Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Manuale Teologico dell’AT

 

Dizionario sull'evoluzione

 

 

 

 

Dopo una introduzione alle problematiche della teologia dell’AT, segue il dizionario teologico dell’AT.

   Ecco le parti principali dell’introduzione alla teologia dell’AT:
■ Il compito e l’oggetto della Teologia dell’AT
■ Le posizioni teologiche più ricorrenti
■ I patti e gli altri approcci
■ Contro l’appiattimento storico e teologico dell’AT.

 

Al dizionario teologico dell’AT sono acclusi un registro delle voci e un registro ragionato delle stesse detto «percorsi teologici».

 

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DARWIN CONTRO LINNEO

 

Lo svedese Carlo Linneo (1707-78) è uno degli scienziati più universalmente ammirati. A lui si deve quella classificazione degli esseri viventi le cui linee di fondo restano tuttora valide. Era un devoto protestante e, continuando a dare il nome agli animali, era come se proseguisse l’opera di Adamo. Considerò come unità di base le varie specie, le quali nel suo «albero sistematico» avevano la posizione delle foglie, mentre nei rami via via più grandi raggruppava categorie con affinità sempre minori (genere, famiglia, ordine e così via). Non aveva un’idea precisa e una definizione chiara di specie, ma era convinto che ne esistessero «quante Dio ne aveva create». Usò il latino, cercando di dare a ciascuno «Nome e cognome» (per l’uomo, per esempio, «Homo sapiens»). Gli spedivano piante da tutto il mondo, affinché gli desse il nome, e la sua opera ebbe un grande riscontro pratico.

     Darwin, dopo un secolo, cercò di disfare anche questa conquista del sapere, negando l’esistenza stessa della specie. Insomma, mentre per Linneo esistevano delle discontinuità fra i vari esseri viventi, delle separazioni che impedivano — per esempio — la mescolanza fra cani e gatti, per Darwin le separazioni erano solo apparenti e, come si poteva passare da una razza a un’altra, così si era passati e si stava passando da una specie a un’altra. Per Darwin, cani e gatti provenivano da un progenitore comune ed erano discendenti di due razze via via divaricatesi, mentre le attuali razze di cani non erano altro che «specie in via di formazione». La robustezza e l’aderenza alla realtà dell’opera di Linneo fu tale che restò un monumento inattaccabile; ma anche attraverso questo confronto con Linneo, Darwin si caratterizzò come un nostalgico del passato, piuttosto che come anticipatore del futuro. Linneo aveva dei presupposti fissisti e antievoluzionisti, contro i quali Darwin si schierò apertamente, ignorando la migliore biologia fino allora prodotta (Redi e Spallanzani) e quella che stava emergendo (Mendel e Pasteur). {Fernando De Angelis}

 

Aggiornamento: 10-05-07

 

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