Un lettore mi ha chiesto quanto ci sia di vero nella
pubblicazione Ebertshäuser tradotta da Gargiulo. In tedesco questo scritto di
Ebertshäuser è uno di una serie, in cui l’autore risponde poi alle obiezioni
rivoltegli. Le sue tesi sono state alquanto dibattute e ritenute discutibili
da molti; l’effetto è che l’autore ha disorientato alquanto i credenti
con le sue tesi, fino a creare atteggiamenti superstiziosi verso alcune
traduzioni.
C’è molta «carne a cuocere», come si vede. Chi ha il
coraggio di cimentarsi con questo tema?
Nei primi quattro contributi mi confronto con Antonio
Morlino.
▬ Nicola Martella: Ecco che cosa Argentino Quintavalle mi ha
scritto ultimamente su tale tema: «... riguardo a “Mani sataniche sul Nuovo
Testamento” sono generalmente favorevole al suo contenuto, ma ritengo che il
titolo sia esagerato e che comunque anche se la critica testuale ha fatto dei
danni, non la si deve demonizzare completamente. Simpatizzo per il Textus
Receptus, ma questo non significa che lo ritengo perfetto».
Le mie riserve sul «Testo Ricevuto» rimangono. Vediamo
se Argentino riuscirà a sfatarle nei suoi articoli. Intanto sono usciti questi
due articoli:
►
Il Testo Masoretico {Argentino Quintavalle}
►
La Bibbia e i suoi manoscritti {Argentino Quintavalle}
2.
{Nuova Riveduta} ▲
■
Antonio Morlino: Questa Nuova Riveduta è proprio da buttare?.
▬ Nicola Martella: Essa è, in genere buona quanto alla lingua; è quindi
buona per il culto, l'evangelizzazione e il discepolato, ma non sempre per lo
studio biblico che voglia andare nel profondo. Infatti, oltre ad avere tutti i
difetti della Riveduta, ne ha di proprie. Quando insegnavo teologia dell’AT,
molti concetti in ebraico, per esempio, dell’antropologia non trovavano
corrispondenza nella N.R. (p.es. spirito per cuore, essere per carne, cuore per
reni). A ciò si aggiunga che in certi punti il testo è stato adattato alle
dottrine dei traduttori (cfr. 1 Cor 7,15). Per uno studio approfondito, non è
proprio adatta poiché, come già ribadito, specialmente nell’AT i termini non
corrispondono sempre all’ebraico.
3. {Nuova Diodati} ▲
■ Antonio Morlino: Ma chi ha realizzato la Nuova Diodati? Alcuni pastori
mi dicevano che era stata tradotta dall’inglese... Possibile?.
▬ Nicola Martella: Più di una volta la mia impressione è stata proprio
quella che essa sia la King James tradotta in italiano. È strettamente
attaccata al «Textus Receptus» (Testo Ricevuto di Erasmo e simili). Secondo me è
in molti punti una buona parafrasi. Si noti anche l’evoluzione nel tempo delle
diverse versioni. In Atti 20,11 è una vera interpretazione dottrinale: il fatto
che Paolo prese un boccone (da solo) durante tale pausa forzata, per poi
proseguire nell'insegnamento fino all'alba, è stata trasformata in un rito di
Cena del Signore, aggiungendo «spezzò il pane
con loro», cosa che non fa
nessuna altra traduzione italiana, neppure la CEI.
■ Antonio Morlino: Anch’io avevo la netta sensazione che la N.D.
fosse una parafrasi della K.J., cosa che riscontro puntualmente lavorando
su letteratura cristiana per lo più nordamericana... Però, dopo aver letto il
documento Mani sataniche..., pensavo che tale somiglianza fosse dovuta
alla comune traduzione dal
Textus Receptus! Ancora non ho capito, però, chi sono questi traduttori de
«La Buona Novella» di Brindisi....
▬
Nicola Martella: Anni fa, in un incontro degli editori e librai chiesi
pubblicamente di mettere accluso in ogni tipo di Bibbia un elenco dei
traduttori. Essi risposero che sarebbe stata una buona idea; ma è rimasta tale.
Ho il sospetto che in certi casi non mettano un tale elenco, perché — con rare
eccezioni — non sempre hanno messo mano a tali «traduzioni» persone veramente
competenti.
4. {Strumenti utili per lo studio biblico} ▲
■ Antonio Morlino: Per lo studio del NT, tu consiglieresti
l’edizione critica Neste-Aland o quella del
Majority Text? Per il culto, utilizzi la
N.R.? La consigli anche ai credenti? Io lavoro con programmi in genere
americani come BibleWorks, E-Sword, Online Bible: sono affidabili quanto a
edizioni critiche, dizionari, ecc.?.
▬
Nicola Martella: Chi vuol risalire il più vicino possibile al significato
originario e non conosce le lingue originali, fa bene a non confidare in
questa o quella traduzione, ma usi più di una Bibbia (p.es. 5-6). Oggigiorno con
le Bibbie elettroniche è possibile avere una sinossi parallela di varie
traduzioni. Lo stesso dicasi per le versioni diverse del testo originario. Io
uso in italiano la Luzzi (o Riveduta), che pur essendo «vetusta» nel linguaggio,
è la «meno peggio»; in tedesco uso la Elberfelder antica e la Riveduta. Se si
vuole una Bibbia che in italiano coniughi un’alta percentuale di precisione con
una migliore lettura della Luzzi, c’è la versione della CEI, ma non è esente da
errori o imprecisioni, ha dei brani cattolicheggianti e contiene gli apocrifi.
In genere, io confronto più di una Bibbia in brani particolari (anche la
Ricciotti, che spesso va fuori schema rispetto ad altre).
Chiudo questo dialogo con uno dei miei motti: «Fidarsi di una traduzione è
bene, confrontare più traduzioni è meglio, controllare nell’originale ancor di
più!» {Nicola Martella}.
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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/T1-Traduzioni_tradimenti_MT_AT.htm
06-04-2007; Aggiornamento: 04-02-2013