Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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   Qui sono contenuti i principi di cura d’anime generale. Ecco le parti principali:
■ Gli aspetti generali
■ La consulenza
■ Gli aspetti dottrinali
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   Si tratta della consulenza specifica al problema dell’occultismo. Eccole parti principali:
■ Consulenza specifica
■ Approfondimento delle problematiche
■ Aspetti critici
■ Fatti, casi ed eventi
■ Dizionarietto dei termini
■ Fogli d’analisi
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LA MALEDIZIONE GENERAZIONALE

 

 di Nicola Martella

 

La questione del lettore La risposta

 

Prima di porre una domanda, il lettore si accerti che non ci sia già una risposta all'interno del sito «Fede controcorrente». È anche possibile che l'autore abbia già trattato l'argomento in uno di suoi libri; in tal caso verrà inviato al lettore il riferimento all'opera e alle pagine. In alcuni casi il gestore del sito si avvarrà dell'ausilio di un competente collaboratore perché venga data una risposta alla domanda del lettore.

 

 

La questione del lettore  

 

Caro Nicola, vorrei porti un quesito che potrebbe essere una buona fonte di dibattito sul tuo sito. Sto parlando della dottrina che alcune chiese (credo di estrazione pentecostale) stanno propagando: la maledizione generazionale. Potresti illuminarci in materia? {Luciano Leoni; 11 dicembre 2006}

 

 

La risposta ▲

 

Qui di seguito riprendo e amplio degli appunti inviati al lettore, a suo tempo, per rispondere alle questioni da lui sollevate. La «maledizione generazionale» è un tema complesso che richiede una risposta molto articolata. Alcuni si fermano a una grossolana versettologia, associando insieme versi dell’AT e proiettandoli in modo indifferenziato sul NT. Mostro qui di seguito i punti fondamentali della questione, su cui si potrà ulteriormente ragionare e confrontarsi. In questa problematica esistono i seguenti aspetti: storici, occultistici, pastorali, carismaticisti, teologici e quelli inerenti alla svolta storico-teologica nell'AT e nel NT.

     ■ Aspetti storici: Si vedano qui Canaan (Gn 9,25) e i Gabaoniti (Gs 9,23); si veda anche la punizione di Israele al tempo di Davide a motivo dei passati piani criminosi di Saul contro i Gabaoniti (2 Sm 21,1-6). Per alcune analogie si veda l’imposizioni di Gionadab, figlio di Rekab, ai suoi discendenti (Gr 35,6-10). Si veda inoltre la concezione orientale, secondo cui Levi in Abramo diede la decima a Melchisedek, vissuto due generazioni prima (!). «E, per così dire, nella persona d’Abramo, Levi stesso, che prende le decime, fu sottoposto alla decima; perché egli era ancora nei lombi di suo padre, quando Melchisedec incontrò Abramo» (Eb 7,9s). L’autore mostrò così che il sacerdozio di Melchisedek fosse superiore a quello di Levi (Eb 7,7). Come si vede, tutto ciò aveva senso specialmente all’interno della cultura e della mentalità orientali; questo non è un aspetto trascurabile.

     ■ Aspetti occultistici: Nelle famiglie, in cui si praticano attività occulte di diverso genere, sembra che le facoltà medianiche si trasmettano per 3-4 generazioni fino a scomparire, premesso che non vengano rinfocolate durante tale processo.

     ■ Aspetti pastorali: Vengono affrontati i problemi derivanti da malsane abitudini e stile di vita patogeno, insiti in alcune famiglie e tramandati per generazioni, come pure — in modo più raro — gli aspetti derivanti dalle attività occulte sopra descritte.

     ■ Aspetti carismaticisti: Si tratta di abusi di aspetti biblici negli ambiti carismatici mediante una particolare cornice dottrinale, l'esagerazione di tali elementi e la loro strumentalizzazione in senso ideologico. Qui i singoli aspetti legittimi vengono gonfiati al punto da far apparire ogni conversione come una specie di liberazione da un «demone della maledizione». In effetti, però, ogni «maledizione generazionale» (ammesso che esista nel caso concreto) termina mediante una vera e genuina conversione, a cui sia associata una reale rigenerazione da parte di Dio. Un altro abuso è l’estensione di fenomeni di natura occultistica a tutte le persone, cosicché si ritiene che un «unto» (o «uomo di Dio») debba pressoché esorcizzare ogni persona che vuole accettare Gesù come Salvatore e Signore. Così tante persone si fanno imporre, in modo ricorrente, le mani da tali «uomini potenti». Qui è l’atteggiamento di dipendenza e sudditanza spirituale sotto tali «unti» a essere sbagliata. A ciò si aggiunga l’aspetto dottrinale della (paura della) perdita della salvezza, esistente in tali ambienti, dopo ogni peccato ritenuto troppo grave.

