■ Abbondanza privativa: «Là dove c’è il troppo, manca qualcosa» (").
{da Argentino Quintavalle}
■ Accordi di pace: «In ogni conflitto fra due schieramenti avversi, solo
quando le “colombe” trovano un accordo onorevole, ai “falchi” vengono tagliate
le ali» (Nicola Martella).
■ Acqua di morte e di vita: «Un’ideologia
religiosa ha lo stesso effetto dell’acqua salata: più ne bevi e più la tua sete
aumenta. Gesù Cristo è l’unico, che offre l’acqua della vita, che appaga tutta
la sete, che l’uomo possa mai avere. Non basta, però, solo desiderarla, ma
bisogna decidersi a berla» (Nicola Martella).
■ Agnostico: Confessione di un ~: «Un
agnostico tedesco afferma: “Giulio Cesare è morto. Vladimir Lenin è morto. Karl
Marx è morto. Friedrich Wilhelm Nietzsche è morto. Charles Darwin è morto.
Johann Wolfgang von Goethe è morto. Johann Christoph Friedrich von Schiller è
morto. Sigmund Freud è morto. Albert Einstein è morto. Eugen Berthold Friedrich
Brecht è morto. Jean-Paul Sartre è morto. E stamani neanche io mi sento proprio
così bene!”» (Nicola Martella).
■ Alcool: Problematica:
«Non tentare di affogare i tuoi problemi nell’alcool. Essi, come i maiali,
torneranno sempre a galla!» (Nicola Martella).
■ Amicizia: Dinamica: «Penso che nessun’altra cosa ci conforti tanto,
quanto il ricordo di un amico, la gioia della sua confidenza o l’immenso
sollievo di esserti tu confidato a lui con assoluta tranquillità: appunto perché
amico. Conforta il desiderio di rivederlo se lontano, di evocarlo per sentirlo
vicino, quasi per udire la sua voce e continuare colloqui mai finiti» (Frate
Turoldo; inviata da Argentino Quintavalle).
■ Amicizia: Dinamica: «Una madre e suo figlio stanno camminando sulla
spiaggia. Ad un certo punto il bambino dice: “Mamma come si fa a mantenere
un’amicizia?”. La madre guarda il figlio sorridendo e poi gli dice: “Raccogli un
po’ di sabbia”. Il ragazzo si china e raccoglie una manciata di sabbia
finissima. La madre allora, sempre sorridendo: “Ora stringi il pugno…”. Il
ragazzo stringe la mano attorno alla sabbia e vede che, più stringe, più la
sabbia gli esce dalla mano. “Mamma, la sabbia se ne scappa…”. “Lo so, caro… Ora
tieni la mano completamente aperta…”. Il ragazzo ubbidisce, ma una folata di
vento porta via parte della rimanente. “Anche così non riesco a tenerla…”.
E la madre, sempre sorridendo: “Adesso raccogline un altro po’ e tienila con la
mano aperta a cucchiaio… così… abbastanza chiusa per custodire e abbastanza
aperta per la libertà”. Il ragazzo riprova e questa volta la sabbia non sfugge
dalla mano ed è protetta dal vento. “Ecco come far durare un’amicizia…”,
sentenzia la madre» (da Argentino Quintavalle).
■ Amico falso: «Il falso amico è come l’ombra che ti segue finché dura il
sole» (Carlo Dossi).
■ Amore divino: Dinamica: «La
dimostrazione divina della realtà e dell’amore di Dio non è stata data con
parole, ma con fatti. Quando l’Iddio onnipotente volle dimostrare il suo amore
alla povera umanità, non è scritto che lo fece con un eloquente discorso, né con
profferte convincenti di amore, ma dimostrò il suo amore per noi con un atto,
sorprendente, del quale la sola eternità riesce a misurare la grazia indicibile.
Egli diede prova del suo amore per noi nel fatto, che, “mentre eravamo ancora
peccatori, Cristo è morto per noi”» (Spurgeon). {da Delia Frasca}
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■ Amore: Essenza:
Dio cerca «l’amore che non è
originato dalla paura o dalla ricompensa» (Händel).
■ Amore: Gesù: «Giisuus lafs juu» (adattato da un'idea di Arno Backhaus).
■ Amore: Verità: «La verità, che bisogna amare tutti, non può esimerci
dall'amare vigorosamente la verità» (Nicola Martella).
■ Antico Testamento: Bibbia della chiesa: «Come dimentichiamo facilmente
che le globali asserzioni della Bibbia sulla divina ispirazione… si riferiscono
all’AnticoTestamento, l’unica Bibbia che gli autori del Nuovo Testamento
possedevano» (cfr. 2 Tm 3,16s; Ph. Yancey,
Die Bibel, die Jesus las, p. 10).
■ Antisemitismo: «L’antisemitismo è come l’herpes, ossia un virus che
rimane latente nella società e che si manifesta non appena le immunità morali
calano» (Nicola Martella).
■ Aperture: «Chi è aperto a tutto, non ha biblicamente tutte le rotelle a
posto!» (Nicola Martella).
■ Api e peccati: «Dalle iniquità bisogna tenersi a distanza come dalle api: chi non vuole essere punto, non
s’avvicina all’alveare» (Nicola Martella Q).
