Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Escatologia 1

 

Carismaticismo

 

 

 

 

Questa opera contiene senz’altro alcune novità. Leggendo i brani escatologici della Bibbia sorgono vari interrogativi, ad esempio i seguenti:
■ I credenti, quando muoiono, vanno in cielo o in paradiso?
■ I morti nell’aldilà sono solo inattivi o anche incoscienti?
■ I bimbi morti dove vanno?
■ Se nessuno sa il giorno e l’ora dell’avvento del Messia, perché diversi cristiani hanno fatto predizioni circostanziate per il loro futuro imminente?
■ Qual è la differenza fra escatologia e utopia?
■ In che cosa si differenzia la speranza biblica dalla speranza secolarizzata di alcuni marxisti?
■ Il «rapimento» precederà o seguirà la tribolazione finale?
■ Quando risusciteranno i credenti dell’AT?
■ Il regno millenario è concreto o solo spirituale?
■ Durante il suo regno futuro col Messia regnerà sono Israele o anche la chiesa?
■ Nella nuova creazione i credenti abiteranno in cielo o sulla nuova terra?
■ Lo stagno di fuoco esisterà per sempre?
■ I morti si riconoscono nell’aldilà?
■ Non sarà noioso vivere nel nuovo mondo?
■ Ci sarà il tempo nel nuovo mondo?
■ Ci sarà il matrimonio nel nuovo mondo?
■ Eccetera...

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

Escatologia 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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I MIRACOLI DI REINHARD BONNKE 3

Umiltà o megalomania?

 

 di Alexander Seibel

 

I miracoli di Reinhard Bonnke 2: Guarigioni suggestive? {Alexander Seibel} (A)

 

Il comportamento di Reinhard Bonnke ricorda fortemente il mago Simone, il quale voleva disporre similmente dello Spirito Santo, imponendo arbitrariamente le sue mani (At 8,19). Bonnke armonizza assolutamente nella nostra epoca incline alla magia e alla stregoneria, in una generazione per la quale Harry Potter è diventato una figura da culto. Più queste correnti si diffondono e più avrà «successo» questo «dispensatore» dello Spirito Santo. Anche il mago Simone aveva notoriamente preteso di essere qualcosa di grande (At 8,9). Per Paolo la concezione di ricevere lo Spirito Santo in modo diverso che mediante la fede in Gesù, corrispondeva all’essenza della magia o stregoneria (Gal 3,1s).

     Le notizie riguardo al successo di Bonnke sono corrispondenti a ciò. Così Dio gli avrebbe sedicentemente mostrato come non sarebbe più un «pescatore d’uomini» ma «di popoli». Anche nell’ambito evangelicale incontra sempre più favore ed è stato l’oratore d’onore alla festa per il 50° anniversario dell’esistenza del «Bund der Freikirchlichen Pfingstgemeinden» [= Federazione delle Chiese Pentecostali Libere]. Con la modestia, che lo caratterizza, spiegò come per mezzo di lui si sarebbe convertito un milione di persone.[1]

     Nelle notizie missionarie di Bonnke, si possono guardare regolarmente con stupore immagini di gigantesche masse. Grande, più grande, più grande ancora recita il motto. «La più grande tenda trasportabile del mondo! La più grande evangelizzazione di tutti i tempi! La più grande raccolta di persone nella storia della missione!»: in questo o in un modo simile recitano i titoli di testa di questo moderno «superapostolo», della «trebbia di Dio», come viene anche chiamato. Certamente egli affermerà intenzionalmente di fare tutto solo alla gloria di Dio, tuttavia il suo comportamento parla molto più chiaramente delle sue «umili» parole. Questo atteggiamento ha molto più a che fare con la megalomania e con la mania quasi morbosa di valere, per non dire con lo psicogramma d’un isterico, invece che con l’umiltà d’un seguace di Cristo (Fil 2,3). Così l’invito alla «conferenza di fuoco» in Francoforte nel 1987 portava il «modesto» titolo: «Inizio della più grande effusione dello Spirito Santo in Europa».[2] Ecco il commento d’un pastore di una chiesa libera: Questa è blasfemia.

