In questo articolo approfondiamo che cosa sia il consiglio di chiesa, quindi
la sua natura e le sue dinamiche interne. Nel
prossimo articolo approfondiremo i conflitti interni e la loro valutazione. |
|
|
1. ALCUNI TERMINI UTILI:
La designazione «consiglio di chiesa» non esiste direttamente nella Bibbia. Si
trovano accenni a un «consiglio» (= collegio) in questo brano, in cui Giacobbe
disse di Simeone e Levi, suoi figli,
quanto segue: «Non entri
l’anima mia nel loro consiglio, non si unisca la mia gloria al loro
raduno!» (Gn 49,6). Il primo termine, rilevante
per il nostro tema, è sôd «colloquio confidenziale (Sal 55,14;
cfr. Gb 19,19 miei confidenti);
consiglio comune (Sal 83,3 tengono consiglio contro; Pr 15,22); segreto (Pr
11,13; 20,19; 25,9; Am 3,7); gruppo radunato per dialogare, deliberare, ecc. (Gr
6,11 giovani;
15,17 schernitori; Sal 64,2 consiglio (segreto) dei malvagi; 89,8
santi; 111,1
giusti); l’assemblea deliberante (Ez 13,9
consiglio del mio popolo; cfr. Gn 49,6)».
In Genesi 49,6 il secondo termine, rilevante per il
nostro tema, è qāhāl
«raduno, assemblea» di ogni tipo e maniera. Nella Settanta i due termini furono
tradotti come segue: būlḗ
«decisione, determinazione, consiglio (= opinione), disegno; adunanza,
assemblea, consiglio (collegio)»; sýstasis
«riunione, concorso; assembramento, capannello; congiura, cospirazione; ecc.»;
in altri casi la Settanta traduce con
ekklēsía
«adunata, assemblea, riunione, ecc.» di qualsiasi tipo (cfr. 1 Re 8,65; 2 Cr
30,13.17; Sal 22,22; Gle 2,16) o con altri termini.
2. LE QUESTIONI NEL NT:
Nelle nostre Bibbie compare la locuzione «collegio
degli anziani», il quale avrebbe imposto le mani a Timoteo per
comunicargli il carisma, che fu confermato per proclamazione (1 Tm 4,14). In
effetti, il termine greco è presbytérion,
che qui è da intendere come «anzianità; diritto d’anzianità», il quale dava a
Paolo l’autorità d’imporre le mani a Timoteo; che sia stato Paolo a imporre le
mani al suo collaboratore, per comunicargli il carisma, lo affermò egli stesso
anche altrove (2 Tm 1,6; cfr. Dt 34,9). In ogni modo, che tale termine potesse
intendere, in altri contesti, anche «l’anzianato», è mostrato da Luca 22,66,
dov’è scritto letteralmente che si radunò tò
presbytérion tũ laũ «l’anzianato
del popolo», e cioè il sinedrio. Quindi, possiamo definire «l’anzianato» come «ufficio
e dignità di anziano» quale guida dell’assemblea locale.
Di là dalla terminologia, la realtà esiste. Abbiamo visto che la struttura nella
prima chiesa rispecchiava quella della sinagoga. Abbiamo parlato delle
guide della chiesa, che erano dapprima i dodici emissari (gr.
apóstoloi)
del Signore; poi andando essi in missione o dedicandosi alcuni di loro al
ministero itinerante (1 Cor 9,5; Gal 2,11), furono dapprima affiancati e poi
sostituiti dagli anziani. Quando Paolo si recò per l’ultima volta a Gerusalemme,
trovò solo Giacomo e gli altri anziani della chiesa (At 21,18).
3. I DUE TIPI DI MINISTERI NEL
NT: Sia in ambiente di missione, sia nelle assemblee locali, sono
previste due differenti figure: i titolari e i loro collaboratori.
■ Aspetto missionario: Paolo come missionario aveva la sua squadra; egli
era stato incaricato come emissario del Signore e, a sua volta, chiamava altri a
coadiuvarlo. Paolo come titolare della missione mandava i suoi
collaboratori per esplicare delle incombenze (1 Cor 4,17; 2 Cor 12,18; Ef 6,21s;
Col 4,8s; 2 Tm 4,12; cfr. 2 Cor 8,18.22; 9,3; Fil 2,28ss), li richiamava a sé (2
Tm 4,9.11.13), li lasciava in un certo luogo per terminare l’opera, che egli
aveva cominciato (Tt 1,5), sostituiva l’uno con l’altro nella loro attuale
incombenza (Tt 3,12), eccetera.
■ Aspetto ecclesiale: Similmente accadeva nella chiesa locale. Gli
apostoli riconobbero dei loro collaboratori, che li coadiuvavano nelle
incombenze pratiche, mentre essi stessi potevano dedicarsi maggiormente
all’opera spirituale (At 6,2-6). Le due figure previste nella chiesa
locale erano le seguenti (1 Tm 3,1-7.8-13; Tt 1,5-9): i conduttori (1 Tm
3,2 epískopos
«sorvegliante, ecc.»; 1 Tm 5,17; Tt 1,5 presbýteros «anziano»)
aveva il compito di episkopḗ
«sorveglianza, supervisione, sovrintendenza» (1 Tm 3,1), detenevano la
presidenza nella chiesa locale e servivano
con la Parola e l’insegnamento (1 Tm 5,17); essi pascevano il gregge (1 Pt
5,1ss) e svolgevano anche la cura pastorale (Gcm 5,14). I
collaboratori (1 Tm 3,8.12
diákonoi
«servitori; chi esegue i comandi di un altro»; da diṓkō nell’accezione di
«seguire qualcuno; correre su commissione») avevano un incarico di natura
pratica (cfr.
diakonéō «essere un servitore,
essere al servizio di, amministrare alle dipendenze di qualcuno e curando gli
interessi di quest’ultimo»; 1 Tm 3,10).
4. UN CONSIGLIO DI CHIESA?:
Abbiamo visto che si parla di
«anzianato» (gr. presbytérion), intendendo con esso il «consiglio
degli anziani». Non è sbagliato parlare di «consiglio di chiesa», se
si intende la stessa cosa. Abbiamo visto che in tutti i brani del NT, in cui
furono prese decisioni, si riunirono solo i missionari (o emissari;
gr. apóstoloi)
e gli anziani. Non è mai scritto che altri, che coadiuvavano questi ultimi
(collaboratori, servitori, assistenti, diaconi o come si voglia chiamarli),
partecipassero a tale consesso e avessero un diritto di voto o di veto.
Può succedere che, durante la fase missionaria di un’opera, un missionario si
raduni con i suoi collaboratori, alfine di insegnare loro il modo come
affrontare i problemi, cosicché un giorno, quando alcuni di loro saranno
riconosciuti come conduttori, lo potranno affiancare nelle decisioni. In tal
modo, un giorno, quando il missionario andrà via, essi potranno anche
sostituirlo nella gestione della chiesa. Tuttavia, fintantoché essi sono
collaboratori, la loro funzione è solo di interlocuzione e, di supporto e
di consiglio, non decisionale né deliberante. In caso contrario, ciò
costituirebbe un abuso rispetto alle direttive bibliche.
Di questo e di altro parleremo nel prossimo articolo dal titolo «Consiglio
di chiesa 2: Conflitti interni».
►
Dinamiche e conflitti nel consiglio di chiesa? Parliamone {Nicola Martella}
(T)
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Cdc1_N+D_UnV.htm
22-04-2015; Aggiornamento: 28-07-2015 |