Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

Per il discernimento biblico

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Radici 5-6

 

Umorismo religioso

 

 

 

 

Oltre alle parti introduttive (Bibbia, AT) e al Giochimpara finale, il libro contiene due parti distinte dell’AT: l’Epoca Babilonese e l’Epoca Persiana. In appendice ci sono tre excursus:
■ I nomi ebraici di Dio
■ Il patto, i patti e i testamenti
■ La Bibbia fra criticismo e modernismo.

 

◘ Ecco le parti principali dell’Epoca babilonese («Libri storici e profetici III»):
■ L’epoca babilonese in generale
■ Sofonia
■ Habacuc
■ Geremia
■ Lamentazioni
■ Daniele
■ Ezechiele
■ Il tempo dell’esilio. 

 

◘ Ecco le parti principali dell’Epoca persiana («Libri storici e profetici IV»):
■ L’epoca persiana in generale
■ Esdra-Nehemia
■ Ester
■ Aggeo
■ Zaccaria
■ Malachia
■ L’epoca intertestamentaria.

 

► Vedi al riguardo la recensione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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UMORISMO RELIGIOSO: R

 

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Rabbia: Un amico cristiano, che mi aveva scritto per avere aiuto a causa dei suoi frequenti attacchi di rabbia, dopo la consulenza salutare, mi scrisse il motivo perché non era venuto a un certo incontro: «È che avevo la macchina che “camminava frenata” e l’ho portata dal meccanico». L’occasione fu ghiotta per rispondergli: «Non è con la macchina, ma con la rabbia, che devi “camminare frenato”». (Nicola Martella).

 

Rabbino modesto: «In una certa città (A.), si usava da sempre discutere dei meriti rispettivi di questo o quel rabbino. Un giorno passò di qui un forestiero originario di un’altra città (B.). “Lunga vita al nostro rabbino!” — esclamò l’abitante di B. per farsi sentire — “Egli digiuna tutti i giorni della settimana, eccetto ovviamente il sabato e i giorni di festa”. “Che bugia!” — esclamò furioso un vecchio abitante di A. — “Ho visto con i miei occhi il vostro rabbino mangiare in un giorno non festivo!”. “Che ne sai tu del nostro rabbino?” — replicò sprezzante l’abitante di B. — “Il nostro rabbino è un santo, e per di più è estremamente modesto nella sua pietà. Se gli capita di mangiare durante la settimana lo fa solo per nascondere meglio agli occhi della gente il fatto che digiuna così tanto!”» (da Argentino Quintavalle).

 

Ragion di tutti: «Due ebrei erano in conflitto. Come si usava all’epoca, essi decisero di rivolgersi al rabbino per regolare la vertenza. Il rabbino li ascoltò separatamente. Dopo aver ascoltato il primo querelante, il rabbino gli disse: “Hai ragione”. Poi ascoltò il secondo e gli disse: “Hai ragione”. La sera il rabbino raccontò la faccenda a sua moglie, che esclamò: “Ma non possono avere ragione tutti e due!”. “Hai ragione anche tu”, le rispose suo marito» (da Argentino Quintavalle).

 

Ragione e torto: Qualcuno ha scritto in Internet: «Se ho sbagliato, è giusto che io chieda scusa… ma se ho ragione, vado contro tutto e tutti!» M’è venuto spontaneo rispondere: «Suvvia, tranquillizzati. Faremo un referendum in proposito. Intanto, cominceremo a raccogliere le firme!» (Nicola Martella).

 

 

 

Recidivo: Piero era appena uscito ubriaco dalla cantina. Stava per scendere per una lunga gradinata, quando scivolò e raggiunse in breve il fondo, senza farsi male. Lo soccorse il pastore evangelico, che gli disse: «Piero, Piero, vedo che sei su una via sbagliata…». L’ubriaco non gli diede neppure il tempo di proseguire la «predica», che rispose: «Hai ragione, pastore, stavo andando nella direzione sbagliata…». Poi si girò e, malfermo, se ne tornò in cantina (Nicola Martella).

 

Reclame infernale: «Un libertino finisce all’inferno nel relativo girone. S’accorge però presto che, lungi dall’essere un luogo tetro, vi sono molte occasioni di divertimento e godimento. “Qui è meglio che nel mondo dei vivi!”, dice fra sé e sé. Incontra una bellissima donna con la quale trascorre piacevolmente la giornata. Poi lei acconsente di trascorrere con lui addirittura la notte e vanno in camera da lei. Qui aprono lo champagne, mettono su della musica per creare l’atmosfera… ma all’improvviso ogni cosa nella stanza scompare alla sua vista... Contrariato, esce in strada, incontra un tizio in divisa e gli racconta la sua esperienza, concludendo: “E poi la donna era sparita, lo champagne era svanito e io ero rimasto lì di stucco”. Costui lo lascia finire compiaciuto e poi gli dice con un diabolico ghigno: “Benvenuto all’inferno! Quella era solo pubblicità ingannevole”» (adattato da un testo inviato da Gianni Siena).

