1. ENTRIAMO IN TEMA: Ho
detto già altrove che sta nella sua libertà di Andrea Viel il fatto che abbia
abbracciato il giudaismo, sia fuoriuscito dal cristianesimo biblico e che
non creda più in Gesù quale il Messia promesso. Il problema di fondo sta nel
fatto che egli compare ancora, nel momento in cui questo articolo è stato
scritto, nelle liste della «Missione italiana per l’Evangelo» col titolo di
«pastore» evangelico (cfr.
sito). Per coerenza avrebbe dovuto comunicare tale suo cambiamento alla MIE
e farsi cancellare. Tale ambiguità mi ha portato a scrivere gli articoli
«Andrea
Viel ha rigettato Gesù quale Messia» e
«Dalla
luce di Cristo alle tenebre del giudaismo» e a iniziare un tema di
discussione in merito. Vedo con rincrescimento che il titolo «Giudaico-Messianici»
usato da Luigi Esposito e Andrea Viel per designare il proprio gruppo causa
ambiguità e fraintendimenti. Diversi lettori pensano a torto che si tratti di
un’ennesima sfumatura dei
cristiani giudei; la grande confusione nasce dal gatto che questi ultimi si
chiamano (e sono chiamati) spesso «Giudei messianici», cosa che è fuorviante,
visto che ci sono Giudei non cristiani cha appartengono a movimenti messianici.
Nel caso dei «Giudaico-Messianici» di Luigi Esposito e Andrea Viel non si tratta
assolutamente di un gruppo di cristiani giudei, ma di
ex-cristiani entrati a diverso titolo nel giudaismo storico e confessionale. A tale confusione hanno contribuito, volutamente
o meno, Dio lo sa, proprio Luigi Esposito e Andrea Viel. Cristiani poco attenti
e teologicamente sprovveduti hanno fatto il resto. Questo confronto è nato dal fatto che Luigi Esposito ha
creduto di dover venire in soccorso ad Andrea Viel, chiarendo la sua / loro
posizione. Sebbene egli faccia sorgere più domande di quante risposte dà
veramente, questa è una buona occasione per chiarire il punto di vista del NT
sulla dottrina fondamentale del nuovo patto: Gesù è il Messia promesso,
Dio presso Dio, fattosi uomo, morto in croce per i peccati degli uomini,
risuscitato e asceso al cielo, dove è l’unico Mediatore presso il Padre e da cui
tornerà con potenza e gloria per giudicare vivi e morti. Questo è lo spartiacque
fra cristianesimo biblico e giudaismo storico e confessionale.
2. LE TESI DI LUIGI ESPOSITO:
Credo che sia doveroso da parte mia esprimere un commento a questi articoli,
come ha già fatto il mio amico e collaboratore Andrea Viel. Leggendo le vostre
parole piene di foga e di
presunzione capisco chiaramente che nessuno di voi ha
compreso il nostro punto di vista. Innanzitutto noi non andiamo a
convertire i Cristiani o a intrufolarci
come falsi fratelli sui forum o altrove. Noi esprimiamo il nostro parere
soltanto quando siamo stati invitati, cioè quando il nostro contributo è
stato espressamente richiesto. L’Ebraismo vieta il
proselitismo e afferma il rispetto per la cultura degli altri. Per quanto riguarda il nome «Giudaico-Messianici»
(a cui abbiamo sempre dato un significato diverso da quello tradizionalmente
inteso dai Cristiani) effettivamente crea confusione e avevo già proposto ad
Andrea (e ne discuteremo ancora) di non usarlo più. Comunque già da qualche mese
abbiamo creato un nuovo sito e un nuovo gruppo Facebook (Ritorno
alla Torah), dove non ci identifichiamo più come Giudaico-Messianici e dove
ci dedichiamo esclusivamente allo studio della Torah.
