1. ENTRIAMO IN TEMA: In
Germania la festa dell’Assunzione di Gesù al cielo è festeggiata da secoli sia
da cattolici, sia da protestanti, e cioè uniformemente in tutti i Länder
federali della Germania. Oggigiorno tale festa è sempre meno festeggiata e tale
giorno festivo viene usato per altro. Come si apprende dal sito tedesco di «Politically
Incorrect», gli atei evoluzionisti hanno intrapreso in Germania una
campagna perché tale giorno
divenga la «festa dell’evoluzione».
Come si sa bisogna discernere fra scienza e idee scientifiche, e la teoria
dell’evoluzione appartiene alle seconde. Eppure gli atei evoluzionisti hanno
oramai creato un tale consenso, che considerano l’evoluzione una dottrina
acquisita, quasi una fede confessionale, in cui credere ciecamente. In tutti i
mass-media si parla oramai in modo scontato dell’evoluzione, cose se fosse un
fatto vero e incontrovertibile, rimuovendo il fatto che si tratta di una mera
teoria, un'ipotesi di lavoro.
In qualche modo, gli atei stanno copiando dalla Chiesa di Roma: come
quest’ultima ha piazzato feste mariane in pressoché tutti i punti strategici del
calendario, laddove ci sono importanti feste civili (p.es. Capodanno,
Ferragosto), gli atei mirano a sostituire importanti feste cristologiche, ossia
in cui Cristo viene festeggiato, con feste atee. La logica dello scimmiottare è
evidente.
L’occasione del 2009 è ghiotta, visto che si vuole commemorare l’anniversario di
Charles Darwin. In Germania è stata iniziata una raccolta di firme mediante
l’associazione «Giordano
Bruno» per sollecitare l’introduzione di una tale «festa
dell’evoluzione» che sostituisca la «festa dell’Assunzione»; le adesioni sono
già diverse migliaia.
2. APPROFONDIAMO LE QUESTIONI:
Oltre ai siti sopra menzionati, rimandiamo al riguardo, per chi sa il tedesco,
al sito
Jesus.ch. Come abbiamo visto, secondo le tesi atee dei seguaci
del cosiddetto «umanesimo evoluzionista», in Germania la «festa d’Ascensione»
dovrebbe cedere il passo a una pretesa «festa dell’evoluzione», visto che la
prima è sempre più scarsamente festeggiata dai cristiani. L’occasione propizia
per tale sostituzione dovrebbe essere proprio il 2009, in cui si celebra l’anno
di Charles Darwin e in cui molti vengono sensibilizzati per l’evoluzione. Ecco le motivazioni per tale data, secondo Michael
Schmidt-Salomon, portavoce della «fondazione Giordano Bruno» e promotore della
petizione: «Il miglior candidato adatto allo scopo sarebbe [la festa della]
“Ascensione di Cristo”, una delle nove festività vigenti a livello federale [in
Germania]. L’Ascensione di Cristo si propone già per il solo fatto che in quel
giorno molte famiglie intraprenderebbero gite nella natura. Non c’è un modo più
adeguato per trascorrere una festa dell’evoluzione!».
Secondo Schmidt-Salomon, «il cambiamento di nome da
Ascensione di Cristo a festa dell’evoluzione sarebbe un primo segno che questo
Stato nella sua cultura festiva non rispetta solo i fedeli cristiani, ma anche i
molti milioni di cittadini federali, che posseggono una decisa visione secolare
del mondo».
