Dopo aver letto l’articolo «La
vecchia mitologia del neo-paganesimo di Nicola Martella, devo affermare che mi deprime, e allo stesso tempo mi sorprende, vedere persone così istruite e colte
(quali il suo antagonista nell’articolo in questione) accanirsi senza un valido
motivo contro il nostro Dio e Signore Gesù Cristo. Lui, e i suoi accoliti
utilizzano argomenti così apparentemente «sapienti» quanto assurdi, che alla
fine mostrano la vera natura aggressiva che covano internamente, e che li porta
poi a una sfrenata lotta, fatta di vani ragionamenti, per negare a tutti i costi
l’esistenza di Dio. Ma non solo, oltraggiano anche con frasi sarcastiche prive
d’educazione e di rispetto (così reclamato a gran voce per se stessi) chi in
questo Dio ci crede fermamente, definendo i credenti esplicitamente dei
«babbei». Come se non bastasse, deridono senza rispetto la fede cristiana,
definendo implicitamente i cristiani, degli ingenui che credono in un Dio così
assurdo che dimostra amore mettendo a morte un figlio, intonando questo slogan:
«Si può uccidere un figlio per amore? I cristiani credono di si!».
Ognuno di noi naturalmente, è libero, e aggiungo con
forza «grazie a Dio», di decidere a cosa credere o non credere. Ci sono però
delle riflessioni da fare. Queste dotte persone, che si definiscono emancipate e
magari anche più evolute di «noi babbei credenti creduloni», non mostrano la
stessa superiorità nel convincere chi la pensa diversamente da loro. Anzi credo
proprio che l’aggressività verbale che sfoggiano così arrogantemente e senza
ritegno (come qualsiasi altra forma d’aggressività) rispecchi proprio ciò che in
loro evoluto non è, ma sembrano piuttosto delle reminiscenze primordiali. Chissà
forse non si sono ancora abbastanza evoluti? Non è facile riassumere un concetto così ampio come
l’esistenza di Dio in così poche righe, e neanche posso pretendere d’essere
esauriente con l’argomentare sommariamente tutte le innumerevoli abominazioni
compiute da persone che pur definendosi cristiane, tutto erano tranne che
questo. Ci proverò lo stesso. Per cominciare, vorrei mettere da parte per un momento
la figura di nostro Signore e Salvatore, Gesù Cristo di Nazareth. Tutti noi, bene o male, abbiamo sentito parlare di
Ghandi, quest’indiano che attraverso la non violenza e la pacifica disobbedienza
civile è riuscito a liberare l’India dal colonialismo britannico. Eppure,
nonostante i discorsi di pace e di non violenza, molti dei suoi seguaci hanno
fatto ricorso alla violenza più d’una volta. Ora nessuno può dire che Ghandi fosse un terrorista,
oppure uno che per la liberazione dell’India incoraggiava alla violenza, solo
perché altri lo hanno fatto. Affermare ciò sarebbe da sciocchi, e da bugiardi.
Mi sono riferito a Ghandi, in quanto si tratta di storia sostanzialmente
recente. Tuttavia ci sono persone che vogliono infangare il nome
di Gesù Cristo, presentando come prove contro di lui, gli atti barbarici
compiuti da persone che, dominate dalla sete di potere, hanno abusato del suo
nome in modo a dir poco blasfemo. È triste vedere a cosa porti l’ostinatezza di
una persona, nel voler prevalere nei confronti di un’altra. Pur di sconfiggere
la persona che non ci piace, si è disposti a calunniarlo, sostenendo
l’insostenibile, l’importante è diffamare colui a cui siamo avversi! Basta
analizzare le sacre Scritture per constatare che gli avversari di Cristo nostro
Signore, al fine di incriminarlo, trasgredirono molti punti fondamentali della
legge mosaica. Cosa c’è di così razionalmente insopportabile in Gesù
Cristo? Cosa c’è di così dannoso per la società nei suoi insegnamenti?
