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1.
Premessa
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2.
Il mio punto d’osservazione
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3.
Collegamenti e similitudini fra protestantesimo e massoneria |
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1.
PREMESSA:
Le presenti considerazioni mi sono state sollecitate alcuni anni fa, da
un amico divenuto massone. Per ragioni d’impegni e di lontananza ci potevamo
incontrare raramente, allora ho pensato a questo dialogo scritto che precisasse
le mie convinzioni.
Le informazioni sulla Massoneria derivano principalmente dalla lettura di due
libri sull’argomento
e dalla consultazione di un’annata della rivista ufficiale della Massoneria
regolare italiana (palazzo Giustiniani).
È evidente che una trattazione seria dell’argomento richiederebbe ben altra
documentazione e preparazione, ma credo che anche queste semplici note possano
dare un primo orientamento.
Un elemento di validità può essere dato dall’inconsueto punto d’osservazione del
sottoscritto (evangelico fondamentalista) che potrebbe cogliere elementi non
sottolineati da altri.
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2.
IL MIO PUNTO D’OSSERVAZIONE: È bene chiarire il significato di «evangelico
fondamentalista», essendo questa un’espressione che si presta a essere
fraintesa.
In Italia, ma anche in altri Paesi, il termine «evangelico» è praticamente
sinonimo di «protestante». Dire protestante, però, ha ormai un significato molto
relativo, dato che in quasi cinque secoli si è prodotta una notevole varietà
dottrinale e di comportamento. L’aggiunta dell’aggettivo «fondamentalista» è
perciò necessaria per distinguere un Protestantesimo che ancora ne difende i
fondamenti storici luterani e calvinisti («sola fede», «sola grazia», «sola
Scrittura», «tutti sacerdoti») da un Protestantesimo cosiddetto liberale (o
ecumenico) che invece li ha parzialmente o totalmente demoliti. Ci sono «pastori
protestanti» che celebrano «matrimoni» fra omosessuali, o che credono che Gesù
sia biologicamente figlio di Giuseppe, o che non credono nella sua risurrezione:
liberi di farlo, ma con Lutero e Calvino, e soprattutto con l’Evangelo, hanno
ormai poco a che fare. In Italia, gli ecumenici sono rappresentati
principalmente dai Valdesi, mentre i fondamentalisti sono costituiti in
maggioranza dai Pentecostali, dal movimento dei Fratelli (famiglia dalla quale
provengo) e da una diversità di cosiddette Chiese Libere.
Un’altra divisione è pure molto significativa per l’argomento che trattiamo ed è
quella fra il Protestantesimo che pratica il battesimo dei neonati e quello che
lo amministra solo ad adulti, che si professano e che vengono riconosciuti come
credenti. Nella Ginevra di Calvino, come nella Germania luterana, con il
battesimo, al neonato veniva già assegnato un credo e una chiesa. Tutti gli
appartenenti a una data nazione, in questo modo, facevano parte d’una sola
chiesa. Chiesa e nazione venivano così a sovrapporsi (chiese nazionali o chiese
di Stato). Alcuni si ribellarono a questa pratica (che non trova riscontro nel
Nuovo Testamento) e vennero ferocemente perseguitati, sia dai protestanti che
dai cattolici. Non considerando valido il battesimo dei neonati, ne praticavano
un secondo (per immersione) ai nuovi convertiti. Per questa ragione vennero
chiamati «anabattisti», cioè «ribattezzatori»; sarebbe però più corretto
definirli «battezzatori dei credenti», in quanto i loro propri figli, se e
quando fanno professione di fede, vengono battezzati per la prima e unica volta
(e non ribattezzati). Spesso i battezzatori dei credenti sono anche
fondamentalisti, mentre le chiese nazionali tendono al liberalismo.
Nelle varie nazioni e nelle varie epoche, il filone dei battezzatori dei
credenti si è variamente manifestato, andando a costituire quelle «chiese di
professanti» nelle quali, a differenza che nelle chiese nazionali, ogni membro è
in qualche forma attivo e responsabile. In nessuna nazione le chiese di
professanti costituiscono la maggioranza, tranne che negli USA, dove si
rifugiarono a seguito delle persecuzioni (Battisti, Quaccheri, ecc.), ma dopo
essere riusciti a dare una profonda impronta alla Gran Bretagna, con le
rivoluzioni puritane.
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3.
COLLEGAMENTI E SIMILITUDINI FRA
PROTESTANTESIMO E MASSONERIA:
Diciamo subito che parliamo qui della Massoneria moderna, cioè di quella
che venne a costituirsi a Londra nel 1717, interessandoci brevemente solo del
suo precursore più immediato, cioè del movimento dei Rosacroce. Afferma il
Francovich
che esso fu fondato intorno al 1620 da alcuni intellettuali «appartenenti al
mondo protestante e soprattutto calvinista» (p. 49). Questo movimento fu
«rielaborato e confermato da un’opera del pastore protestante wurtemberghese
Valentin Andreae» (p. 49). Non è a caso, quindi, che la Massoneria moderna si
presenti subito come «ben radicata nella tradizione protestante, antigesuitica e
di resistenza allo spirito della Controriforma» (p. 51).
La stessa Gran Loggia di Londra, loggia madre della Massoneria più conosciuta,
derivò probabilmente dal distacco di protestanti radicali dalla Massoneria
londinese del tempo, orientata verso la dinastia degli Stuart, cattolici.