     Tenuto conto del fatto che il vero indice per forza spirituale non è nella dimensione dei segni e miracoli soprannaturali, ma nell’ambito etico-morale, bisogna chiedersi quale tipo di risveglio abbia avuto veramente luogo negli ultimi 15 anni? Gli addetti ai lavori hanno chiamato gli anni Novanta del 20° secolo il decennio degli omosessuali. All’inizio del nuovo millennio, il divorzio non è solo un problema per il mondo, ma lo diventa anche sempre più per la cristianità. Le leggi fatte dai governi in molte nazioni mostrano la bancarotta morale di questa generazione in un modo così espressivo come non mai. Che specie di risveglio è mai questo?

     Quale Spirito ha parlato quindi a Reinhard Bonnke? In connessione con l’invito alla «conferenza di fuoco» egli ha spiegato pubblicamente: «Vedo questa conferenza come un riverbero del fuoco di Dio, come un segnale per tutta l’Europa. Il Signore mi ha parlato molto concretamente, e non escludo neanche più l’impiego della nostra grande tenda africana».[3] Quale Signore ha parlato qui? Dopo tutte queste osservazioni e perché le molte profezie del grande risveglio non si sono adempiute — come ora è ammesso in parte in Germania anche dalle persone dello stesso schieramento[4] — mi convinco sempre più che queste correnti sovrannaturali siano una riedizione di 1 Re 22,23a: «Il Signore ha posto uno spirito di menzogna in bocca a tutti questi tuoi profeti». Questo è il vero spirito degli odierni «potenti» profeti, apostoli e superapostoli. Dietro a loro c’è effettivamente una potenza spirituale, come predice anche il Nuovo Testamento per il tempo prima del secondo avvento di Gesù (2 Ts 2,11). Ciò spiegherebbe anche perché in questi gruppi «carismaticisti» (tuttavia non solo in loro) venga accetta e praticata una tale quantità di esagerazioni, desideri spacciati per realtà, mancanza di veracità e, in parte, bugie consapevoli.

     Vengono anche fatte promesse e affermazioni, che o non sono verificabili, o che non si potranno assolutamente adempire. In un servizio del ZDF [= secondo canale della televisione di Stato tedesca] del 24 luglio 2002 su Reinhard Bonnke si poteva ascoltare e vedere come egli spiegava per esempio quanto segue: «Tutte le patologie oculari vengono guarite» o «You shall prosper» (Voi dovrete diventare benestanti). Di conseguenza un reporter commentò: «La modestia non una cosa che gli appartiene».

     Come si possono sbraitare frasi del genere dinanzi a una folla di mille o addirittura di diecimila persone? Queste non sono più la pazzia della croce e la veridicità d’un servo di Cristo, ma un altro evangelo, guarnito con promesse allettanti. Non è la thologia crucis ma la thologia gloriae [= non è la teologia della croce ma la teologia della gloria].

     Le persone cadono in trance, tutta l’atmosfera ricorda quasi una fiera annuale o uno stadio di calcio. Il commento del ZDF fu questo: «Egli ama la messa in scena». In questa trasmissione fu menzionato anche che durante le sue riunioni già numerose volte ci sono state persone, che sono morte perché calpestate da altre.

