Un lettore ci ha presentato le seguenti questioni.
Shalom, caro fratello Martella. Ho letto degli scritti tuoi e anche dei libri.
Ho visitato più volte il tuo sito, e vorrei chiederti il tuo aiuto per alcune
domande, se ti sarà possibile aiutarmi.
La scorsa settimana, mentre studiavo il libro di Rut, stavo cercando di
comprendere alcuni aspetti dell’uso di Rut nella liturgia ebraica, ho provato a
contestualizzare il libro. Come ben sai, il libro di Rut viene letto durante la
Pentecoste, e così sono andato a rileggere le feste solenni in Levitico 23, per
ricordarmi un po’ i vari avvenimenti.
La difficoltà è sorta a me e a un fratello, quando abbiamo analizzato la festa
della Pasqua, gli Azzimi e abbiamo intoppato con la festa della Primizie.
Abbiamo fatto dei calcoli che non concordavano con quanto sapevamo fin a quel
momento, cioè che la
Pentecoste si festeggia 50 giorni dopo la Pasqua, mentre leggendo sembrava
che doveva passare 49 giorni dalla festa delle Primizie.
Scusami se ti ho disturbato. Purtroppo ancora per alcuni motivi personali non
sono riuscito a comprare il tuo libro sul
Levitico e credo che lì ci sarà
qualche risposta, ma nel frattempo potresti comunque venirmi incontro con delle
spiegazioni? Grazie mille, che Dio continui a guidarti. {Antonino Galatà; 21
ottobre 2009}
Ad aspetti rilevanti di tali questioni rispondiamo qui di seguito. |
Quanto al libro di Rut, faccio notare che bisogna distinguere le
intenzioni dell’autore primordiale (probabilmente Samuele) dall’uso che il
giudaismo ne ha fatto e ne fa dai tempi post-esilici in poi. Non sempre le
attribuzioni del giudaismo sono pertinenti e spesso si basano su associazioni
secondarie o su interpretazioni allegoriche discutibili (cfr. il Cantico). Il
libro di Rut è stato probabilmente connesso alla liturgia di Pentecoste, solo
perché nel libro si tratta di raccolta del frumento e dell’orzo; la raccolta
cominciava con la «festa delle primizie» e terminava con la «festa delle
settimane» (chiamata in greco «festa del cinquantesimo giorno», ossia da quella
delle Primizie). Per i dettagli si veda Nicola Martella, «Rut»,
Radici 3-4
(Punto°A°Croce, Roma 1994), pp. 55-63.
Quanto a Pentecoste (gr. [festa del] cinquantesimo [giorno]) o «festa
delle settimane», bisognava contare 49 giorni dalla «festa delle primizie» (7
settimane) e il 50° giorno cadeva la festa finale (la stessa logica era indicata
anche per il Giubileo, solo che qui erano anni; Lv 25,10s). Non bisogna
dimenticare che i giorni ebraici si contavano dal tramonto al tramonto.
È scritto letteralmente: «Celebrerai anche la festa delle settimane, [la
festa] delle primizie della mietitura del frumento, inoltre la festa della
raccolta e l’equinozio dell’anno [ossia d’autunno]» (Es 34,22).
Inoltre è scritto letteralmente: «E nel giorno delle primizie, quando
presenterete all’Eterno una oblazione nuova, nella vostra festa delle settimane,
avrete una santa convocazione; non farete alcuna opera servile» (Nu 28,26).
Come si vede, con la festa delle primizie
iniziava tale periodo particolare detto «festa delle settimane», cosa che si
concludeva appunto con la santa convocazione del 50° giorno. Come è tipico degli
Ebrei con lo stesso termine viene indicato sia il periodo della raccolta, sia il
giorno particolare della sua conclusione.
Diventa chiaro che il «giorno delle primizie» dava avvio alla mietitura del
frumento e dell’orzo e alle settimane che bisognava contare fino alla
conclusione della raccolta, segnata appunto dalla festa finale. La norma
si trova qui: «Conterai sette settimane; da quando si metterà la falce nella
mèsse comincerai a contare sette settimane;
poi celebrerai la festa delle
settimane in onore dell’Eterno, del tuo Dio…» (Dt 16,9s). È evidente che le
sette settimane dovevano essere piene e poi, dal tramonto in poi, si poteva
festeggiare la festa conclusiva, che era una delle tre feste solenni d’Israele
(v. 16; 2 Cr 8,13).
Nei testi biblici odierni le problematiche legate al termine ebraico
šabbāt deriva dal fatto che oggigiorno si crede che significhi solo
«sabato», mentre indicava, ad esempio, qualsiasi giorno festivo e addirittura un
periodo particolare (settimana, anno sabbatico). Negli Evangeli ai fini della
cronologia dei fatti durante l’ultima settimana di vita di Gesù, è significativo
tener presente che furono menzionati due giorni come «sabato»: la pasqua (grande
sabato) e quello settimanale. Per l’approfondimento si veda Nicola Martella,
«Sabato»,
Manuale Teologico dell’Antico Testamento
(Punto°A°Croce, Roma 2002), pp. 305s.
Nel nostro caso, lo šabbāt, menzionato in corrispondenza col giorno delle
primizie, era con molta probabilità proprio tale ricorrenza festiva e non
il sabato settimanale, altrimenti sarebbe difficile contare 50 giorni dal giorno
dopo tale festa. In Levitico 23,15s è scritto letteralmente: «E conterete per
voi dal giorno dopo il sabato [= festività], [ossia] dal giorno che avrete
portato il covone della “offerta agitata”:
saranno sette settimane intere. 16Conterete
cinquanta giorni fino al giorno
dopo il settimo sabato; e [quindi] offrirete a Jahwè una nuova oblazione».
Per quanto comprendo, la sequenza delle feste
era la seguente: 14 di Nisan sull’imbrunire era la Pasqua (Lv 23,5), il 15 di
Nisan era festa dei pani azzimi (v. 6) e il 16 di Nisan era la festa delle
primizie e dal giorno dopo bisognava contare sette settimane e festeggiare la
«festa delle settimane» il 50° giorno (vv. 15s).
Per l’approfondimento si veda nel su menzionato «Manuale Teologico dell’Antico
Testamento» l’articolo «Feste principali dell’AT», pp. 159ss; qui si trovano in
forma tabellare tutte le feste ebraiche con nomi ebraici e greci, brani biblici,
datazioni, tipi di offerte, significato storico, adempimento o nuova
interpretazione nel NT, eccetera. Per l’approfondimento si veda Nicola Martella,
«Levitico»,
Radici 1-2
(Punto°A°Croce, Roma 1994), pp. 51-56.
Per lo studio del Levitico si veda: Nicola Martella,
Il Levitico
(Punto°A°Croce, Roma 1998); 1. Domande di studio; 2. Traduzione letterale.
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URL: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A1-Festa_settim_pentecoste_Sh.htm
23-10-2009; Aggiornamento: 04-11-2009 |