poco
sportivo, senza nemmeno complimentarvi con i vostri avversari?». Replicano i
celibi preti: «È che lo stadio era improvvisamente
pieno di tutte le donne, di cui avevamo fatto strage prima dei voti… È
stata certamente una subdola manovra dei nostri avversari. E, ora, da qui
nessuno di noi si muove, fintantoché non fa notte…» {Gianni Siena e Nicola
Martella}.
■ Tariffe nuziali: Alla fine della cerimonia
nuziale, lo sposo chiede al parroco quanto deve dare d’offerta alla parrocchia.
Il parroco gli dice: «Qui da noi c’è l’usanza di dare in proporzione alla
bellezza della sposa!». Lo sposo allora dà al parroco 25 euro. Il parroco si
meraviglia per la spilorceria e, per curiosità, alza il velo della sposa; poi
prende da parte lo sposo e gli dice: «Aspetti! Devo darle il resto!»
(Nicola Martella).
■ Tatuaggio fortunato:
Un ebreo gioca per la prima volta al superenalotto e vince un premio di 60
miliardi. I giornalisti, una volta individuatolo, si precipitano a
intervistarlo: «Scusi, ora che ha vinto questa cifra favolosa, che cosa farà con
tutti questi soldi?». Il vincitore, dopo un attimo di perplessità, risponde con
sicurezza: «Farò poche cose, ma ricche di significato! Innanzi tutto darò 5
miliardi per la costruzione d’una sinagoga a Roma, altri cinque invece andranno
alle vittime dell’olocausto e, infine, cinque miliardi li darò ai tedeschi!». Un
giornalista, perplesso, chiede: «Ma come, proprio ai tedeschi? E perché, se è
lecito?». L’ebreo, tirandosi su la manica e scoprendo il polso tatuato, replica:
«Beh, in fondo è merito loro, se oggi ho vinto!» {adattato da un testo inviato
da Gianni Siena}.
■ Teina dottrinale: Un mio contatto mi ha scritto, chiedendomi: «Vorrei sapere, se sei un teologo». Siccome cerco di
evitare titoli e adulazioni, gli ho risposto: «Ai miei studenti di scuola
biblica dicevo che sono un “caffeologo”, ma non disdegno neppure il tè
come “teologo”». (Nicola Martella).
■ Terra promessa: Mistero di un disperso: Nella Scuola Domenicale Ambrogio, il
monitore, chiede: «Chi è vissuto nella Palestina e l’ha abbandonata in un
modo del tutto straordinario?». Tutti danno risposte sbagliate. La solita
Teresa con aria sornione: «Non rimane che Superman...». Ambrogio, con la
testa fra le mani: «No, non è possibile! Povero Elia» (© Punto°A°Croce).
{
Motti di spirito, p. 26}
■ Tennis celeste: Un certo cristiano assai appassionato di tennis
si trova in sogno alle porte del Paradiso. All’angelo preposto all’accettazione
chiede: «Ti prego, lo so che ti sembrerà esagerato, ma dimmi se in Paradiso
esistono i campi da tennis. Non trovo pace senza sapere se, quando verrà il mio
giorno, potrò ancora giocare». L’angelo si consulta un momento con un suo
collega e poi gli risponde all’umano: «Ho buone notizie per te. In Paradiso
esistono i migliori campi da tennis che tu abbia mai potuto immaginare, in erba,
in terra, in cemento. Spogliatoi eccellenti, tutto gratis». «Grazie, questo mi
rende felice». L’angelo aggiunge sornione: «M’è stato appena comunicato che c’è
una novità per te: vedi tu se ti piace…». «Cioè?». «Proprio per te è stato
prenotato un campo… per domani» {adattato da un testo inviato da Gianni Siena}.
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■ Terzo occhio: Un italiano e il suo amico indiano leggono
spesso insieme il giornale. Dopo i fatti, in cui un agente è stato ucciso da un
ultrà, durante l’ennesimo tafferuglio, lessero riguardo ai provvedimenti futuri
della polizia: «Al seguito dei recenti fatti di guerriglia urbana scatenata
dagli ultras, con morti e feriti anche tra gli agenti della polizia, questi
ultimi adotteranno delle telecamere montate sugli elmetti, per riprendere gli
scontri e identificare i rei dell’aggressione».
All’indiano si illuminò improvvisamente il viso ed egli disse: «Ora anche in
Italia avremo tanti indù col “terzo occhio”». Poiché l’italiano non capiva,
l’indiano aggiunse: «Devi sapere che molte donne in India hanno disegnato in
mezzo alla fronte un grosso “neo”, che simboleggia la visione interiore e che è
chiamato appunto “terzo occhio”. La stessa cosa fanno i “sadhu” o i fachiri,
oppure gli “illuminati” della religione induista… Ora anche i poliziotti
italiani avranno il “terzo occhio”». L’italiano sbottò, facendo una smorfia:
«Beh, speriamo che, prima di picchiare i poliziotti, a nessuno venga in mente di
accecargli prima il “terzo occhio”» {Gianni Siena - Nicola Martella}.