Combattere il male facendo il bene è così nocivo? Procacciare la pace con tutti,
facendo del bene anche a chi ci è nemico è dannoso per la società? Come nemici spietati e dichiarati di Gesù Cristo,
presentateci le prove schiaccianti della sua colpevolezza, prove però non
illazioni da pettegole. Cosa ha fatto di male Gesù di Nazareth? Perché tanto
accanimento nei suoi confronti? Perché vi permettete di deriderlo e di
considerare sciocco chi segue i suoi insegnamenti? Non credere in Dio vuol dire
essere emancipati? Se siamo semplicemente un ammasso di molecole che tutto
ad un tratto, per un processo biochimico, hanno cominciato a produrre energia,
perché v’accanite così tanto contro chi crede altrimenti? Mangiate e bevete, che
tanto domani morirete! A questo punto mi domando poi, se un Dio non esiste,
perché chiedete giustizia per voi stessi? Cos’è la giustizia? La natura non
v’insegna che il più forte domina e distrugge chi è più debole? Il pesce grosso
si nutre del piccolo, e l’oceano continua con il suo ecosistema. Seguendo questo
principio chi è più potente di voi avrebbe dunque il «diritto naturale anche
d’annientarvi». Senza Dio non esiste neppure il diritto alla giustizia, perché
la giustizia non può esistere, se il principio di tutto questo è semplicemente
un processo chimico. Chi decide cos’è giusto o sbagliato? I mitocondri che
bruciano il combustibile in ogni nostra cellula? Mi domando perché tanto sforzo nel cercare di rendere
questa società atea, se poi tutto finisce così, senza una meta, senza uno scopo.
Senza Dio che scopo ha questa nostra vita? (o sarebbe forse meglio chiamarla
combustione cellulare!?). La mano di Dio, come dice anche la Bibbia (ma questo a
voi non interessa), è testimoniata dal creato. Ma usiamo la logica, sapete
benissimo che le probabilità che s’inneschi spontaneamente un processo chimico,
che poi si mantenga costante e che da questo si formino delle molecole, che
anche qui spontaneamente si formano dei motori così sofisticati che iniziano a
loro volta spontaneamente a incanalare energia… non posso continuare perché è
assurdo!
La semplice cellula è così sofisticata da risultare
inimitabile ancora oggi. Con le risorse di tutta la nostra tecnologia è
impossibile crearla in laboratorio, nonostante gli interventi umani; a ciò si
aggiunga che in natura non si trovano neppure oggetti molto meno complicati e
statisticamente più probabili a formarsi da soli, come ad esempio un orologio!
Qualcuno, osservando un orologio e il suo meccanismo, disse che risultava
evidente che fosse stato progettato da un ingegnere. I meccanismi della più
semplice di tutte le cellule, superano notevolmente quelle di un orologio. Eppure lo stesso Aristotele, che alcuni chiamano padre
della logica, affermò che almeno una causa non causata ci sarebbe dovuta essere
per forza di cose, perché un ritorno alla causa stessa infinitamente non è
possibile. Definì Dio il motore immobile, dimostrando con la logica l’esistenza
di Dio.
In nome di quel processo biochimico che produce ciò che
chiamiamo ragione, siate almeno coerenti! Non fareste più bella figura se
cambiaste lo slogan contraddittorio del vostro blog?! (cfr.
http://nochiesa.blogspot.com/). Ma si potrà mai tagliare la testa a qualcuno
che voi affermate che non esista? Vi smentite da soli! Con le vostre grida di
disgusto testimoniate a tutti che anche voi credete in Dio, visto che vi
accanite contro di Lui, ma diversamente da noi «babbei cristiani», voi volete
semplicemente essergli avversi. Liberi di farlo. Ricordatevi in ogni modo la
triste fine dei più accaniti sostenitori dell’ateismo. Come Nietzsche e
Voltaire, certo che la loro evoluzione mentale, dimostrata alla fine dei loro
giorni, è proprio un gran bell’esempio da seguire! Siete ancora in tempo, finché
c’è vita, c’è speranza. In nome della logica, chi è babbeo? Chi affida la
propria vita a Gesù Cristo di Nazareth e ai suoi insegnamenti, oppure a chi si
affida agli insegnamenti di persone finite dementi?
Per terminare vorrei dire ancora una cosa. Prima di
sparare a zero su tutto e su tutti, dimostrando chiaramente di non conoscere il
cristianesimo, non è il caso di acquisire qualche nozione elementare in merito?
La storia è piena di studiosi atei convinti, che stufi della cristianità che
conoscevano, intrapresero a scrivere un’opera letteraria per confutare
pubblicamente, una volta per tutte il cristianesimo e tutte le sue «fandonie».
Attraverso le loro ricerche e i loro studi però tali persone si convertirono a
Gesù Cristo, e l’opera che alla fine produssero fu la loro testimonianza di come
nella loro ricerca scoprirono Dio, quel Dio che tanto avevano cercato di
«demolire». La mia preghiera per voi, è che se davvero volete la
verità, che Dio possa illuminare il vostro cuore e farvela scoprire proprio
attraverso la ricerca della stessa. Che Dio vi illumini.
►
Il vecchio ateismo è diventato «axteismo» {Nicola Martella}
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/A2-Atei_incoerenti_MeG.htm
03-02-2007: Aggiornamento: 30-06-2010 |