Qui di seguito sono riportati vari
link del gruppo
«Ebrei per Gesù». Cercando tale gruppo, si rimarrà
delusi (è quindi inutile cliccare su tali link), poiché intanto il gruppo
è stato chiuso e le stesse persone hanno aperto un gruppo simile: «Ebrei
con Gesù»; tale «comitato» ha innumerevoli gruppi aperti in Internet. Su un
altro loro gruppo si legge «Il gruppo denominato centro-anti-blasfemia è
stato eliminato poiché violava i Termini di servizio di Google»; sarà
successo la stessa cosa per «Ebrei per Gesù», che Google dà attualmente come
inesistente. |
1. Risposta dovuta
{Nicola Martella}
▲
I gestori di questi
due blog «Centro antiblasfemia» ed «Ebrei per Gesù», invece di cercare un
confronto personale e fraterno su i vari temi che affrontano, stanno
semplicemente gettando ombre e fango sugli altri. Per lo più prendono testi da
altre parti del web, dalle fonti più diverse, e li pubblicano sui loro blog.
Ultimamente hanno attaccato diverse volte la mia persona per aver pubblicato una
rubrica umoristica sul mio sito e se la sono presa anche con alcuni degli autori
di tali testi, tra cui specialmente Gianni Siena. I seguenti link mostravano, a
suo tempo, una vera e propria campagna denigratoria (link non funzionanti,
tale gruppo non esiste più):
■
Nicola Martella pubblica barzellette blasfeme!
■
Analisi sulla barzelletta di Gianni Siena
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La barzelletta blasfema è zizzania! (1)
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La barzelletta blasfema è zizzania! (2)
■
La s. Bibbia vieta le opere blasfeme
A volte si tratta
degli stessi testi con altri titoli. Leggendo tali loro testi, si noti il modo
integralista e dualista di ragionare. Si noti anche il ricorrente uso delle
parole maledizione e anatema, oltre che i termini blasfemo, peccaminoso,
bestemmia, eccetera, che essi gettano a effetto con così facilità sugli
altri. Si noti pure la versettologia: testi biblici vengono affiancati uno
all’altro e facilmente piegati alla loro logica, senza badare al contesto
letterario, storico e teologico.
L’ironia della sorte è il fatto che l’umorismo religioso ha una lunga tradizione
fra gli ebrei. Inoltre citano proprio Gal 1,8s, in cui Paolo parlò di «evangelo
diverso», lanciando il suo anatema; orbene, il problema dell’epistola ai
Galati era proprio la giudaizzazione dell’Evangelo da parte di giudeo-cristiani
ultra-ortodossi!!! (cfr. pure At 15,1.5).
Chi come me segue da tempo i loro quotidiani scritti, ha il sospetto che tale
sedicente «Centro antiblasfemia» alias «Ebrei per Gesù», come un moderno
Sinedrio integralista e dualista, abbia trovato la propria vocazione nello
screditare tutto e tutti per accreditare se stessi come particolare istanza
morale. Per questo, in nome del loro integralismo giudeo-cristiano
ultra-ortodosso, usano continuamente tutti contro tutti, gli scritti dell’uno
contro quelli dell’altro.
Inoltre mancano di onestà intellettuale, di lealtà, di sincerità e di
trasparenza per i motivi che seguono. Ad esempio, cose che ho scritto loro in
privato, le hanno messe in rete e mandate in giro per e-mail. Essi hanno
pubblicato, a quel tempo, ad esempio una mia lettera riservata nell’articolo:
Nicola Martella difende Angelo Picone (tale gruppo non esiste più).
Inoltre, come se fossero il Sinedrio, accettano con «onore» le calunnie di un
cristiano su un altro, sebbene la legge mosaica prescriva 2-3 testimoni e una
corte di giudicanti:
Eliseo Paterniti svela chi è Angelo Picone (tale gruppo non esiste più).
Solo perché non ho concordato in privato con loro sul grado di parentela che in
Israele era concesso sposare qualcuno (cfr. Gn 20,12 Abramo e Sara erano
fratellastri; 2 Sm 13,12s Tamar non dubitava di poter essere concessa sposa al
fratellastro Amnon) e sul fatto che la Torà permetteva la poligamia (Dt 21,15s)
— mi hanno accusato d’essere un mormone e hanno messo in dubbio la mia dottrina;
qui di seguito si trovavano le mie risposte, mentre il loro originale era stato
cancellato dal blog:
Quale è il credo religioso di Nicola Martella? (tale gruppo non esiste
più).
