■ Rabbia: Un amico cristiano, che mi aveva scritto per avere aiuto a causa dei
suoi frequenti attacchi di rabbia, dopo la consulenza salutare, mi scrisse il
motivo perché non era venuto a un certo incontro: «È che avevo la macchina che “camminava
frenata” e l’ho portata dal meccanico». L’occasione fu ghiotta per rispondergli: «Non è con
la macchina, ma con la rabbia, che devi “camminare frenato”». (Nicola Martella).
■ Rabbino modesto: «In una certa città (A.), si usava da sempre discutere
dei meriti rispettivi di questo o quel rabbino. Un giorno passò di qui un
forestiero originario di un’altra città (B.). “Lunga vita al nostro rabbino!” —
esclamò l’abitante di B. per farsi sentire — “Egli digiuna tutti i giorni della
settimana, eccetto ovviamente il sabato e i giorni di festa”. “Che bugia!” —
esclamò furioso un vecchio abitante di A. — “Ho visto con i miei occhi il vostro
rabbino mangiare in un giorno non festivo!”. “Che ne sai tu del nostro rabbino?”
— replicò sprezzante l’abitante di B. — “Il nostro rabbino è un santo, e per di
più è estremamente modesto nella sua pietà. Se gli capita di mangiare durante la
settimana lo fa solo per nascondere meglio agli occhi della gente il fatto che
digiuna così tanto!”» (da Argentino Quintavalle).
■ Ragion di tutti: «Due ebrei erano in conflitto. Come si usava
all’epoca, essi decisero di rivolgersi al rabbino per regolare la vertenza. Il
rabbino li ascoltò separatamente. Dopo aver ascoltato il primo querelante, il
rabbino gli disse: “Hai ragione”. Poi ascoltò il secondo e gli disse: “Hai
ragione”. La sera il rabbino raccontò la faccenda a sua moglie, che esclamò: “Ma
non possono avere ragione tutti e due!”. “Hai ragione anche tu”, le rispose suo
marito» (da Argentino Quintavalle).
■ Ragione e torto: Qualcuno ha scritto in Internet: «Se
ho sbagliato, è giusto che io chieda scusa… ma se ho ragione, vado contro tutto e tutti!»
M’è venuto spontaneo rispondere: «Suvvia, tranquillizzati. Faremo un
referendum in proposito. Intanto, cominceremo a raccogliere le firme!» (Nicola Martella).
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■ Recidivo: Piero era appena uscito ubriaco dalla cantina. Stava
per scendere per una lunga gradinata, quando scivolò e raggiunse in breve il
fondo, senza farsi male. Lo soccorse il pastore evangelico, che gli disse:
«Piero, Piero, vedo che sei su una via sbagliata…». L’ubriaco non gli diede
neppure il tempo di proseguire la «predica», che rispose: «Hai ragione, pastore,
stavo andando nella direzione sbagliata…». Poi si girò e, malfermo, se ne tornò
in cantina (Nicola Martella).
■ Reclame infernale: «Un libertino finisce all’inferno nel
relativo girone. S’accorge però presto che, lungi dall’essere un luogo tetro, vi
sono molte occasioni di divertimento e godimento. “Qui è meglio che nel mondo
dei vivi!”, dice fra sé e sé. Incontra una bellissima donna con la quale
trascorre piacevolmente la giornata. Poi lei acconsente di trascorrere con lui
addirittura la notte e vanno in camera da lei. Qui aprono lo champagne, mettono
su della musica per creare l’atmosfera… ma all’improvviso ogni cosa nella stanza
scompare alla sua vista... Contrariato, esce in strada, incontra un tizio in
divisa e gli racconta la sua esperienza, concludendo: “E poi la donna era
sparita, lo champagne era svanito e io ero rimasto lì di stucco”. Costui lo
lascia finire compiaciuto e poi gli dice con un diabolico ghigno: “Benvenuto
all’inferno! Quella era solo pubblicità ingannevole”» (adattato da un testo
inviato da Gianni Siena).