■ T.d.G.: Definizioni: «Dimmi, i seguaci della Torre di Guardia
sono cristiani?», chiese Pierino al padre conduttore di chiesa, mentre stava
studiando. Questi soprappensiero rispose: «Sì, esattamente come la calvizie è un
colore di capelli» (Nicola Martella).
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■ Testimoni di...: «La sai la differenza fra un "Testimone di Gela" e un
"Testimone di Genova"? Il "Testimone di Gela" è più "omertoso" e parla agli altri
solo se glielo chiedono e solo sottovoce all'orecchio. Il "Testimone di Genova" è un po' più
"tirato" e prima di dare via un solo trattato, pretende di leggerlo ad almeno dieci persone di seguito» (Nicola
Martella).
■ Tetto disfatto: «In Capernaum quattro amici di un paralitico, non potendolo far giungere fino
a Gesù, a causa della folla, scoprirono il tetto dalla parte dov’era Gesù e lo
calarono sul suo lettuccio (Mc 2,3ss). Quale sarà stata la reazione del padron di casa? “E adesso mi rifate il tetto!!!”»
(redatto da Nicola Martella, partendo da un’idea di minop).
■ Tirchieria furbastra: «Uno tirchio scozzese, che era morto,
lasciò scritto nel testamento che desiderava che ognuno dei suoi tre figli
mettesse nella sua bara 100 sterline. Venne il primo e depose, sebbene a
malincuore, la somma contante; così il secondo. Il terzo venne, staccò un
assegno di 300 sterline, lo mine nella bara e si prese per resto le altre 200
sterline!» (Nicola Martella).
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■ Tocco dall’alto: In una chiesa carismatica si converte Eusebio Lemme, un tale che ha l’hobby della poesia ed è
molto emotivo. Egli accompagna spesso la predicazione con scoppi di pianto e
singhiozzi. Durante la preghiera, Eusebio parla con tono solenne e «profetico»,
ma in pratica ripete vari concetti della predica ascoltata, aggiungendovi del
suo in modo molto colorito. Il pastore si sente certo alquanto lisciato nel suo
amor proprio, udendo lodi auliche rivolte al suo indirizzo. Tuttavia tale
ricorrente sceneggiata, alquanto pittoresca, infastidisce sempre di più
l’uditorio presente. Durante una delle solite manifestazioni sopra descritte, il
«poeta» declama una sua personale «profezia» poetica. Come risposta alcuni dei
presenti scoppiano in una irrefrenabile risata. Il pastore, alquanto a disagio,
interviene dicendo: «Tacete e ascoltate, il fratello Eusebio è stato toccato dal
cielo con una “santa emozione”!». Al che, qualcuno dei presenti, stufo del
«teatrino», replica: «Anche noi siamo stati “toccati”, ma con una “santa
risata”!» {adattato da Nicola Martella da un testo di Gianni Siena}.
■ Toni e colori: Durante una celebrazione sinagogale, il rabbino è
infastidito da due ebrei che stanno discutendo animatamente. Più volte fa loro
cenno di smettere, ma invano. Finita la cerimonia religiosa s’avvicina seccato
ai due, i quali prima che potesse aprire bocca gli chiedono: «Cosa sono il
“bianco” e il “nero”?». L’allibito rabbino risponde: «Due colori». Al che uno
dei due si rivolge all’altro e gli dice: «Hai visto? Te lo dicevo che il
televisore che t’ho venduto a buon mercato è appunto a colori!» {adattato
da un testo inviato da Gianni Siena}.
■ Traduzione digitale: «Saluto tra due cristiani patiti di
computer, parafrasando Salmo 121,8: “Il Signore proteggerà il tuo output e il tuo input”» (Nicola Martella).
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■ Transessuali a messa: Alcuni transessuali (ossia si erano fatti operare per cambiare sesso),
ricevettero la notizia che una loro «amica» era morta. La mattina del funerale
si ritrovarono «uomini» e «donne» in una chiesa, dove un prete celebrò il
funerale. Tutti entrarono e si sedettero a casaccio. Il sacrestano ricordò loro
di dividersi tra uomini e donne nelle panche, e raccomandò alle «ultime» di
indossare il velo per rispetto alla sacralità del luogo. Alcuni transessuali
dalle fattezze femminee protestarono con forza e chiesero: «Ma lei lo sa chi
siamo noi?». Il sacrestano rispose: «Sì, che lo so. Ma avete voluto la
bicicletta e mo’ pedalate! Adeguatevi, quindi: se volete restare, tutte col
velo in testa!» {idea di Gianni Siena; elaborazione di Nicola Martella}.
■ Tribunali femminili: «Quando un uomo discute con una donna, è come se facesse dichiarazioni dinanzi a un
giudice: rischia che tutto ciò, che dice, possa essere usato contro di lui.
Può solo sperare di essere assolto per insufficienza di prove…» (Nicola Martella).
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/+Umor/Umor_T_Sh.htm
13-02-2008; Aggiornamento: 20-11-2010 |