In tal modo, sono alquanto sleali. Si sentono gli unici puri e ortodossi sulla
faccia della terra (sono forse affetti dalla pericolosa «sindrome d’Elia»,
quando era un profeta ormai esaurito; 1 Re 18,22; 19,10.14). Sono sempre alla
ricerca delle presunte ombre altrui, sembra per un innato gusto di gettare fango
sugli altri. Non hanno neppure il buon senso di chiedere spiegazioni e
chiarimenti in modo personale, ma come membri di un autonominato Sinedrio si
sentono autorizzati a denunciare chiunque, a sparare cannonate sui passeri. Non
riconoscono alcuna autorità se non sé stessi (bastonano pure il Talmud e i
rabbini), né hanno chi li controlla, sentendosi personalmente supervisori di un
Sinedrio. Anche altri mi hanno detto, essi hanno cercato di collaborare con
loro, ma sono infine caduti sotto la loro mannaia.
Nessuno sa chi siano e dove siano. Gli altri gruppi di «amici per Israele»
(p.es. Edipi) non li hanno mai visti ai loro incontri o a quelli di altri;
conduttori ebreo-cristiani in Italia non hanno mai sentito parlare di persone
come Daniele Ascarelli Bubis, Giuliano Lattes, Martino Gerber e Domenico Falbo.
Alcuni lettori, che hanno scritto, hanno prospettato varie ipotesi, ad esempio:
gesuiti vestiti da ebrei, ebrei che vogliono giudaizzare gli evangelici,
giudeo-cristiani ultra-ortodossi, un Sinedrio integralista, e così via. Su mia
richiesta, tempo fa, mi hanno scritto che vivono ad Ancona, ma lì nessuno li
conosce né tra i cristiani né tra i giudei. Fin dalla prima pagina del
blog «Ebrei per Gesù» (tale gruppo non esiste più), con vari
articoli giudaici e in varie e-mail mandate in giro (p.es. 22-06-2008 «Shema`
Israel» + «Recitiamo lo Shema`»), stanno invogliando i cristiani alla recita
quotidiana rituale dello Shema’ (composto da Dt 6,4-9; 11,13-21; Nu 15,37-41), e
cioè alla mattina e alla sera, e all’uso dell’«armamentario» devozionale ebraico
(ultra-)ortodosso necessario al riguardo (tefillin, mezuzà, zizìt). Tutto questo
è in contrasto con quanto deciso al Concilio di Gerusalemme relativamente ai
cristiani gentili (At 15,23ss; 21,25). Qualcuno vicino al giudeo-cristianesimo
ha proposto loro d’incontrarli, pronto com’era di andare fin da loro, ma essi se
ne sono sempre sottratti, dicendo che sono troppo occupati con la loro
missione antiblasfemia. Quindi chi sono? Chiederemo presto notizie e supporto
alla trasmissione «Chi l’ha visto».
2. Ragionevoli dubbi
{Argentino Quintavalle}
▲
«Ebrei per Gesù», in teoria, dovrebbe
corrispondere ai «Jews for Jesus», un movimento d’ebrei americani, il cui
obiettivo principale è quello di testimoniare di Gesù ai propri fratelli ebrei.
Ho usato il condizionale perché non escluderei che questo gruppo (se di gruppo
si tratta) di «Ebrei per Gesù» sia una cellula fuori controllo dei «Jews for
Jesus».
In quanto
personalmente molto vicino al movimento giudeo-messianico, mi spiace prendere le
distanze da tale gruppo, almeno in questo momento, ma ci sono validi motivi che
mi spingono a diffidare. È quanto mai sospetto che un gruppo che si prefigge
d’evangelizzare gli ebrei d’Italia non prende contatto con i giudeo-cristiani
italiani, né con i vari movimenti e persone vicine al giudeo-cristianesimo e a
Israele. È quanto mai sospetto che hanno rifiutato di prendere contatti con il
sottoscritto che (stante quanto dicono) è un loro vicino di casa, anzi mentre io
ho dato il mio indirizzo, loro se ne sono guardati bene dal farsi individuare.
