■ Eden: «Accompagnare la propria moglie a fare shopping è una
tortura per alcuni uomini. Mentre il pastore di una chiesa aspettava col suo
amico cha le loro mogli provassero tutto il vestiario della boutique, gli disse:
“Chissà quante foglie di fico avrà provato Eva prima di dire: Prendo questa!”»
(adattato da un testo inviato da Gianni Siena).
■ Effetti collaterali: In una scuola domenicale stanno
considerando il «matrimonio». Si comincia con il classico: «E Dio disse: “Non
va bene che l’uomo sia solo, gli farò un aiuto convenevole...”. Poi
l’argomento vola sul gran «mandrillo» (Salomone) che ebbe 700 mogli e 300
concubine. Un credente commenta: «Quando è troppo, è troppo!». Un altro la mette
sulle relazionali familiari e sbotta: «Ahimè, ci pensate: mille suocere?!»
{adattato da un testo inviato da Gianni Siena}.
■ Elia: Cucina biblica: Nella scuola domenicale fu trattato il tema di Elia e i profeti di Baal. Il
monitore spiegò che Elia costruì un altare, ci mise sopra la legna,
scannò il vitello sacrificale e mise la carne sulla legna. Poi mandò
della gente a prendere quattro secchi d’acqua, che fece buttare sul
sacrificio. «Perché, secondo voi, Elia lo fece?», chiese il monitore.
Una bambina alzò la mano e disse: «Perché dell’arrosto ci sia un buon
sughetto» (© Punto°A°Croce). {Motti
di spirito, p. 38}
■ Elia redivivo: Ogni tanto mi arriva un confuso scritto di
qualche pronipote del defunto santone antitrinitario W.M. Branham, il quale
sosteneva di essere «l’Elia che doveva venire». Succede pure che altri mi
scrivano, dichiarando di essere loro stessi tale «Elia» escatologico. A uno dei
seguaci di Branham ho scritto con un rigurgito di ironia: «Ma vogliamo
scherzare?! Guarda che è mio cugino tale profeta di Apocalisse 11, mentre un mio
caro amico è l’altro suo collega profetico? Che facciamo? Se si continua a
sostenere cose del genere, chiederò loro di far cadere fuoco dal cielo (Ap
11,11) e di incenerire chiunque afferma una cosa diversa». Spero che la cura
umoristica abbia funzionato con tale sprovveduto seguace di un defunto santone e
lo faccia anche con altri guru, unti e maestri del genere.
Come ha detto qualcuno, questi pretesi «Elia» sono una autentica rottura di escatologia! (Nicola Martella).
■ Equivalenze dinamiche: Un missionario sta traducendo la Bibbia in lingua inuit (esquimese). Poiché gli
anni si fanno sentire e si sente stanco e malato, chiede appoggio alla Società
Biblica che gli ha commissionato la traduzione. Questa gli affianca un giovane
studioso che lo aiuta egregiamente. Il missionario decide allora di lasciargli
il resto del lavoro, riservandosi la correzione delle bozze finali. Un giorno il
giovane si trova davanti a quel brano, in cui Gesù disse: «...c’è più gioia
in cielo per un peccatore pentito che per cento giusti». Il traduttore va in
crisi, non sapendo come rendere tale detto in modo abbastanza comprensibile per
gli indigeni; poi però vede due cani che festosi vanno incontro al loro padrone.
Improvvisamente gli viene un’intuizione e traduce soddisfatto il testo. Qualche
mese dopo, il missionario lo contatta e gli domanda: «Su quale criterio ti sei
basato nel tradurre: “...in cielo si scodinzola di più per un peccatore
pentito che per cento giusti”?!» {adattato da Nicola Martella da un testo di
Gianni Siena}.
■ Eresie involontarie: Avevo ricevuto il nuovo programma di predicazioni estivo da Fausto per via
e-mail. Sono ormai abituato che qualche segno d’interpunzione sia un po’
ballerino nelle sue missive. Dopo un po’ mi arriva
però questa puntualizzazione da parte di un altro fratello impegnato anche lui
nella predicazione: «Ciao, volevo farti notare il saluto di Fausto nella sua
ultima mail, che certamente hai ricevuto anche tu: “Uniti a Cristo Fausto”.
