Tempo fa, il
mio articolo
«Io
ero buddista» aveva ispirato
Vincenzo Russillo ad approfondire la tematica particolare dello
Yoga, mostrando la sua contrapposizione con la fede cristiana.
Come redattore ho provveduto ad arrotondare il quadro, correggendo e
integrando il testo, dove necessario. Essendo questo un articolo
introduttivo, per gli approfondimenti tecnici, rimando alla
bibliografia finale. {Nicola Martella} |
Introduzione
Molte volte abbiamo sentito questa parola in tv o nei giornali. Ci
appare come una delle mode del momento. Lo praticano i divi di
Hollywood, ma anche le nostre massaie. Ormai sfogliando normali riviste
di salute, troviamo una posizione Yoga per ogni nostro problema, dai
reumatismi ai dolori mestruali per le donne. C’è un po’ di tutto. Questa
tecnica d’origine indù, nasconde però molti elementi religiosi, che poco
si accordano con il cristianesimo biblico. Che
cos’è lo Yoga?
Questa parola che ormai è diventata normale, nei lessici italiani è
spiegato il significato originario, ossia «vincolo». Per l’appunto,
nella credenza indù lo Yoga stabilirebbe un vincolo d’unione tra il
corpo, la mente e la divinità di riferimento. Questa particolare tecnica
tende a ottenere con l’ascesi il controllo della propria mente e una
maggiore padronanza del proprio corpo. Sappiamo che ha origini
antichissime, infatti gli antichi indù, che ne hanno tramandato le
formule, ne facevano uso, per innalzare il proprio «io» affinché
potessero avvicinarsi al supremo, ossia al Brahaman (assoluto, eterno,
imperituro). Questa pratica viene presentata anche sotto l’aspetto
benefico della cura del corpo. Dietro a questi presunti esercizi, in cui
molte persone ritrovano effetti positivi, si nasconde ben altro. Infatti
la recitazione di veri e propri «mantra» (formule contenenti anche nome
di dèi), durante l’attività fisica, apre dei veri e propri canali di
spiritismo. Lo Yoga, come altre pratiche induiste o orientali, cerca di
depurare lo spirito e il corpo, ricercando una propria dimensione
spirituale. Pian piano gli iniziati a queste pratiche imparano a
controllare le loro emozioni e in fase di trans apparente, non sentono
più le loro funzionalità fisiche.
Questo esercizio della mente ha fatto breccia anche tra molti cristiani.
Infatti non è assolutamente difficile trovare dei movimenti che nel loro
rapporto con Cristo fanno un connubio tra yoga e preghiera. L’uomo in
questa
miscela di tecniche, inizia un percorso
d’auto-purificazione per divenire egli stesso un dio. Che
cosa dice la Bibbia?
L’uomo, dopo il suo atto di ribellione primordiale, si è allontanato da
Dio. Perciò ha dimenticato che cosa vuol dire essere sereni. Cerca vie
d’uscita all’affaticamento quotidiano, ma esse portano esclusivamente a
un effetto placebo o a danni pesantissimi. Questo è il caso dello yoga.
L’uomo cerca d’arrivare a una meta superiore mediante tecniche. Ciò
ricorda quel che Satana disse a i nostri progenitori: «I vostri occhi
s’apriranno e sarete come Dio» (Genesi 3,5).
Il genere umano, nella sua natura peccaminosa, si è sempre sviato verso
mete poco sicure. Queste pratiche ci portano all’interno di forze poco
contrabili. Sappiamo bene gli effetti positivi che possono avere dei
giusti movimenti di ginnastica sul nostro spirito; ciò è qualcosa di ben
diverso dallo Yoga, con cui ci si apre con lo spirito a forze
incontrollabili, a cui si rischia di cedere il controllo di se stessi.
Il Cristo ci lascio un messaggio importante: «Vi lascio pace; vi do
la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia
turbato e non si sgomenti» (Giovanni 14,27). La nostra pace non
doveva provenire dall’interno, bensì dall’esterno. Il nostro Salvatore
diede la propria vita per riconciliarci con Dio, ridandoci gioia e
speranza. Nelle tecniche spiritiche orientali si vede un capovolgimento
delle cose, in cui le forze demoniache hanno il sopravvento. Mentre Gesù
afferma d’essere il Figlio di Dio, che è venuto dall’alto, esiste anche
l’avversario di Dio, un anti-dio poderoso, che proviene dal basso
(Giovanni 8,23); quest’ultimo può entrare nell’uomo, a determinate
condizioni, e conferirgli determinate capacità.
Le tecniche come lo Yoga, in cui si pretende vedere una via
d’auto-redenzione, sono pericolose e creano dipendenza spirituale. Gli
apostoli di Gesù Cristo hanno affermato di Lui: «E in nessun altro vi
è la salvezza, poiché non c’è alcun altro nome sotto il cielo che sia
dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere salvati» (Atti
4,12).
Alcune conclusioni
Bisogna stare vigili rispetto a queste false dottrine che
quotidianamente ci vengono proposte come innocue. Molti infatti
volgeranno l’orecchie verso le favole. Quello che lo Yoga, assieme ad
altre pratiche, si propone di fare, è assai più disastroso; infatti il
progetto è quello di creare un’unica religione che porti alla «salvezza»
del mondo. Molti credono che il comune denominatore possa essere una
fratellanza fittizia, basata sulla ricerca della pace con sé stessi.
Niente di più falso; infatti è scritto riguardo al Dio vivente e unico
della Bibbia: «Quanti t’abbandonano resteranno confusi… perché hanno
abbandonato la fonte d’acqua viva, il Signore» (Geremia 17,13).
Niente può vincere veramente le nostre ansie, le nostre preoccupazioni,
se non il Messia Gesù che ha offerto il suo patto di riposo, affermando:
«Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, e io vi
darò riposo. Prendete su voi il mio giogo e imparate da me, perché io
sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime
vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero»
(Matteo 11,28ss). Solo ciò può sottrarre dalle potenze, che vengono dal
basso, e dare liberazione mediante i meriti di Gesù stesso, che ha
versato il suo sangue sulla croce affinché chi crede, abbia la vita
eterna. Egli ha vinto il male. Ciò permette a ogni uomo timorato di Dio
di trovare in Cristo la redenzione, per così fare ogni cosa per la sua
gloria (1 Corinzi 10,31). Facciamo nostre le sagge parole di Paolo: «Quindi
fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose
giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di
buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto
dei vostri pensieri» (Filippesi 4,8).
Per l’approfondimento si vedano in Nicola Martella,
Dizionario delle medicine alternative,
Malattia e guarigione 2
(Punto°A°Croce, Roma 2003), i seguenti articoli: «Terapie
alternative allo yoga», p. 538; «Yoga 1: presentazione», pp. 556-560;
«Yoga 2: osservazioni critiche», pp. 560-563. Si vedano qui anche i seguenti
articoli: «Tecniche di rilassamento
1: presentazione», pp. 520-524; «Tecniche
di rilassamento 2: problematica»,
pp. 524-527; «Training autogeno 1: presentazione», pp. 544-547; «Training
autogeno 2: osservazioni critiche», pp. 547ss; e articoli concomitanti. |
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A2-Yoga_redenzione_MeG.htm
06-02-2009; Aggiornamento: 27-04-2010 |