■
Dalai Lama: Nel febbraio 2009 il Dalai Lama è diventato cittadino onorario
di Roma. Dopo aver letto la notizia, una donna si rivolge al marito e gli dice:
«Sai a quel santone, capo dei buddisti del Tibet, hanno dato la cittadinanza
onoraria di Roma». L’uomo, ancora assorto in altri pensieri, le risponde: «Beh,
meno male che almeno un extracomunitario ce l’abbia fatta». Poi aggiunse
sornione: «Però si rischia che la Cina la prenda a male e non ci mandi i botti
per il prossimo capodanno…» {Nicola Martella}.
■ Decisione: Ecco che cosa ho scritto a un amico cristiano, che ha preso
un’importante decisione dopo un lungo ed estenuante periodo di trattative con la
controparte: «Gravidanza pensante, parto difficile, ma ti sei “sgravato”.
Speriamo che sia maschio; se è femmina, va bene lo stesso. Basta che non hai più
quel peso sullo stomaco, le nausee, i mal di pancia e i calci su milza e
fegato!». In effetti, dopo tale passo decisivo, si sentiva libero e leggero come
una farfalla (Nicola Martella).
■ Definizioni: glossolalia: La «miaolalia»? È la glossolalia felina…
almeno per un cane. Essa non lo edifica, a meno che qualcuno non gliela traduca
in «baubaulalia»! (Nicola Martella).
■ Definizioni religiose: Se un «riformato» è una persona congedata
rispetto alla tradizione cattolica, un «integralista» è una persona munita di
casco integrale rispetto al liberalismo teologico? (Nicola Martella).
■
Deformazione professionale 1: «Queste due predicazioni provengono da due
pulpiti ben distinti.
Un semplice fratello afferma: “Io vi annuncio la grazia e la salvezza,
promesse dal Signore Iddio in Gesù Cristo...”.
Un ex sindacalista, condizionato dal linguaggio abituale della professione
esercitata, proclama: “...e io vi farò avere la salvezza che vi spetta...”
(adattamento da un’idea di minop).
▲
■
Deformazione professionale 2: Un terrorista irlandese muore e si presenta
all’accettazione dell’aldilà. All’angelo preposto chiede dove sia l’entrata per
il Paradiso. Il responsabile gli indica la porta e aggiunge: «Per quello che hai
fatto non puoi proprio entrare lì!». Il terrorista risponde: «Non sono io che
voglio entrare, sono loro che devono uscire... entro 5 minuti, altrimenti…»
{adattato da un testo inviato da Gianni Siena}.
■ Demoni bronchiali: C’era un credente evangelico, che viveva in
periferia, faceva il contadino e aveva anche del bestiame. La sala di culto era
praticamente una stanza vicina a casa sua. Una fredda domenica mattina stava
ammaestrando, come al solito, i circa 16 membri della sua comunità. Mentre
parlava dell’uomo posseduto da una legione di demoni, usando una dialettica
rozza ma adatta al suo uditorio, improvvisamente ebbe un calo di voce e iniziò a
tossire così come se un accumulo di muco gli impedisse la respirazione. «Gru…
gru… Scusate!», esclamò con voce rauca, «Gru… gru…». L’uomo, facendo molta
fatica a espellere quel muco, a un certo punto riuscì a sputarlo in un
fazzoletto e subito esclamò: «Questo diavolaccio finalmente è uscito!». {Fatto
vero; mandato da Salvatore Paone; elaborazione di Nicola Martella}.
■
Devozione: Recite pericolose: «Molti anni fa, viveva un caro fratello di
nome Santo; era analfabeta e amava ripetere a memoria interi brani della
Scrittura, che imparava dalle cassette registrate. Per un po’ mi deliziai ad
ascoltarlo, poi mi stancai. Nei culti della nostra comunità il tempo delle
testimonianze è dedicato ai saluti e alle storie di vera edificazione che ognuno
può raccontare. Un giorno ero andato in chiesa con la “luna storta” e, quando
s’alzò per ripetere l’ennesimo brano, iniziò il Salmo 118. Al che commentammo
caustici, a bassa voce, tra di noi: “Per un numero l’abbiamo proprio scampata:
la recita del Salmo 119, quello più lungo!”» (Adattato da un testo di Gianni
Siena).
▲
■ Devozione veloce: «Signore, io voglio piacerti e fuggire dinanzi al
peccato. Aiutami, però, a essere più veloce, soprattutto a cambiare canale col
telecomando, quando i tuoi precetti vengono dissacrati in televisione» (Nicola
Martella).
■ Diagnosi archeologica:
Scavando un pozzo nel deserto, l’israeliano Giosuè scopre un sarcofago
contenente una mummia. Dopo averla esaminata, telefona al curatore del museo
archeologico di Gerusalemme: «Ho trovato la mummia d’un uomo morto 3.000 anni fa
per un attacco cardiaco!». «Non vedo come tu abbia potuto accertare questi
particolari», ribatte il curatore, «Comunque portala qui e vedremo». Dopo una
settimana, Giosuè riceve una telefonata dal curatore del museo: «Hai ragione per
quanto riguarda l’età della mummia e anche per la causa della morte. Ma come ci
sei arrivato?». E Giosuè: «Ecco, la mummia stringeva nel pugno un pezzo di carta
che sembrava una ricevuta, su cui era scritto: “Cento sheqel su Golia”!»
