Ci sono diversi
tipi di «santoni» o «falsi maestri», ad esempio quelli mistici e quelli
dottrinali; i primi si presentano come particolari «canali» trascendentali, i
secondi ci tengono a essere considerati come particolari «dottori della legge».
Poi, riguardo alle loro intenzioni, ci sono i santoni affaristi e quelli
filantropi; i primi usano la loro «arte» solo per far soldi, i secondi vogliono
solo influenzare molta gente con le loro dottrine particolari.
Qui di seguito parlo specialmente dei «santoni dottrinali». Menziono
alcune delle
caratteristiche più ricorrenti, che accomunano tali «maestri di dottrine»
particolari, che si aggirano all’interno o, spesso, ai margini del
cristianesimo. Così facendo, evidenzio immancabilmente alcune tattiche di
questi autonominati «dottori» massimalisti.
■
Autoreferenzialità elitaria: Uno di tali indizi è la loro esclusività.
Alcune persone si sentono speciali «eletti» del Cielo e particolari «vicari» (o
incaricati) di Cristo in terra, «profeti degli ultimi tempi», infallibili quando
parlano di dottrina e al di sopra di ogni giudizio. La storia della chiesa ne
conosce parecchi di tali uomini e ci riporta i danni, che hanno prodotto, e la
fine, che hanno fatto. Non sarà certo il «santone di turno» a essere né il primo
né l’ultimo.
■ Super-io della collettività: Un altro sintomo dei santoni è quello di
dettare agli altri precetti dottrinali e morali, di fare i poliziotti
inflessibili e i giudici implacabili per gli altri, e di sentirsi, di pari
tempo, al di sopra del bene e del male.
■ Gendarmi implacabili: Un’altra peculiarità è che affermano di difendere
la verità (la loro), ma con tale violenza e arroganza, che mettono fuori
uso il «frutto dello Spirito» (Gal 5,22) e la decenza. Non si curano dei danni
collaterali, che producono alla fede dei semplici e alla testimonianza, essendo
affetti dalla «sindrome di Sansone»: «Che
io muoia insieme con i Filistei!» (Giudici
16,30). In ciò non si distinguono da tutti gli integralisti di altre religioni e
dai kamikaze
degli islamisti.
■
Costruttori di falsi scandali: Un altro indizio è che colano i moscerini
nella vita, nelle parole e negli scritti altrui, le ingrandiscono fino a farli
diventare cammelli e li presentano come la cosa più scandalosa della storia. E
se cerchi di dialogare con loro, per spiegare come stanno veramente le cose, non
solo non ti ascoltano, ma hanno solo un metodo da irragionevoli «profeti
escatologici», gettandoti in faccia cose del genere: «Vergognati!» e
«Ravvediti!».
■
Caleidoscopi: Un’altra peculiarità è di trovare il male e l’iniquità
anche là, dove oggettivamente non ci sono. Oppure amplificano oltremodo i deboli
indizi reali, con l’uso del loro morboso caleidoscopio o del loro microscopio
ideologico. Essi trovano da ridire anche sulle cose più innocenti e normali. E
il loro punto di vista rimane l’unico possibile. Non di rado, pur di aver
ragione, buttano via il bambino con tutta l’acqua sporca. Intere chiese,
movimenti e opere vengono condannate, solo perché in essi c’è qualcosa, che non
piace a loro.
■ Tribuni universali: In loro si trova anche il seguente sintomo: tali
uomini, non sottomessi a nessuno, vogliono sindacare su tutto e tutti.
Perciò, non accettano consigli, esortazioni o ammonimenti, anzi rifiutano un
qualsiasi altro punto di vista differente dal loro.
■ Apolidi ecclesiastici: Peggio ancora è quando sono dei «senza chiesa»,
ossia non frequentano nessuna comunità. Tuttavia, vogliono dettare dogmi e linee
morali, spesso integraliste, proprio alle chiese esistenti.
■ Pulpito telematico: Se Internet non esistesse, sarebbero dei
grandi
sconosciuti e complessati; ma proprio questo strumento ha dato loro l’illusione
di avere un grande pulpito planetario.
■ Sogno ecclesiale: La mira di questi «pifferai magici» è di incantare
tanti «topolini», sottraendoli ad altre chiese, alfine di crearsi la propria
chiesa, fatta a propria immagine e somiglianza, e con tanti seguaci, che li
seguono come loro propri cloni.
Intanto che si realizzi il loro sogno, fustigano conduttori e credenti di altre
chiese, in cerca di seguaci, per farsi un nome e per sfogare quotidianamente le
proprie
fisime mentali e le proprie elefantasie religiose.
► Per l’approfondimento può essere utile consultare la seguente opera dell’autore:
Nicola Martella (a cura di), Escatologia fra legittimità e abuso,
Escatologia 2 (Punto°A°Croce, Roma 2007). Si vedano qui particolarmente le
seguenti sezioni: «Escatologia e primo millennio», pp. 27-52; «Escatologia e
secondo millennio», pp. 53-113; qui mostro come sono sorti in continuazione
personaggi carismatici e massimalisti, che si ritenevano qualcosa di
particolare, che annunciavano dottrine particolari, specialmente di tipo
escatologico, che traevano dietro di sé delle masse ammaliate e che hanno
portato del gran male ai cristiani e non-credenti del loro tempo.
►
Indizi per individuare i santoni dottrinali? Parliamone {Nicola Martella} (T)
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Santoni_dottrinali_EdF.htm
03-04-2012;
Aggiornamento: 05-04-2012 |