Chi opera nell’oscurità non può non generare sospetti — che m’auguro per loro
verranno presto fugati. Un altro
sospetto sulla loro attività è che i loro articoli sono talmente contraddittori,
che riescono a indispettire un po’ tutti: ebrei, ebrei-messianici, evangelici,
pentecostali e perfino cattolici. Per esempio, da una parte scrivono articoli
incoraggianti la recitazione dello Shema` e l’uso del Tallit (cosa verso cui io
personalmente non ho nulla da obiettare), dall’altra parte scrivono che la Torah
è rozza e primitiva. Che ci azzecca? In loro ci sono due anime. A meno che non
si credono di stare al centro del mondo, stanno facendo dei danni, soprattutto
al movimento giudeo-messianico e agli ebrei. Scrivendo come ebrei articoli a
volte pungenti, accusando le persone di blasfemia, rischiano d’alimentare
l’antisemitismo e di causare del male a qualcuno. È notizia fresca di questi
giorni che in Francia un giovane ebreo è stato ferocemente aggredito solo perché
portava la kippah. Se i cristiani raccontano delle barzellette religiose vengono
accusati di blasfemia, ma se le stesse barzellette le raccontano gli ebrei (e
loro le pubblicano), non dicono niente. Strano no? Vuoi vedere che è un atto
antisemita? Tanto gli ebrei sono peccatori, quello che fanno, fanno, mentre i
cristiani devono mantenersi puri. Sicuramente,
da quello che scrivono, non predicano Gesù agli ebrei, anzi, leggendo quello che
scrivono (un Gesù molto poco ebreo), gli ebrei s’allontaneranno ancora di più. Per
informazione, il movimento «Jews for Jesus» è iniziato negli Stati Uniti negli
anni ‘60 come slogan, ma l’associazione è stata fondata ufficialmente da un
certo Moishe Rosen nel 1973, con l’intento di far conoscere Gesù Cristo agli
ebrei. Che questi
«Ebrei per Gesù» made in Italy siano un prodotto artigianale autodidatta,
o in alternativa degli infiltrati di non so cosa, è confermato da alcune
diversità con i loro corrispondenti «Jews for Jesus». Quest’ultimi, per esempio,
danno molto valore alla letteratura rabbinica, anche se non ne fanno una regola
di fede, mentre gli «Ebrei per Gesù» la considerano blasfema. C’è una bella
differenza. I «Jews for Jesus» hanno come priorità assoluta di portare il
messaggio del vangelo agli ebrei, questi invece hanno la priorità di lanciare
anatemi a destra e a manca, come se andare a scovare i blasfemi fosse per loro
la madre di tutte le battaglie (invece di portare la grazia e il perdono).
I «Jews for Jesus» sono
missionari, questi…? I «Jews for Jesus» vanno in giro a distribuire vangeli,
questi…? I «Jews for Jesus» vanno in giro con dei cartelloni pubblicitari…
questi si nascondono. I «Jews for Jesus» lasciano i propri recapiti telefonici
affinché le persone non salvate possano prendere contatto con loro… questi non
compaiono neanche sulle pagine bianche. I «Jews for Jesus», se invitati,
frequentano le chiese locali portando la loro testimonianza… questi fuggono alla
presenza d’una chiesa locale.
Dio non incoraggia il segreto nelle vite dei suoi
figli. Dobbiamo operare alla luce del sole (mentre è giorno diceva Gesù),
in modo che anche altri possono dare gloria a Dio quando abbiamo ragione, e in
modo di lasciarci correggere quando abbiamo torto. Vorremmo tutti pensare
d’avere ragione, nessuno è felice d’essere esaminato, ma dobbiamo coltivare
l’attitudine d’essere aperti allo scrutinio, ma questo non avviene se ci
nascondiamo.
Esiste un essere — Satana — che è piuttosto creativo.
Egli crea illusioni, bugie e contraffazioni. Egli non utilizza i suoi talenti
per proclamare la verità, ma per distorcerla.
Per
l'approfondimento su «Fede controcorrente»:
►
Blasfemia o dualismo? 1:
Il
reperto biblico {Nicola Martella} (A)
►
Blasfemia o dualismo? 2:
Il dualismo integralista
{Nicola Martella} (A)
►
Blasfemia o dualismo? Parliamone
{Nicola Martella} (T)
►
Blasfemia fra umorismo e dottrina
{Gianni Siena} (A)
►
Religione di buoni sentimenti e senza umorismo?
{Nicola Martella} (T/A)
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Antiblasfemia_ebreixGesu_Sh.htm
25-06-2008; Aggiornamento:
02-07-2010
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