Se si guardano però le cose attentamente, bisogna
convenire che gli atei hanno già rispetto ovunque. Oggigiorno a essere derisi
sono molto più coloro che credono nell’ascensione di Cristo, indipendentemente
dal fatto se la festeggiano o meno in un giorno particolare. Gli atei militanti
sono i primi a considerare tali cristiani fuori di senno e prendono ogni
occasione per ridicolizzarli. Sembra che nella nostra società le gite nel verde
(o quelle tra fumi di alcool e di altro) siano più accettate dei valori
cristiani fondamentali. Tale associazione «Giordano Bruno» si presenta come
«Fondazione per la promozione dell’umanesimo evolutivo», in effetti però le sue
intenzioni sono palesemente anticristiane; un filmato presente sul sito
s’intitola «spasso da pagani [= spasso senza limiti] invece che tormenti
infernali». Si cerca in tutti i modi di rendere ridicolo il cristianesimo per
portare avanti una visione atea del mondo. Il motto d’ingresso di tale filmato è
il seguente: «Chi possiede scienza, filosofia e arte, non necessita d'una
religione»; il resto del filmato è un attacco specialmente al cristianesimo. Si
dimentica (e si fa dimenticare) in tal modo che in occidente, durante gli ultimi
due millenni, gran parte degli scienziati, dei filosofi e degli artisti
(pittori, musicisti, ecc.) era o cristiana convinta o era comunque immersa nel
cristianesimo. Di per sé fregiarsi col nome di Giordano Bruno
(1548-1600) è un abuso nei riguardi dello stesso frate domenicano, il quale pur
essendo contrario alla nomenclatura clericale, che lo portò alla morte mediante
l’Inquisizione, non aveva smesso di ritenersi religioso e cristiano a modo suo,
sebbene fosse panteista sullo stile del neoplatonismo. Giordano Bruno col suo
monismo, sebbene dissolvesse Dio nella natura, non rinunciò a una valutazione
positiva della religione, che egli concepiva come utile ed educatrice dei
popoli. Inoltre il filmato di tale associazione è molto intollerante, poiché
quest'ultima mira alla distruzione delle religioni («zone libere dalla
religione»). Si tratta quindi, per dirla con un paradosso, di una vera e propria
confessione fideistica «contro-religiosa». Strano che essa si appelli proprio a
Giordano Bruno come nume
tutelare, visto che era non solo religioso, ma anche un cultore di cabala, di
ermetismo e di arti magiche!
Facciamo notare che chi vuole festeggiare la cosiddetta teoria evolutiva, lo può
fare benissimo il 12 febbraio, giorno del compleanno di Darwin.
3. ASPETTI CONCLUSIVI:
Ecco uno degli obiettivi maggiori di tale lobby atea: «Nella festa
dell’evoluzione bisogna festeggiare il fatto che abbiamo superato finalmente il
narcisismo infantile che ci induceva a considerare la nostra specie come “corona
della creazione”». È strano che un’organizzazione umanista dia del «narcisismo
infantile» agli altri, visto che essa stessa fa dell’uomo e delle sue capacità
il solo perno della realtà e si ispiri al «superuomo» di Nietzsche. Più
narcisismo di così! Che il bue dia del cornuto all’asino?
La cosa un po’ paradossale nell’aver scelto
proprio la festa dell’Ascensione di Cristo quale giorno da sostituire con una
festa atea, è che quest’ultima, se mai fosse introdotta, dovrebbe dipendere da
un’altra festa cristiana. Infatti la data della «festa dell’Ascensione» varia
ogni anno, avvenendo 40 giorni dopo la Pasqua. Quindi, in tal modo, la prima
festività atea, se mai si celebrasse, dipenderebbe direttamente dal calendario
liturgico cristiano!
Bisogna chiedersi perché gli iniziatori di tale petizione vogliano porre
l’eventuale prima festività atea proprio nel giorno, in cui la risurrezione di
Cristo arriva al suo culmine con l’ascesa al Padre, quindi in uno dei
punti più salienti del calendario liturgico della cristianità, per coloro che lo
seguono. Si vorrebbe cancellare in tale modo il ricordo di una delle dottrine
più fondamentali del credo cristiano? Come non nutrire il sospetto che questo
sia solo una prima manovra per ateizzare l’intero calendario e per cancellare
tutte le tracce storiche e culturali del cristianesimo?
Queste sono cose che succedono solo in occidente, dove proprio la
tolleranza predicata dal cristianesimo e il principio protestante di una «libera
Chiesa in un libero Stato» hanno creato le basi per una libertà d’espressione
all’interno d'una società laica. Qualcuno ha fatto notare che anche gli atei
hanno le loro radici nella cultura giudeo-cristiana. Sarebbe interessante
scoprire se tali «umanisti evoluzionisti» e le altre lobby atee avranno poi il
coraggio di recarsi in oriente, ad esempio in un Paese islamico o
induista, per reclamare la stessa cosa; magari a Riad potrebbero chiedere la
sostituzione del ramadan con qualcosa di più illuminato.
È il caso di chiedersi: occidente cristiano, se mai lo sei stato, quo vadis?