     ■ Aspetti teologici: Un ulteriore aspetto è il fatto che si confonde la confessione dei peccati propri e dei propri padri, ricorrente nella Bibbia, con tale «maledizione generazionale». Si noti che laddove ciò accadeva nella Scrittura, era un fatto formale, spesso legato alla cultura religiosa; così si intendeva dare ragione a Dio per i suoi giudizi storici, attestare la giustizia dell’Eterno ed evidenziare che si era veramente ribelli e peccatori (cfr. Sal 106,6ss; Gr 3,25; 14,20; 50,7; Lam 5,6ss; Dn 9,8ss). Non si legge mai però che qualcuno, dopo tale dichiarazione di colpa generazionale, abbia chiesto anche perdono per i peccati dei suoi padri! A ciò segue sempre la richiesta di perdono da parte di chi confessa, per sé e per altri attualmente viventi.

     ■ Svolta storico-teologica nell'AT: Al tempo dell'AT, comunque siano state veramente le cose nella pratica, una svolta storica e teologica sembra esserci stata nei libri di Geremia e di Ezechiele. Sebbene la connessione di colpa rimasero (ciò che i genitori seminano nei figli, porta poi i suoi frutti), le conseguenze esistenziali mutarono. Prima d’allora, quando il capofamiglia commetteva un abominio, era l’intera famiglia o l’intero clan a pagare e a farne le spese. Si pensi qui al caso di lesa maestà da parte di Kore, Datan e Abiram (Nu 16,26-33) e all’interdetto di Achan (Gs 7,24ss), la perversione dei Beniaminiti (Gdc 20,8ss). Poiché i Giudei si lamentavano di stare scontando le trasgressioni dei loro padri, Dio affermò di voler togliere tale indebita scusa e affermò che ora bastavano le colpe dei singoli a portare su di loro il giusto giudizio storico di Dio; quest'ultimo poi avvenne. In vista dell’istituzione del nuovo patto (Gr 31,31ss), Dio disse mediante Geremia: «In quei giorni non si dirà più: “I padri han mangiato l’agresto, e i denti dei figli si sono consumati”, ma ognuno morrà per la propria iniquità: chiunque mangerà l’agresto ne avrà i denti consumati» (vv. 29s). Questa argomentazione del popolo e la risposta di Dio furono riprese anche da Ezechiele (Ez 18,1-4), sviluppando tale questione nei dettagli (vv. 5ss).

     ■ Svolta storico-teologica nel NT: Infine nel nuovo patto troviamo in Cristo una soluzione personale a tale dilemma: Egli è divenuto maledizione, affinché chi crede sia benedetto da Dio in lui. «Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo divenuto maledizione per noi (poiché sta scritto: “Maledetto chiunque è appeso al legno”), affinché la benedizione d’Abramo venisse sui Gentili in Cristo Gesù, affinché ricevessimo, per mezzo della fede, lo Spirito promesso» (Gal 3,13s). «Colui che non ha conosciuto peccato, Egli l’ha fatto essere “peccato” per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui» (2 Cor 5,21; qui c’è probabilmente un gioco di parole, poiché «peccato» era anche il termine tecnico rituale per «sacrificio per il peccato»).

     A ciò si aggiunga che il binomio «noi – nostri padri» è usato nel NT solo per ricordare la promessa (At 13,32), l’impossibilità di portare il giogo della tradizione (At 15,10), i padri quali pedagoghi (Eb 12,9), ma mai una maledizione generazionale; per il binomio «io - padri» si veda la continuità positiva in At 22,3; 24,14; 28,17. La continuità negativa fu espressa dal binomio «voi – vostri padri» con cui specialmente Gesù si opponeva ai Giudei e specialmente a scribi e Farisei; qui però non si parla di una presunta «maledizione generazionale», ma di una reiterazione dei comportamenti iniqui (Mt 23,32; Lc 11,47s; At 7,51s).

 

Spero di aver contribuito a illuminare un po’ le nebbie su questo problema. Per gli aspetti legati all’occultismo e alla cura pastorale rimando al mio libro «Entrare nella breccia».

 

Maledizioni generazionali e genetica {Nicola Martella - Nicola Berretta} (D)

Maledizioni generazionali e genetica? Parliamone {Nicola Martella} (T)

Maledizioni generazionali? Parliamone {Nicola Martella} (T)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Malediz_generaz_EnB.htm

07-05-2008; Aggiornamento: 23-02-2009

 

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