■ Apologetica: equilibrare: «Bisogna cercare di tenere un atteggiamento moderato verso i propri interlocutori, alfine
di poter dialogare con loro e poterli portare alla riflessione scritturale. Ci
sono tante persone che nascono in certi ambienti ed è perciò scontato per loro
ciò che credono e pensano. Già portare in loro l'equilibrio e la capacità di
pensare altre possibilità, è un certo risultato. Il pericolo per la verità è costituito, da una
parte, dai massimalismi militanti e, dall'altra, dalla falsa tolleranza di
superficiali e liberali. Dialogando con loro, è necessario tenere la
barra al centro sulla verità rivelata, senza deviare da ciò che è scritto (1 Cor
4,6). Poiché la verità è mite, ci vuole molta sapienza, longanimità e pazienza
per comunicarla (2 Tm 2,24; 3,16; 4,2; Gcm 3,17s). Spesso le persone sono
migliori dei sistemi dottrinali in cui si trovano; dialogando con loro, bisogna
cercare di rafforzare in loro gli aspetti di verità biblica che hanno,
l'autonomia di pensiero e il senso critico rispetto alla "sovrastruttura di
pensiero" di loro riferimento mediante una lettura non ideologica della sacra
Scrittura e perciò mediante un'esegesi contestuale» (Nicola Martella).
■ Apologetica: medicina:
«La franchezza schietta, unita all’amore per l’Opera di Dio, è la medicina che
fa bene a chiunque: anche a coloro che sono solo dei vistosi “papaveri”, sebbene
si considerino “colonne” nelle chiese!» (Gianni Siena).
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■ Apostasia: «I gigli sono i fiori più belli. Quando però sono recisi, sono quelli che
puzzano di più» (Nicola Martella: reminiscenza d’una predica di Gian Nunzio
Artini).
■ Approccio alla realtà: «Chi ha
discernimento, analizza la parte che vede dell’iceberg e sa che la maggior parte
sta sotto si lui, inesplorata e per gran parte inesplorabile. L’ignorante guarda
l’iceberg e dà subito un giudizio su di esso. Il primo cerca di fargli capire
che così non si può fare e che per dire qualcosa di certo sull’iceberg, bisogna
prima analizzarlo e sondarlo; il secondo s’infuria. L’intelligente sa che non
vale la pena continuare, cercando di dare intendimento allo stolto, visto che
nella sua ignoranza si ritiene “esperto” di ciò che non conosce. Chi ha
discernimento, trova più proficuo tornare a esplorare l’iceberg, magari insieme
a qualcuno assetato come lui di conoscenza. Intanto l’ignorante va in giro a
denigrare l’esploratore» (Nicola Martella).
■ Argomenti mancanti: «Quando non si può attaccare il ragionamento, si
attacca il ragionatore» (Paul Valery).
■ Atei e aldilà: «Agnostici e atei, appena dopo la morte,
apriranno gli occhi nell’aldilà e cercheranno affannosamente l’interruttore per
spegnere tutto e per annichilirsi, ma non lo troveranno. Si ricrederanno, ma ciò
non gioverà loro più nulla» (Nicola Martella).
■ Atei: esistono?: «Qualcuno ha detto che non esistono gli atei, ma solo
coloro che non conoscono ancora l'amore di Dio. Aggiungerei anche coloro che non
hanno ancora sperimentato la sua potenza e i suoi giudizi; in Egitto, durante le
piaghe, non c'erano "atei", ma — come mostra lo stesso faraone — solo gente
ostinata a non voler accattare la volontà sovrana di Dio» {Nicola
Martella}
■ Ateismo - fede: «Se io credo in Dio e nella vita dopo la morte e tu non
ci credi, e se Dio effettivamente non esistesse, saremmo sconfitti entrambi.
Tuttavia, se invece Dio esistesse, tu saresti comunque sconfitto e io ci
guadagnerei» (Blaise Pascal, matematico e filosofo del 17° sec.).
■ Ateismo: figliastro del cristianesimo: «Non c’è aspetto della nostra
cultura (compreso il marxismo) che non sia stato influenzato dalla cultura
espressa dalla Bibbia» (Umberto Eco).
■ Ateismo: Radici: «Solo in una cultura con
radici cristiane gli atei possono permettersi di ateizzare. Infatti,
l’ateismo occidentale è un efflusso del cristianesimo; l’ateismo idealista è,
nel nocciolo, morale cristiana senza cristianesimo. Solo in occidente possono
permettersi di fare gli atei, appunto dove c’è una cultura cristianizzata. Gli
atei nostrani sarebbero così militanti in Paesi islamici come l’Arabia Saudita,
il Pakistan o l’Iran, dove possono essere condannanti per bestemmia e dove
perciò la loro vita non varrebbe poi così tanto? “Grazie
a Dio”, dirà qualche ateo, “che viviamo in una società occidentale”» (Nicola
Martella).
■ Ateo militante: «Se Dio non esistesse,
io non avrei nulla da perdere, e vorrei comunque aver vissuto secondo i principi
morali della sacra Scrittura. Tuttavia, se Dio esistesse, tu, ateo, avrai tutto
da perdere, visto che hai deciso di vivere come se Dio non ci fosse» (Nicola
Martella).
■ Attese infelici: «A renderci infelici non sono spesso gli altri, ma le
nostre attese nei loro confronti. Se non ci aspettiamo nulla dagli altri,
possiamo accettare con gratitudine tutto ciò che ci arriva» (Nicola Martella).
■ Autonomia o dipendenza: «Il vero conduttore spinge verso l’autonomia e
la libertà responsabile; il guru invece crea soggezione e dipendenza» (Nicola
Martella).
■ Avidità: Effetto: «Niuna cosa è bastante a colui, al quale il poco non
basta» (Epicuro). {da Kate Di Garbo}
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