■ Relazioni virtuali: Due ragazze stanno parlando dei loro fatti
sentimentali, quando una delle due indica un giovane che sta passando e dice:
«Vedi quello, Giusy?». «Sì, Carla!?». «È uno che frequenta la mia parrocchia,
Giusy. Abbiamo filato per un po’ e poi, due settimane fa, l’ho
scaricato». «Da quale sito, Carla? È così carino» {adattato da un testo
inviato da Gianni Siena}.
■ Ricordi di Lourdes: Una persona devota a Maria si recò a Lourdes in
pellegrinaggio. Prima di mettersi in viaggio per il ritorno comprò una gran
quantità di bottiglie a forma di madonna contenenti acqua benedetta di
Lourdes. Ma siccome trovò a comprare del liquore a buon prezzo, svuotò le
«madonnine» dell’acqua e le riempì di liquore. Arrivati al confine, il
finanziere gli chiese se non avesse roba da dichiarare. «No», disse l’uomo, «ho
solo qualche oggetto-ricordo di Lourdes». Il funzionario non la bevve, e,
svitando il tappo d’una delle bottiglie, v’annusò e disse: «E come la mette con
questo liquore?» «Miracolo!», disse l’uomo, «miracolo!» (© Punto°A°Croce). {Motti
di spirito, pp. 62s}
■ Riforma e risveglio: «Non è singolare che molti parlano di “riforma”, parecchi pregano per un “risveglio”… e
pochi sono disposti a iniziare da sé?» (Nicola Martella).
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■ Rimedi antichi: Un’amica monitrice, a cui ho chiesto come andasse «l’ora
felice», mi ha risposto che i bambini possono essere abbastanza buffi. Lei aveva
chiesto: «Cosa ha messo Samuele sul capo a Davide?». Uno dei piccoli rispose:
«La crema!» (Nicola Martella).
■ Risentimenti culinari: Il consiglio di un cuoco anziano al suo collega:
«Non scrivere le tue memorie con le “penne all'arrabbiata”, poiché
trasmetteresti solo sentimenti pepati verso quelli, che ti hanno rovinato la
zuppa della vita» (Nicola Martella).
■ Ritardo: aiuto divino: Un cristiano evangelico «pentecostale
classico» ha preso la pessima abitudine d’arrivare a culto iniziato. Egli se ne
rammarica in preghiera e, riflettendo profondamente sui motivi dei ritardi,
prega così: «Aiutami ad arrivare in orario... come ai tempi del mio “primiero
zelo”». La domenica dopo esce di casa e s’accorge d’essere in ritardo; si mette
a camminare di buon passo, ma dispera d’arrivare in orario. Mentre s’affretta,
un cane randagio lo vede e lo insegue. Impaurito corre e — «miracolo» — giunge
nella sala di culto un secondo prima dell’inizio. Ha il volto raggiante, canta e
prega con molto entusiasmo. All’ora delle testimonianze s’alza e racconta il
fatto in questo modo: «Ringrazio il Signore per un esaudimento. Voi sapete che
da qualche settimana arrivavo sempre in ritardo. Ho pregato e chiesto soccorso
al Signore. Anche oggi sono uscito in ritardo e Dio ha mandato un cane randagio,
che mi ha inseguito. Non solo m’ha fatto arrivare in orario, ma il Signore m’ha
dato i “piedi delle cerve” e il cane non mi ha raggiunto!» {adattato da un testo
inviato da Gianni Siena}.
■ Riuscire: Un giorno un discepolo andò dal maestro Sapnent e chiese dei
consigli per poter riuscire meglio nella vita. Egli gli rispose così: «Ti do tre
principi in lingua volgare: ▪ 1. Datt ‘na moss (Datti una mossa). ▪
2. T’ha adattà (Ti devi adattare). ▪
3. Datt da fa’ e nun te ferma’ (Datti da fare e non ti fermare)» (Nicola
Martella).
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■ Ruoli e dolori: «Qualcuno afferma che, essendo l’uomo il capo, la donna è il collo e lo gira come vuole.
Dopo un forte e doloroso torcicollo, mia moglie usa maggiore attenzione e
delicatezza e si esercita nella sincronia» (Nicola Martella).
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/+Umor/Umor_R_R56.htm
13-02-2008; Aggiornamento: 12-02-2013
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