Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Malattia e guarigione 1

 

Cattolicesimo

 

 

 

 

La salute fra scienza, religioni e ideologie — Malattia e guarigione 1:

   Ecco le parti principali:
■ La questione della medicina e delle sue alternative
■ Guarigione e problematica
■ La medicina e la Bibbia

 

Dizionario delle medicine alternative — Malattia e guarigione 2:

   Ecco il procedimento usato per i singoli temi:
■ Presentazione del metodo o della problematica
■ Analisi critica scientifica, medica, razionale
■ Punto di vista biblico e valutazione della questione nel cristianesimo
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Inoltre ci sono anche queste parti:
■ Fatti, casi ed eventi nella paramedicina
■ Registro delle voci
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CATTOLICESIMO O SACRA SCRITTURA?

 

 di Raffaele Minimi - Nicola Martella

 

1. La tesi {Raffaele Minimi}

2. Osservazioni e obiezioni {Nicola Martella}

 

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Raffaele, membro del gruppo internet «Tenda della riunione» e cattolico tradizionalista prende spunto dalla mia frase «…so anche che l’opera del diavolo è di distruggere persone consacrate al Signore», presente nell’articolo «Separazione e divorzio dalla prospettiva dei figli».

 

 

1. La tesi {Raffaele Minimi}

 

Nicola carissimo, come ho scritto più volte, c’è molto più cattolicesimo in alcune tue note, come quella che ho riposto in incipit, che in tanti documenti del Vaticano. Possa il Signore rendertene merito. Anche se non dai valore a ciò, c’è un vecchio prete cieco, solo, povero, malato e perseguitato, che celebra Messa, nel rito latino di San Pio V, per te. DIO ci benedica. l’UomochenonfuMAI {13-03-2008 }

 

 

2. Osservazioni e obiezioni {Nicola Martella}

 

C’è del cattolicesimo nelle mie note? Dovrei cominciare a preoccuparmi? È una buona tattica che stai ripetendo in alcune tue lettere, ma con me non attacca. Vediamo se lo potrai dire alla fine di questa risposta. Preferisco che i miei scritti siano in sintonia con la Parola di Dio più che con l’establishment religioso d’uno stato straniero, l’unico caso d’una «teocrazia» nell’ambito cristiano e una contraddizione di per sé; infatti il Signore non ha previsto nel «nuovo patto» qualcosa del genere, ma ha affidato alla chiesa solo il grande mandato missionario fino alle estremità della terra (Mt 28,19s; At 1,8), nell’attesa del Messia-Re e del suo regno escatologico. Quindi fino alla fine dei tempi non è previsto nessun regno politico per i cristiani.

     Mi dispiace per tale «vecchio prete cieco, solo, povero, malato e perseguitato» (chi sarà mai?). La sua attività rituale non mi cala più di tanto; può anche smettere, poiché perde tempo. Infatti ho già l’Onnipotente che mi protegge e mi guida con la sua Parola. Ricordo tempo fa che una donna carismatica, che pretendeva di ricevere «profezie» da parte di Dio per le persone per cui pregava; mi disse che avrebbe pregato per me per ricevere una «profezia» che mi riguardasse. Le risposi che le «profezie» già ce le ho e si trovano nella sacra Scrittura; e che poteva quindi anche smetterla di cercare «nuove rivelazioni» che mi riguardassero, poiché non avrebbero per me alcuna autorità o rilevanza. Così neppure le giaculatorie latine di un vecchio prete poco aggiungerebbero alla mia devozione basata esclusivamente sulla Parola di Dio. Infatti quest’ultima mi ingiunge quanto segue: «Studiati di presentare te stesso approvato dinanzi a Dio: operaio che non abbia ad esser confuso, che tagli rettamente la parola della verità. Ma schiva le profane ciance, perché quelli che vi si danno progrediranno nella empietà…» (2 Tm 2,15).

     Rito latino? Preferisco il costume apostolico da Pentecoste in poi: predicare a ognuno nella sua lingua e secondo la sua cultura. A Pentecoste i dodici apostoli parlarono improvvisamente lingue, che i Giudei di molte nazioni, allora presenti in Gerusalemme, capirono e che li mosse a ravvedersi e a credere che Gesù era il Messia promesso (At 2). Questa è la via biblica: comunicare l’Evangelo, non creare un rito misterioso (e misterico = sacramentale) e incomprensibile, gestito da «esperti», iniziati in una «religione di misteri» e creati ad hoc per essa. Da noi, nella nostra comunità, chiunque predica la Parola lo fa tra fratelli, e ognuno interviene, perché al centro c’è la sacra Scrittura e non un rito; al centro c’è pure c’è l’amore fra fratelli e la comunione di vita e non un’artificiosa divisione fra chierici e laici, fra «addetti ai lavori» e spettatori.

     Quanto all’esistenza di un clero che dice messa, Gesù non cominciò la sua rivoluzione con i sacerdoti levitici, ma con laici del popolo, perlopiù pescatori. Un comandamento di Gesù Messia vale più di mille dogmi di una qualsiasi chiesa. Perciò per me è assolutamente stringente questa sua ingiunzione anticlericale: «Ma voi non vi fate chiamare “Rabbi”, perché uno solo è il vostro maestro, e voi siete tutti fratelli. E non chiamate alcuno sulla terra vostro “Padre”, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non vi fate chiamare “Insegnanti”, perché uno solo è il vostro insegnante, il Cristo» (Mt 23,8ss; rabbi = ebr. lett. «mio grande» stava per «mio signore»; cfr. monsignore). Le parole di Gesù Messia sono più importanti di quelle di uomini e strutture di potere, comunque discutibili e fallibili. Egli ha costituito una chiesa di tutti laici, affinché tutti siano sacerdoti: «Voi siete una generazione eletta, un regale sacerdozio, una gente santa, un popolo che Dio s’è acquistato, affinché proclamiate le virtù di Colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua meravigliosa luce» (1 Pt 2,9).

     Questo mi basta. Il di più viene dal maligno o dalla filosofia religiosa degli uomini (cfr. Col 2,8; 2 Cor 11,13ss).

     Allora puoi ancora dirmi che «c’è molto più cattolicesimo in alcune tue note… che in tanti documenti del Vaticano»?

 

Raffaele Minimi: l'uomo dai mille volti? {Nicola Martella}(A)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-CCR_Scrittura_MeG.htm

17-03-2008; Aggiornamento: 25-03-2008

 

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