Dovremo assistere a un effetto domino? Se mai le lobby atee avranno la
loro prima festività, vorranno poi sostituire Natale con la festa di
Einstein, Capodanno con quella di Darwin,
il lunedì di Pasqua con la festa di
Newton, Ferragosto con la festa di Giordano
Bruno, il giorno del Ringraziamento con la commemorazione di
Daimler, di Ford, di Agnelli o di altri magnati
dell’industria, a seconda del Paese in cui ci si trova. Dopo ciò dovremo
aspettarci che chiedano la stessa cosa anche gli islamici, i buddisti, i massoni
e quant’altri? Presto non ci sarà un solo giorno libero per lavorare!
Da quanto ho letto in giro sui forum tedeschi, gli
stessi atei trovano tutto ciò una grande sciocchezza. Uno di loro ha scritto,
tra altre cose: «Questa è una completa idiozia. Quale ateo festeggia che è ateo?
Non ne conosco alcuno. Perché dovrebbe farlo? […] Sono contrario che venga
sostituita una festività cristiana». Un non-credente afferma tra altre cose:
«Neanche io ho una fede. Ma d’altra parte dire che non c’è alcun Dio, anche ciò
è un'altra specie di fede». Anche alcuni scienziati atei hanno considerato tale
cosa come un’idiozia. Altri atei scuotono la testa sul signor Schmidt-Salomon e
affermano che egli è fuori di senno e così rende solo ridicolo se stesso. Ciò
mostra che tali «umanisti evoluzionisti» e le altre lobby atee hanno ben altre
mire ideologiche. C’è anche chi ha proposto doppie ricorrenze, cosicché
nessuno debba togliere nulla agli altri. Qui la Chiesa di Roma è esemplare,
avendo posto feste mariane in tutte le ricorrenze civili. Avremo fra poco
nello stesso giorno
la festa dell’Immacolata Concezione, la commemorazione del concepimento di
Samuele, di Buddha, di Alì, di Krishna e di quant’altri, oltre alla festa atea
in cui i primi animali acquatici impararono a camminare sulla terra asciutta? Se
i nazisti vorranno festeggiare per legge il compleanno del loro Führer e gli
islamici quello di Maometto, dovranno farlo lo stesso giorno, essendo nati
ambedue il 20 aprile!
Certamente ci sono anche
agnostici che suggeriscono tutt’altra cura per uno Stato laico:
l’eliminazione di tutte le ricorrenze religiose come festività statali. Ciò
garantirebbe la massima neutralità dello Stato. La religione sarebbe così una
faccenda privata e ognuno
a sue spese potrebbe celebrarsi le feste che vuole. Questo varrebbe anche
per le «confessioni contro-religiose». Quali non credenti vorrebbero però
rinunciare a giorni di festa e restare al lavoro?
I gruppetti atei della «fondazione Giordano Bruno», che si raduneranno a
festeggiare il «giorno dell’evoluzione», vogliono forse già dare così
intenzionalmente una prova della tesi di Darwin, secondo cui l’uomo deriva dalla
scimmia!? In fondo vogliono scimmiottare quanto ha già fatto la curia romana!
Quando avremo finalmente il giorno del Big Bang, dei primati, della rotazione
della terra, della molecola dell’acqua, dell’eclissi lunare o solare,
dell’effetto serra, della gravità terrestre, del buco dell’ozono, delle foreste
pluviali e così via? Come si dice, forse Giordano Bruno si sta rivoltando da
tempo nella tomba.
°*°*°*°*°*°*°*
■ Per l’approfondimento di termini come ermetismo, monismo, panteismo,
ermetismo, cabala, eccetera, rimandiamo a Nicola Martella,
Dizionario delle medicine alternative,
Malattia e guarigione 2
(Punto°A°Croce, Roma 2003).
■ Per il tema creazionismo ed evoluzionismo rimandiamo in Nicola Martella,
Temi delle origini.
Le Origini 1 (Punto°A°Croce, Roma
2006), ai seguenti articoli: «L’interpretazione della Genesi», pp. 25-48; «La
Genesi e la scienza», pp. 181-196.
■ Per il tema creazionismo ed evoluzionismo rimandiamo anche a Fernando De
Angelis,
Cultura e Bibbia.
Evoluzione, storia, economia e geografia in un’ottica nuova (Edizioni Gribaudi,
2009). Si veda inoltre il «Dizionario
sull’evoluzione» e la «Bussola
creazionista», ambedue
a cura di
Fernando De Angelis.
►
Festa dell’evoluzione? Parliamone
{Nicola Martella} (T)
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/_Sci/A1-Festa_evoluzione_OiG.htm
07-03-2009; Aggiornamento: 25-05-2009
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