Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Tutto ciò che serve per istruire il neofita nella sana dottrina e in una sana morale cristiana, per così orientarsi nell'insegnamento biblico di base, nella devozione e nel discernimento spirituale riguardo alle questioni che attengono alla fede biblica e al saggio comportamento nel mondo. È «vademecum» per chiunque voglia trasmettere la fede biblica.

   Ecco le singole parti principali:
01. La via che porta a Dio;
02. Le basi della fede
03. La Sacra Scrittura
04. Dio
05. Creazione e caduta dell’uomo
06. Gesù Cristo
07. Lo Spirito Santo
08. La salvezza dell’uomo
09. Il cammino di fede
10. La chiesa biblica
11. Ordinamenti e radunamenti
12. L’opera della chiesa
13. Il diavolo
14. Le cose future
15. Aspetti dell’etica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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INDAGINE SU GENERI E AMICIZIA

 

 di Nicola Martella

 

2. CAPIRE L'ALTRO PIANETA

 

Quanto capiamo realmente dell’altro «pianeta» (o altra metà della Luna)?

 

     ■ Questa è una domanda abbastanza impegnativa (!). Credo che un uomo non può cogliere tutto dell’universo femminile, ma è comunque uno sforzo importante da compiere. Un passo iniziale è saperle ascoltare, perché le donne vogliono le loro attenzioni (Vincenzo Russillo).

 

     ■ Penso poco, anche se conoscendo una persona per tanto tempo, impari a capirla nelle reazioni che ha e come si comporta nelle varie situazioni (Daniela Totaro).

 

     ■ Credo «abbastanza» (Stefano Frascaro).

 

     ■ La nostra conoscenza dell’altro pianeta è parziale o nullo. E quando crediamo di conoscerlo ci accorgiamo che è differente da quello che sappiamo. È un altro pianeta sconosciuto che dobbiamo scoprire giorno per giorno! (Guerino De Masi).

 

     ■ Generalmente poco, ma col tempo si approfondisce qualcosa in più riguardo alla conoscenza nell’ambito sia d’una semplice amicizia sia d’un rapporto coniugale (Silvano Creaco).

 

     ■ E chi lo sa? Nel film «Ritorno al futuro» ricordo lo scienziato inventore della macchina del tempo (E. Brown) che, a un certo punto del film, fece una battuta. Dopo aver risolto il problema spazio-temporale si sarebbe messo a studiare un altro grande mistero dell’universo... le donne! (Gaetano Nunnari).

 

     ■ Non abbastanza da poter definire il quadro, ma neppure così poco da non poterlo inquadrare... se non siamo troppo distratti ed egocentrici (Tonino Mele).

 

     ■ Direi che quando s’arriva al punto di dire: «Ho capito bene come sei fatto», scopriamo qualcos’altro che non sapevamo ancora (Michela Morgana, ps.).

 

     ■ Poco (Carla Illiano, ps.).

 

     Questo dipende. Se si vuole comprendere l’altro, lo si può comprendere. Per esempio, per me è fantastico che i miei amici mi raccontano i loro problemi, loro sanno che io sono disponibile per loro, anche se al principio ho avuto problemi a comprenderli. Ma adesso, io sono contenta d’essere una buona amica per loro e io amo aiutarli, sapendo che loro sono dei «ragazzi» e hanno altri pensieri diversi da noi «ragazze». Ma è anche vero: ci sono alcune persone che possono comprendere dell’altro «pianeta». E altri che comprendono poco (Rachel T. Garcia).

 

     ■ Non so quanto realmente capiamo o sappiamo dell’altro pianeta: credo che la Bibbia ci viene incontro spiegandoci che la donna è il vaso più debole. L’uomo è quindi più forte, è il capo della famiglia e della donna. Ma praticamente come si traduce tutto questo nella vita di tutti i giorni come lo interpretiamo? La donna ama sentirsi protetta, forse è più emotiva e quindi più fragile e più debole. La donna è più sentimentale, vive appieno ogni piccola emozione, l’uomo è forse più istintivo e meno emotivo. Questa diversità ci porta a volte a dire: «Ma tu su che pianeta vivi»? (Caterina Annone, ps.).

 

     ■ Di solito non molto, sopratutto se ci sono differenze generazionali (Maddalena Bissioni).

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/GeA02-Capire_altro_EdF.htm

24-12-2009; Aggiornamento: 19-02-2010

 

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