Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

Per il discernimento biblico

Prima pagina

Contattaci

Domande frequenti

Novità

Arte sana

Bibbia ed ermeneutica

Culture e ideologie

Confessioni cristiane

Dottrine

Religioni

Scienza e fede

Teologia pratica

Vai a fine pagina

 

Uniti nella verità

 

Dizionario sull'evoluzione

 

 

 

 

Le diversità possono essere una risorsa oppure diventano un problema.
 Ecco le parti principali:
■ Entriamo in tema (il problema)
■ Uniti nella verità
■ Le diversità quale risorsa
■ Le diversità e le divisioni
■ Aspetti connessi.
 
Il libro è adatto primariamente per conduttori di chiesa, per diaconi e per collaboratori attivi; si presta pure per il confronto fra leader e per la formazione dei collaboratori. È un libro utile per le «menti pensanti» che vogliano rinnovare la propria chiesa, mettendo a fuoco le cose essenziali dichiarate dal NT.

 

Vedi al riguardo la recensione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Serviti della e-mail sottostante!

E-mail

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TEOCRAZIA E «UMANOCRAZIE

 

I creazionisti americani sono accusati, non di rado, di volere una teocrazia, una parola il cui significato è chiaro (governo di Dio), ma il cui uso è in genere improprio.

     Il regime teocratico più citato è quello dell’Iran (Persia) ma lì, c’è da chiedersi, è veramente Dio a governare? Sì, se l’ultimo grande profeta è stato Maometto e non Gesù; sì se ha ragione il ramo sciita dell’islam e non il ramo sunnita; sì se… si potrebbe continuare a lungo. Ci vuole però poco per rendersi conto che ogni cosiddetta teocrazia sia spesso una «clericocrazia», cioè un governo del clero, che giustifica la propria intransigenza, esercitandola in nome di Dio. Sono «umanocrazie», insomma, cioè una delle comuni forme umane di governo, e a chiamarle teocrazie credo si faccia un abuso del nome di Dio, riconoscendone implicitamente le pretese. Quello iraniano, per esempio, si dovrebbe più correttamente definire un regime degli ayatollah, i quali rappresentano i vertici della gerarchia religiosa e determinano le scelte politiche di fondo.

     Altre cosiddette teocrazie sono meno legate a una casta sacerdotale e sono principalmente dovute alla mancata separazione fra religione e Stato, come succede nella maggior parte del mondo musulmano. In questo caso si dovrebbe parlare di coranocrazia, perché la vita politica viene regolata sul Corano, applicato letteralmente e considerato non un prodotto storico, ma una rivelazione di Dio indipendente dal tempo e dallo spazio, perciò valido in ogni tempo e in ogni luogo.

     Molte autorità politiche, infine, tendono ad attribuirsi prerogative divine, come gli imperatori romani e i molti che in tempi moderni hanno incoraggiato il cosiddetto «culto della personalità» (Hitler, Stalin, Saddam e alcuni capi di Stato tuttora al potere nel terzo mondo).

     Dato che i creazionisti americani appoggiano per lo più la cosiddetta «destra religiosa», sembra evidente che possano essere accusati anche loro di teocrazia, ma rispetto a quanto visto sopra, ci sono più contrapposizioni che somiglianze. Prima di tutto le chiese americane sono molto frammentate: del solo orientamento battista ci sono centinaia di organizzazioni distinte. Politicamente, poi, le chiese possono essere collocate in tutto l’arco politico, comunque il voto non è pilotato e ciascuno lo esprime con libertà, anche perché la struttura delle chiese americane è essenzialmente democratica; anzi, sono state proprio le chiese a fornire il modello per le istituzioni democratiche della società civile.

     Certo, alcuni politici americani possono arrivare ad affermare che nella loro azione politica si sentono ispirati dalla Bibbia e da Dio, ma prima di mettere in atto i loro programmi aspettano sempre di aver vinto le elezioni! E il sistema politico americano è appositamente studiato per evitare un’eccessiva concentrazione di potere: Presidente, Congresso e sistema giudiziario, infatti, si controllano e si limitano a vicenda (Nixon fu costretto a dimettersi dal Congresso, Clinton ha dovuto raccontare a un giudice le sue imbarazzanti vicende con una giovane). È evidente che chi crede nel Dio biblico crede anche che egli governi il mondo; in questo caso, però, la teocrazia riguarda tutto e tutti. Per far meglio capire quanto sia scorretto associare la teocrazia puritana a quella di Bin Laden, facciamo due esempi.

     Il colonialismo inglese si è basato sulla legittimazione delle autorità locali, incoraggiandone l’istruzione e preparandole ad assumersi sempre maggiori responsabilità: insomma, se Dio governava il mondo, allora era arrivato in India prima di loro! Su questa linea era anche il britannico Livingstone, grande missionario-esploratore dell’Africa. Quando entrava in un villaggio e gli chiedevano di visitare un malato, portava con sé «l’autorità medica» di quel villaggio, cioè lo stregone, operando col suo consenso e istruendolo. Sarebbe in un certo senso corretto, perciò, definire come teocratiche le correnti puritane, ma quando si sa che chi ascolta poi equivoca, bisognerebbe evitare anche il giusto uso delle parole, che possono anche partire dalla bocca come verità, ma che arrivano all’altro come menzogna (a meno che non si voglia proprio giocare sull’equivoco).

     Per concludere, l’accusa di teocrazia rivolta ai creazionisti americani tende a metterli sullo stesso piano dei kamikaze islamici: è un modo per delegittimarli con una menzogna sostanziale, se non formale. Un’altra accusa simile è quella di Fondamentalismo, voce alla quale si rimanda per approfondire il discorso.

{Fernando De Angelis}

 

Aggiornamento: 10-05-07

 

▲ Vai a inizio pagina ▲

Proprietà letteraria riservata

© Punto°A°Croce