Consiglio a tutti i membri del gruppo, e in particolare
al sig. Nicola Martella, di acquisire tolleranza e di non continuare ad
invocare maledizioni neotestamentarie su di noi e su chi visita il nostro
sito. Non siamo una minaccia per nessuno e non predichiamo nessuna novella.
State pure lontani dalle nostre «tenebre», se queste vi turbano. Per me
la
fede nel Cristianesimo è stata un inizio necessario, un ponte che
ho dovuto attraversare. Ora però sono in un
nuovo universo, dove posso esplorare la saggezza del popolo di Hashem [= il
Nome, N.d.R.], e nessuna «maledizione» contenuta nel Nuovo Testamento potrà
farmi tornare indietro. Saluti. {17-02-2010}
3. OSSERVAZIONI E OBIEZIONI:
Non è strano che Luigi Esposito venga in soccorso ad Andrea Viel, essendo suo
compagno di via. È singolare attribuire «foga e presunzione» agli altri e
pretendere che nessuno abbia «compreso il nostro punto di vista»; saremmo quindi
tutti sprovveduti. Ho i miei dubbi che essi non vadano «a convertire i Cristiani
o a intrufolarci come falsi fratelli sui forum o altrove», visto che tanti
lamentano proprio questo e proprio Luigi Esposito e Andrea Viel siano stati
estromessi da importanti forum (p.es. evangelici.net) per attività di
proselitismo. È quindi una «favola giudaica» che essi esprimano il nostro
parere, solo quando sono invitati e che l’Ebraismo vieti il proselitismo. Andrea
Viel si è inserito, ad esempio, della nota intitolata «Il fariseo e il
pubblicano (Luca 18,9-14)», aperto da un'amica comune, con il chiaro intento di
giudaizzare gli altri lettori; infatti, come al solito, ha fatto deviare la
discussione dal merito delle cose alla questione giudaica. Non solo il nome «Giudaico-Messianici» è
ambiguo, ma sito e Facebook annessi sono formulati chiaramente con intento
anticristiano. Chi si pone contro qualcosa, intende fare un lavoro apologetico
contro di essa e fare propaganda e proseliti per la propria parte; è ingenuo
pensare diversamente. Invocare
tolleranza per sé, mostrandosi ambigui (si veda già il nome fuorviante) e
intolleranti verso il NT, usando addirittura le tesi di atei anticristiani per
sostenere le proprie, è l’ironia della sorte. Noi non invochiamo maledizioni su nessuno.
Ripetiamo semplicemente le parole del NT (che per noi è autorità spirituale e
morale) su chi predica un «altro Cristo» che non sia Gesù (Gal 1,6-9). Sono Gesù
e il NT a dichiarare «tenebre» il giudaismo che lo ha rifiutato come
Messia. Per noi è coerenza col nuovo patto: essendo il NT nostra autorità, non
possiamo che attestare quanto afferma. Non so che farmene di una «fede nel Cristianesimo»,
visto che per me conta solo la «fede in Gesù unico Messia». Se Luigi Esposito
ciò è stato un «inizio necessario», a cui poi girare le spalle, per me è
il centro del messaggio biblico. Per noi cristiani biblici «la nostra
comunione è col Padre e col suo Figlio, Gesù Cristo» (1 Gv 1,3), il quale è
«avvocato presso il Padre, cioè Gesù Cristo, il giusto» (2,1). Perciò, la
coerenza è questa: chi nega che Gesù è il Messia promesso, non ha il Dio delle
Bibbia come Padre, è mendace e apostata. «Chi è il mendace se non colui che
nega che
Gesù è il Cristo? Esso è
l’anticristo, che nega il Padre e il Figlio. Chiunque nega il Figlio,
non ha neppure il Padre; chi confessa il Figlio
ha anche il Padre» (1 Gv
2,22s). Si può dimorare nel Figlio solo dimorando nel Padre, e viceversa (1 Gv
2,24). Concordiamo con l’apostolo Giovanni che «il Padre ha mandato il Figlio
per essere il Salvatore del mondo» (1 Gv 4,14). Perciò, la coerenza
dottrinale è questa: «Chi passa oltre e non dimora nella
dottrina di Cristo, non ha Dio. Chi
dimora nella dottrina ha il Padre e il Figlio» (2 Gv 1,9). Luigi Esposito potrà non essere d’accorso, ma questa è
la dichiarazione di fede del NT, a cui aderiamo per coerenza. Come giudicare la
fuoriuscita di Luigi Esposito e di Andrea Viel dal cristianesimo biblico?
