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È stato
Redi a iniziare la scienza biologica, ma egli era anche un letterato e si
interessò di molte cose. Così chi ha poi dato un metodo rigoroso alla
biologia è stato Lazzaro Spallanzani (1729-99). Il noto evoluzionista Montalenti
si stupisce che Spallanzani abbia potuto far questo nonostante fosse
religioso (era un abate): non è possibile che quel rigore metodologico gli
derivasse proprio perché era religioso? D’altronde è più logico pensare
che due elementi associati siano in sinergia, piuttosto che in
opposizione, tanto più che altri casi simili non sono certo mancati, e
Albert Einstein, parlando di Newton e di Keplero, arrivò a dire che «la forza di
restare fedeli al loro obiettivo nonostante gli insuccessi» era derivata loro
dalla «religiosità cosmica che prodiga simili forze» (A. Einstein, Come io
vedo il mondo [Newton Compton, Roma 1975], pp. 29s). Per non dilungarci e
restare nel nostro campo, basterà ricordare che anche l’iniziatore della
genetica,
Mendel, era un abate.
Come
Redi, anche Spallanzani lottò contro il
trasformismoe la
generazione spontanea, guadagnandosi una
incondizionata stima anche da parte dall’illuminista Voltaire. Un secolo
dopo,
Darwin tenterà di disfare anche l’asse portante dell’opera di
Spallanzani, prendendo apertamente le difese della generazione spontanea (si
veda anche la scheda su
Pasteur).
{Fernando De Angelis}
Aggiornamento: 10-05-07 |