Comunque, il fatto stesso di porre la Bibbia al centro all’inizio dei lavori e
di praticare una effettiva tolleranza verso tutti i culti (oltre
all’orientamento politico verso i re protestanti), ne fa escludere, per quei
tempi, un orientamento cattolico, facendo intravedere una matrice protestante, o
meglio ancora puritana. Tesi avvalorata dal fatto che la scientifica Royal
Society «ebbe grande importanza […] per la nascita della Gran Loggia di Londra»,
e la Royal Society venne fondata sotto prevalente influsso dei puritani
(cioè dei protestanti più antipapisti). Anche la persecuzione cattolica vedeva
nella massoneria un’origine protestante.
Il fatto che la Massoneria moderna, pur se ha semi antichi, sia nata proprio dal
grembo protestante nella puritana Inghilterra, spiega alcune somiglianze della
stessa con le chiese protestanti, specialmente con quelle praticanti il
battesimo dei credenti.
Ambedue rifiutano l’ascetismo e il monachesimo, sostenendo che la maturazione
della persona necessita d’una comunità nella quale ci s’aiuti reciprocamente e
deve manifestarsi in mezzo agli uomini, nella vita reale.
Ambedue non sono strutturate su un principio gerarchico, ma sostanzialmente
democratico.
Ambedue considerano cruciale la libertà di pensiero e d’associazione,
desiderando cambiare la società soprattutto cambiando singoli individui. Mentre
sono tolleranti verso l’esterno (nel senso che non desiderano imporre il proprio
credo né le proprie pratiche) sono intolleranti all’interno (nel senso che
accettano e conservano come membri solo persone che s’uniformano a certe norme
di comportamento e di pensiero). Questa somiglianza è molto significativa (così
la seguente), perché distacca nettamente ambedue dalle originarie concezioni
delle chiese nazionali, confermando l’influsso puritano nella formazione della
Massoneria.
Ambedue propugnano la separazione fra lo Stato e le chiese, rispettando le
autorità costituite e partecipando alla vita politica come singoli, non come
istituzione. Il Cattolicesimo, si sa, non gradisce separarsi dallo Stato e, nei
Paesi cattolici, la Massoneria ha contratto il vizio di scendere sul suo stesso
piano, impegnandosi come istituzione nella lotta politica, trascurando a volte
un principio che però professa e che ha osservato scrupolosamente nei Paesi
protestanti: contesto nel quale è nata e può esprimersi pienamente.
Ambedue cercano di ridurre al minimo la base dottrinale comune al gruppo, dando
più spazio alla uniformità di condotta.
Ambedue desiderano inculcare nell’uomo più i doveri che i diritti.
La Massoneria trae dalla Bibbia (specie dall’Antico Testamento) molta della sua
simbologia e i suoi lavori cominciano aprendo la Bibbia all’inizio dell’Evangelo
di Giovanni; ciò fa pensare alla centralità che la Bibbia — e l’Evangelo di
Giovanni in seno alla Bibbia — hanno nel Protestantesimo; se però si va oltre la
superficie, come vedremo, quest’aspetto è più motivo di contrasto che di
similitudine.
È bene precisare che tali affinità del Protestantesimo con la Libera Muratoria
riguardano più la cosiddetta «Massoneria azzurra» (che comprende i soli tre
gradi di apprendista, compagno e maestro), piuttosto che quella degli «alti
gradi» (fino al 33°). Infatti «dietro gli alti gradi possono trovare comodo
alloggiamento i cultori della magia, dell’alchimia, dell’esoterismo e
dell’occultismo»,
mentre «i personaggi e molti simboli dei rituali azzurri sono tratti dal Vecchio
Testamento».
Le similitudini, inoltre, si colgono più con la Massoneria anglosassone,
fortemente impegnata in campo umanitario,
che con quell’italiana, la quale «è stata forse la più distratta dalle ebbrezze
anti-clericali e dagli impegni contingenti»,
cioè da preoccupazioni politiche e, più in generale, di potere. Non è un caso
che la Massoneria italiana non abbia avuto per lungo tempo il riconoscimento
delle Massonerie anglo-americane e che il riaggancio con esse sia stato
realizzato da un Gran Maestro d’estrazione protestante, il valdese Giordano
Gamberini.
Per l’approfondimento degli aspetti occulti ed esoterici della massoneria si
veda la seguente letteratura:
■ Nicola Martella,
La lieve danza delle tenebre (Veritas, Roma 1992): «Misteri,
gnosi e massoneria», pp. 203-213; «Misteri, gnosi, immortalità e Bibbia», pp.
373-387; «La dottrina occulta e la Bibbia», pp. 389-417.
■ Nicola Martella, Dizionario delle medicine alternative,
Malattia e guarigione 2 (Punto°A°Croce, Roma 2003): «Antroposofia», pp. 53-57; «Esoterismo:
natura e sviluppi», pp. 148-155; «Esoterismo e Bibbia», pp. 157-164; «Hahnemann
Samuel», pp. 231-235; «Massoneria», p. 295; «Medicina antroposofica», pp.
301-309; «Steiner Rudolf», pp. 512-515; «Teosofia», pp. 527. |
►
Massoneria e protestantesimo 2 (Discordanze fra protestantesimo e massoneria)
Per
l'approfondimento si veda anche:
►
Massoneria e cristianesimo? Parliamone {Nicola Martella} (T)
►
Massoneria e protestanti? {Nicola Martella} (T)
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/Proiezioni/311a-Masson_protest1_Oc.htm
23-01-2008; Aggiornamento:
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