Tralasciando brani che parlano di cani e porci che tornano indietro (2 Pt
2,21s), l’apostolo Giovanni stesso parla di fuoriusciti, mossi da uno spirito
anticristiano (1 Gv 2,18s) e da precisi criteri per riconoscere coloro
che posseggono lo Spirito di Dio oppure uno spirito anticristiano e di falso
profeta: «Da questo conoscete lo Spirito di Dio: ogni spirito che
confessa Gesù Cristo venuto in carne, è da Dio; e ogni
spirito che non confessa Gesù, non è da Dio; e quello è lo spirito
dell’anticristo» (1 Gv 4,1ss). Per noi cristiani biblici aderire al nuovo
patto, significa accettare tale criterio basilare di discrimina dottrinale:
chi non accetta che Gesù è il Messia promesso, è fuori dottrina.
Se il
«nuovo universo» di Luigi Esposito e di Andrea Viel è un ritorno
alla «ombra di cose che dovevano avvenire» (Col 2,17), alla «legge,
avente un’ombra dei futuri beni, non la realtà stessa delle cose» (Eb 10,1),
alla «legge [che] non ha condotto nulla a compimento» (Eb 7,19), o
addirittura alle «favole giudaiche e a comandamenti d’uomini che voltano le
spalle alla verità» (Tt 1,4) — contenti loro. In ogni modo, consigliamo loro di vivere la loro
devozione come vogliono, visto che dovranno rendere conto all’Onnipotente.
Quando, però interverranno in forum e social network gestiti da cristiani
biblici e useranno toni e contenuti anticristiani, è chiaro che provocheranno le
reazioni di coloro che non sono teologicamente sprovveduti. Come si sa, i
pifferai ideologici di tutti i tempi traggono dietro a sé solo i topi
sprovveduti che si lasciano incantare e ingannare. Per coerenza, Luigi Esposito e Andrea Viel
farebbero bene a passare del tutto nel giudaismo storico e confessionale. Ci
invitino alla festa della loro circoncisione, chissà che alcuni di noi non
vengano… almeno per curiosità (oppure tutto ciò è già avvenuto a nostra
insaputa, unitamente a una cerimonia di sbattezzo?). Poi dichiarino a chiare
lettere d’essere diventati giudei, senza fraintendimenti e ambiguità. Un ultimo appunto finale. Il titolo «Ritorno alla
Torah» per un nuovo sito e un nuovo gruppo Facebook è un’ennesima ambiguità.
Si ritorna a ciò che si è lasciato precedentemente. Quand’è che nella loro vita
personale Luigi Esposito e Andrea Viel sono stati nel giudaismo (nella Torà) e
l’hanno lasciato per poi ritornarvi? Contorti misteri.
►
Andrea Viel ha rigettato Gesù quale Messia {Nicola Martella} (A)
►
Dalla luce di Cristo alle tenebre del giudaismo {Nicola Martella} (A)
►
Dalla luce di Cristo alle tenebre del giudaismo? Parliamone {N. Martella} (T)
►
Falsi maestri fra i giudeo-messianici odierni {Nicola Martella} (A)
►
Falsi maestri fra i giudeo-messianici odierni? Parliamone {Nicola Martella} (T)
►
Giudaico-messianici ed etero-cristiani {Giampaolo Natale - Nicola Martella} (A)
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Rel/A1-Giud-messianic_non-cristian_OiG.htm
18-02-2010; Aggiornamento: 24-02-2010 |