     Sono passati già decenni da quando fu chiesto a Martin Lloyd Jones che cosa pensasse delle campagne di guarigione di Kathryn Kuhlman. Egli ne aveva grandi riserve a causa dell’aumento della leggerezza e della mancanza di timore reverenziale. «Si può anche osservare che l’effetto dell’avvenimento di miracoli ha portato nelle persone al fatto che esse sono state riempite di una sensazione di timore reverenziale, talvolta perfino di paura... Tuttavia in alcune delle riunioni popolari di guarigione nei nostri giorni, hanno luogo risate e scherzi. I leader si vantano perfino di ciò. Direi che la Bibbia insegna che ogni manifestazione della potenza di Dio impone un timore reverenziale ed esclude uno spirito di leggerezza o un atteggiamento superficiale».[5] Tuttavia è particolarmente impressionante la seguente constatazione in relazione al mandato di guarigione: «Bisogna ritornare a certi principi generali, che sono insegnati nel Nuovo Testamento — e in effetti anche nell’Antico. Uno d’essi è che i miracoli biblici non si trovano mai annunciati alcuni giorni prima... Per esempio considerate il caso di Pietro e Giovanni e l’uomo presso la porta del tempio detta “Bella”. Similmente Paolo con l’uomo in Listra. Gli apostoli non sapevano prima che avrebbero fatto presto dei miracoli... Essi non hanno fatto esperimenti e non troviamo nessun racconto d’una guarigione fallita negli Atti degli apostoli».[6]

     Tuttavia Bonnke riserva per i suoi critici solo una citazione di Götz, come l’ha detto letteralmente a un ex membro del consiglio direttivo dell’Alleanza Evangelica tedesca negli anni Ottanta del 20° secolo.[7] In fin dei conti il successo gli darebbe ragione. Si confronti al riguardo Giacomo 3,17.

     Al riguardo si trascura completamente che nel periodo prima del ritorno di Cristo una caratteristica dei falsi profeti saranno proprio i loro grandi successi. Il Signor Gesù non disse nel suo celebre discorso sul Monte degli ulivi che «faranno sviare pochi o alcuni», ma che «sedurranno molti» (Mt 24,11). Nel discorso sulla montagna si legge: «Molti mi diranno in quel giorno: “Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo? E in nome tuo cacciato demoni? E fatte in nome tuo molte opere potenti?”. 23E allora dichiarerò loro: “Io non vi conobbi mai; dipartitevi da me, voi tutti operatori d’iniquità”» (Mt 7,22s). Se il successo diventa il metro di misura per l’opera divina, allora Geremia ed Ezechiele erano i più grandi falliti. Geremia dovette dire: «Son già ventitre anni che… io vi ho parlato del continuo, fin dal mattino, ma voi non avete dato ascolto» (Gr 25,3b).

 

Tradotto, redatto e adattato da Nicola Martella; © Punto°A°Croce 2007

 

Bonnke e guarigioni: fra marketing e risposte evasive {Roberta Sbodio - Nicola Martella} (A)

I miracoli di Reinhard Bonnke 1 | 2 | 4 | 5 {Alexander Seibel} (A)

Fare missione con un «morto» vivente? Parliamone 1 | 2 {Nicola Martella} (T)

Guarigioni: in Africa sì e in Occidente no? {Alexander Seibel} (D)

Reinhard Bonnke? Parliamone {Nicola Martella} (T)

 

[1] Idea Spektrum 20 (1997).

[2] Wolfgang Bühne, Spiel mit dem Feuer [= Gioco col fuoco] (CLV, 1993), p. 150.

[3] Ibid., p. 150.

[4] Richard Krüger ha scritto: «“Un’osservazione sobria concorderà, a fronte della situazione del nostro paese, sulla nostalgia di un risveglio, ma non si possono chiudere gli occhi dinanzi all’inadempienza di molte profezie”... In Germania ci sarebbe “già un esercito di persone deluse e confuse”... I profeti ammetterebbero raramente o per nulla errori, esagerazioni o esorbitanti concezioni dettate dal desiderio. Richard Krüger «Pfingstliche Selbstkritik» [= Autocritica pentecostale], ideaSpektrum 4 (2002).

[5] D. Martyn Lloyd-Jones, The Supernatural in Medicine (C.M.F. Publications, dic. 1971), p. 22.

[6] Ibid., pp. 21s.

[7] Comunicazione personale del relativo fratello. In privato Bonnke gli ha detto letteralmente: «I miei critici mi possono leccare il culo».

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A2-R_Bonnke3_Esc.htm

22-11-2007; Aggiornamento: 08-04-2009

 

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