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Albert Einstein è considerato da molti come il più grande scienziato che sia
esistito. Da giovane aveva letto la Bibbia, ma poi rifiutò la concezione di un
Dio di natura personale, approdando ad una visione del mondo vagamente buddista,
ma anche con simpatie per Francesco d’Assisi; respingeva comunque chiaramente
l’interpretazione letterale della Genesi. Precisiamo questi suoi orientamenti
per mostrare come il suo parere negativo su Darwin non sia motivato da
pregiudizi di tipo biblico. Per lui, già mezzo secolo fa, era ormai chiara
l’inconsistenza del darwinismo e dichiarò: «Considero le dottrine
evoluzionistiche di Darwin, Haeckel e Huxley, come tramontate senza speranza»
(H. Muschalek, Dio e gli scienziati [Paoline, Alba 1972], pp. 30s).
Aggiornamento: 10-05-07 |