....trattasi di eresia? Ci faremo due risate con Fausto alla prossima
occasione». Stando al gioco, gli ho risposto come
segue:«Beh, che Cristo sia anche fausto e felice, è fuori discussione. Che Egli
abbia “Fausto” come secondo nome, è una novità. Può darsi che si tratta di una
«nuova rivelazione». Può anche darsi che una virgola sia andata in vacanza...
prima di Fausto» (Nicola Martella; 23-06-07).
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■ Eroismo tardivo: Un credente protestante si presenta nell’aldilà
all’angelo preposto all’accettazione. Questi gli dice: «Dunque, vedo che hai
condotto una vita senza infamia e senza lode... ma non vedo atti di bontà tali
da assicurarti un posto considerevole in Paradiso». «Veramente ho salvato una
donna dall’essere scippata. C’erano due giovinastri e io li ho affrontati
dicendo loro: “Perché ve la prendete con una donna, delinquenti! Provate con uno
grande e grosso come voi!”. E così la donna è potuta fuggire...». Il
responsabile è perplesso: «Strano, ma non vedo quest’avvenimento scritto nel
libro della tua vita. Quando sarebbe accaduto?». «Circa 5 minuti fa!» {adattato
da un testo inviato da Gianni Siena}.
■ Esaudimento con secondo fine: «Ciro si reca a pregare: «Caro S. Gennaro, se mi
fai vincere 100.000 euro te ne darò la metà...». Il successivo sabato sera,
Ciro sta nuovamente davanti all’immagine del santo e dice: «Sono venuto a ringraziarti di avermi
fatto vincere i 100.000 euro. Ma non ti do neppure un centesimo, perché ho capito che
l’hai fatto solo per interesse...!» (adattamento da un testo di minop).
■ Esaurimento nuziale: «Alcune coppie sono spossate ancor prima di essere sposate» (Nicola Martella).
■ Esodo: «Il monitore chiese ai ragazzi: “Perché Mosè sostò
davanti al Mar Rosso?”. Ripose sornione Alvaro: “Si vede che aspettava il
verde”» (adattato da un testo inviato da Gianni Siena).
■ Eventi concatenati: Due amici s’incontrano nella sala d’attesa
dell’aldilà, aspettando la destinazione finale. Dice il primo: «Ma, come, anche
tu sei morto? Non lo sapevo! Ma com’è stato?». «È stato per la troppa
contentezza, e tu?». «Io sono morto congelato. Ma raccontami, perché sei morto
per la troppa felicità?». E l’amico comincia a raccontare: «Una lettera anonima
m’aveva avvertito che mia moglie mi tradiva. Così sono tornato a casa
all’improvviso e ho cercato di sorprenderla. Ho cercato l’altro dappertutto,
sotto al letto, nell’armadio, sotto al tavolo, dovunque, ma non l’ho trovato.
Così per la contentezza mi è venuto un infarto e sono morto. Ma adesso dimmi tu
come mai sei morto congelato». E l’amico: «Stupido, se guardavi dentro al
congelatore, ora saremmo vivi tutti e due!» {adattato da un testo inviato da
Gianni Siena}.
■ Evoluzione ecclesiale: Molto tempo fa, un caro amico mi aveva messo al corrente che una certa chiesa battista
era diventata riformata. Ultimamente mi ha comunicato addolorato che essa si è
trasformata in una chiesa presbiteriana pedobattista, ossia che battezza i bambini. Gli ho risposto con un po’ di
umorismo: «Che devo dirti? La lingua battista batte dove il dente
calvinista duole! Dove porterà tale lenta microevoluzione? In ogni modo, per
consolarci: meglio i pedobattisti che i pedofili!» (Nicola
Martella).
■ Evoluzione seccante: «Un cristiano militante cercò di parlare della
verità biblica col tecnico dell’ascensore, venuto a casa sua. Il credente rimase
sorpreso, quando l’altro gli replicò: “Anch’io sono contro l’evoluzione”. Il
primo pensò fra sé che la verità si stesse facendo strada, ma poi il tecnico
precisò: “Qui inventano continuamente nuovi sistemi e li aggiornano, sono stufo
di questa continua evoluzione!”» (Libero Taracchi; fatto reale).
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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/+Umor/Umor_E_Lv.htm
13-02-2008; Aggiornamento: 16-11-2009 |