Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Manuale Teologico dell’AT

 

Proiezioni Culturali

Scrivi @ F. De Angelis

Spiegazione delle rubriche

 

 

Dopo una introduzione alle problematiche della teologia dell’AT, segue il dizionario teologico dell’AT.

   Ecco le parti principali dell’introduzione alla teologia dell’AT:
■ Il compito e l’oggetto della Teologia dell’AT
■ Le posizioni teologiche più ricorrenti
■ I patti e gli altri approcci
■ Contro l’appiattimento storico e teologico dell’AT.

 

Al dizionario teologico dell’AT sono acclusi un registro delle voci e un registro ragionato delle stesse detto «percorsi teologici».

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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PROIEZIONI CULTURALI

MOTIVI PER LA RIPRESA DI UN DISCORSO INTERROTTO

 

 di Fernando De Angelis

 

Avendo deciso di collaborare in modo sistematico con «Fede controcorrente», credo sia utile far comprendere ai lettori il retroterra di questo impegno, gli obiettivi e i metodi per raggiungerli. (30/10/05)

 

Ogni tanto c’è stato chi mi ha espresso un po’ di nostalgia per «Proiezioni», ma il 12 marzo 2005 non mi aspettavo certamente che, dopo un quindicennio, un pastore mi buttasse là l’idea di fotocopiare la rivista per distribuirne gli articoli nelle scuole. Sei giorni dopo sono casualmente capitato in casa di un credente che, saputo che ero l’ex direttore di «Proiezioni», mi ha espresso il rimpianto per la cessazione della rivista, pregandomi di mandargli i numeri mancanti. Tornato a casa ho trovato una lettera composta negli stessi giorni (13 marzo) e nella quale c’era fra l’altro scritto: «Ultimamente ho avuto modo e occasione di leggere alcuni numeri di “Proiezioni”… ho potuto constatare la freschezza e l’attualità di tutti gli articoli… se fosse ancora possibile, la pregherei di spedirmi i numeri che purtroppo ho smarrito nel trasloco… Con l’auspicio nel Signore che la rivista… possa nuovamente incoraggiare, erudire e difendere il popolo Dio e possa essere nuovamente redatta».

Il messaggio mi è parso chiaro: dovevo rifare «Proiezioni»! Non ero però nelle condizioni di organizzarne di nuovo il lancio, e allora ho scritto un promemoria della vicenda, per vedere se in futuro ci sarebbero state indicazioni più precise da parte del Signore.

Circa tre mesi dopo, un’amica competente si è incuriosita e ha chiesto di avere la rivista; il 30/6/05 mi ha poi così scritto: «Ieri pomeriggio ci è arrivato il pacchetto con i numeri di Proiezioni e ci tengo a dirti che la rivista è (era) proprio bellissima, nel senso di interessantissima, utilissima e godibilissima, insomma proprio quello che manca nel panorama editoriale evangelico in Italia… Sono stata veramente entusiasta di averla ricevuta e dispiaciuta che non ci sia più».

Proiezioni si proponeva di guardare la cultura di oggi alla luce della Bibbia, per contrastare la tendenza a vedere la Bibbia alla luce della cultura del mondo; usando però il linguaggio del mondo, non quello interno degli evangelici. Ne sono usciti solo otto numeri (1988-92), anche a causa di sopraggiunti problemi famigliari.

La «cornice culturale» del mondo è data dall’evoluzionismo, perciò il punto di partenza è stato quello di recuperare una visione del mondo basata sulla creazione, così come descritta nella Genesi e intesa in senso letterale (creazione in sei giorni, circa 10 mila anni fa). Stabilire una cornice creazionista senza riempire il quadro non ha però gran valore, così mi sono trovato ad affrontare una revisione di varie materie, riviste sulla base dei presupposti biblici (storia, geografia economica, agricoltura biologica, psicoanalisi). Le varie elaborazioni le ho in questi anni messe per lo più in forma scritta e mi è stato di particolare incoraggiamento il fatto che, persone di orientamento laico (anche atei o marxisti), apprezzassero il punto di vista biblico, incoraggiandomi a proseguire le ricerche. Un obiettivo che mi prefiggo è perciò di presentarvi questi lavori con brevi schede riassuntive, per poi farli in qualche modo pervenire a chi ne abbia interesse.

La nostra data di nascita è molto significativa, perché la vicenda umana è storica e noi ci inseriamo in un preciso momento. Spesso però non teniamo conto di quanto ci ha preceduto e perciò è come se fossimo «fuori del tempo». Alcuni parlano, per esempio, come se non ci fosse stata la caduta di Adamo, la Torre di Babele o la crocifissione di Gesù. Ecco perché mi prefiggo di rivedere e proseguire la rubrica di Proiezioni che si intitolava Radici. La rivista è stata anche uno strumento di dialogo con i lettori e uno stimolo a produrre nuovi studi: anche questo aspetto ritengo necessario riprenderlo, invitandovi a scrivermi e a mandarmi vostri elaborati.

Insomma, ho accettato l’invito di Nicola Martella anche perché mi offre sia la possibilità di riprendere il dialogo con tante persone, sia di cominciarlo con tutti quelli che lo vorranno. I progetti che mi si pongono davanti crescono, mentre le forze diminuiscono: ho però fiducia che il Signore mi darà modo di portare avanti questo impegno, che ha lo scopo di onorarlo.

 

Aggiornamento: 02-05-07

 

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