{adattato da un testo inviato da Gianni Siena}.
■
Dieta biblica: Priscilla manda il marito dal conduttore a chiedere un
consiglio biblico. Leterio: «Mia moglie è incinta e troppo grassa; che
consiglio puoi darle?» Ottavioaffermò che voleva pensarci e di ripassare
a prendersi la risposta. Dovendo partire, lasciò una risposta scritta. Quando la
donna aprì il biglietto, c’era scritto Giovanni 3,30. La donna curiosa andò a
cercare il brano, che era: «Bisogna che egli cresca e che io diminuisca»(©
Punto°A°Croce). {Motti
di spirito, p. 38}
■ Diete: «Una donna, che fa una dieta di due settimane, perde… quindici
giorni!» (Nicola Martella).
▲
■
Diluvio: «Il bambino chiese al padre indaffarato: “Che cos’è il diluvio
universale?”. “Acqua passata, figlio mio”, rispose sovrappensiero» (adattato da
un testo inviato da Gianni Siena).
■
Diluvio da camera: Il figlio minore d’un pastore comincia a patire le
frequenti assenze del padre a causa del suo lavoro ecclesiale. Il bambino se ne
lamenta con la mamma, che lo conforta ma senza successo, anzi lui comincia a
fare la pipì a letto. Visto vano ogni tentativo di farlo smettere, la madre lo
punisce con il battipanni, e lui non lo fa più per qualche tempo. Una mattina il
bambino si sveglia tutto bagnato e si prepara a raccontarlo alla mamma: «Mamma
sai che fuori “piove”?». La donna annuisce. Il figlio aggiunge: «Sai che è
piovuto in camera mia?». La madre gli ordina di prendere straccio e secchio e
d’andare ad asciugare. Il bambino conclude dicendo: «Ehm... la pioggia ha
“bagnato” solo il mio letto!» {adattato da un testo inviato da Gianni Siena}.
■ Dimagrire: «Chi fa continuamente diete per il proprio corpo, è ora che
cominci una cura dimagrante per il proprio ego» (Nicola Martella).
■
Disgrazia: «Le disgrazie sono di due tipi, il nostro fallimento e il
successo degli altri» (A. Bierce).
■
Disorganizzazione trascendentale: Un noto terrorista altoatesino muore
mentre innesca una bomba durante un attentato. Arrivato nell’aldilà, viene
interrogato; chiede di poter stare con i suoi «compagni di tritolo» nell’Ades,
in attesa del giudizio finale. Si vede accompagnare nel settore italiano, dove
trova i suoi amici sorridenti e felici come non lo erano mai stati in vita.
Meravigliato chiede: «Perché non siete nel settore tedesco?». Gli rispondono:
«Qua si brucia di meno: un giorno manca la legna per il fuoco, un altro giorno i
camini sono otturati e stamattina non si trova neppure l’accendino... Qui regna
la disorganizzazione più totale, più che sulla terra {adattato da un testo
inviato da Gianni Siena}.
▲
■ Donna (im)probabile: «Per alcuni uomini una moglie tipo Proverbi 31 è
troppo impegnativa, si accontenterebbero volentieri una di una versione meno
intraprendente, ma più spesso disponibile» (Nicola Martella).
■ Donne da capire: Un uomo sta passeggiando sulla spiaggia e trova una
lampada. Mentre la strofina, per pulirla, esce il solito «genio», che gli
propone l’esaudimento di un solo desiderio. L’uomo, dopo essersi ripreso, dalla
sorpresa, gli fa: «Ma non erano tre i desideri?». Il «genio», un po’ tirchio,
gli fa presente i tempi difficili, la congiuntura, che era fuori esercizio da
secoli e così via. Alla fine l’uomo sbotta: «Beh, un desiderio ce l’avrei da
tanto tempo. Il mio fratello gemello abita a New York, perciò vorrei
un’autostrada a quattro corsie per andarci spesso a trovarlo». Il «genio» ci
pensa per un po’, ma poi gli prospetta tutte le difficoltà tecniche e
ingegneristiche di una simile impresa, i costi stratosferici e le energie
necessarie. Gli chiede di cambiare desiderio. L’uomo ci riflette un po’ e gli
risponde: «Beh, un altro desiderio ce l’avrei: vorrei finalmente capire
le donne!». Il «genio» ci pensa per un po’, diventando sempre più cupo e
inquieto, e poi gli fa: «A quante corsie volevi l’autostrada?» (Nicola
Martella).
■ Donne e regole: Una donna ha scritto in Internet: «Regola n° 1: La
donna ha sempre ragione. Regola n° 2: In caso avesse torto guardare la regola n°
1». M’è venuto spontaneo aggiungere una regola n° 3: «Nel caso che la donna
cambia versione più volte al giorno, è un segno indicatore come per i terremoti:
o è premonitore di un’imminente eruzione fisiologica femminile o lo sciame
sismico non si è ancora assestato» (Nicola Martella).
■ Donne (in)esistenti: «Quando sornione dico a una donna: “Tu sei come la
donna di Proverbi 32”, lì per lì si sente contenta e magari fiera... Sennonché
poi scopre che tale capitolo parla della “donna che non c’è”, come per altro il
capitolo stesso» (Nicola Martella).
►
URL: http://puntoacroce.altervista.org/+Umor/Umor_D_GeR.htm
13-02-2008; Aggiornamento: 02-06-2012