 

Relazioni virtuali: Due ragazze stanno parlando dei loro fatti sentimentali, quando una delle due indica un giovane che sta passando e dice: «Vedi quello, Giusy?». «Sì, Carla!?». «È uno che frequenta la mia parrocchia, Giusy. Abbiamo filato per un po’ e poi, due settimane fa, l’ho scaricato». «Da quale sito, Carla? È così carino» {adattato da un testo inviato da Gianni Siena}.

 

Ricordi di Lourdes: Una persona devota a Maria si recò a Lourdes in pellegrinaggio. Prima di mettersi in viaggio per il ritorno comprò una gran quantità di bottiglie a forma di madonna contenenti acqua benedetta di Lourdes. Ma siccome trovò a comprare del liquore a buon prezzo, svuotò le «madonnine» dell’acqua e le riempì di liquore. Arrivati al confine, il finanziere gli chiese se non avesse roba da dichiarare. «No», disse l’uomo, «ho solo qualche oggetto-ricordo di Lourdes». Il funzionario non la bevve, e, svitando il tappo d’una delle bottiglie, v’annusò e disse: «E come la mette con questo liquore?» «Miracolo!», disse l’uomo, «miracolo!» (© Punto°A°Croce). {Motti di spirito, pp. 62s}

 

Riforma e risveglio: «Non è singolare che molti parlano di “riforma”, parecchi pregano per un “risveglio”… e pochi sono disposti a iniziare da sé?» (Nicola Martella).

 

 

 

Rimedi antichi: Un’amica monitrice, a cui ho chiesto come andasse «l’ora felice», mi ha risposto che i bambini possono essere abbastanza buffi. Lei aveva chiesto: «Cosa ha messo Samuele sul capo a Davide?». Uno dei piccoli rispose: «La crema!» (Nicola Martella).

 

Risentimenti culinari: Il consiglio di un cuoco anziano al suo collega: «Non scrivere le tue memorie con le “penne all'arrabbiata”, poiché trasmetteresti solo sentimenti pepati verso quelli, che ti hanno rovinato la zuppa della vita» (Nicola Martella).

 

Ritardo: aiuto divino: Un cristiano evangelico «pentecostale classico» ha preso la pessima abitudine d’arrivare a culto iniziato. Egli se ne rammarica in preghiera e, riflettendo profondamente sui motivi dei ritardi, prega così: «Aiutami ad arrivare in orario... come ai tempi del mio “primiero zelo”». La domenica dopo esce di casa e s’accorge d’essere in ritardo; si mette a camminare di buon passo, ma dispera d’arrivare in orario. Mentre s’affretta, un cane randagio lo vede e lo insegue. Impaurito corre e — «miracolo» — giunge nella sala di culto un secondo prima dell’inizio. Ha il volto raggiante, canta e prega con molto entusiasmo. All’ora delle testimonianze s’alza e racconta il fatto in questo modo: «Ringrazio il Signore per un esaudimento. Voi sapete che da qualche settimana arrivavo sempre in ritardo. Ho pregato e chiesto soccorso al Signore. Anche oggi sono uscito in ritardo e Dio ha mandato un cane randagio, che mi ha inseguito. Non solo m’ha fatto arrivare in orario, ma il Signore m’ha dato i “piedi delle cerve” e il cane non mi ha raggiunto!» {adattato da un testo inviato da Gianni Siena}.

 

Riuscire: Un giorno un discepolo andò dal maestro Sapnent e chiese dei consigli per poter riuscire meglio nella vita. Egli gli rispose così: «Ti do tre principi in lingua volgare: ▪ 1. Datt ‘na moss (Datti una mossa). ▪ 2. T’ha adattà (Ti devi adattare). ▪ 3. Datt da fa’ e nun te ferma’ (Datti da fare e non ti fermare)» (Nicola Martella).

 

 

 

Ruoli e dolori: «Qualcuno afferma che, essendo l’uomo il capo, la donna è il collo e lo gira come vuole. Dopo un forte e doloroso torcicollo, mia moglie usa maggiore attenzione e delicatezza e si esercita nella sincronia» (Nicola Martella).

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/+Umor/Umor_R_R56.htm

13-02-2008; Aggiornamento: 12-02-2013

 

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