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Il merismo (dal greco merismós «divisione»)
è un artificio retorico semitico, con il quale si intende esprimere tutto quanto
è compreso nei termini estremi. È quindi una espressione polare che esprime la
totalità mediante la menzione dei due estremi. Si veda ad esempio queste
espressioni: «cielo e
terra» per tutto (Gn
14,19.22; 24,3),
«notte e giorno»
per sempre o continuamente (Dt
28,66; 1 Re 8,29; Sal 22,2; 88,1),
«quando mi siedo e quando mi alzo»
per continuamente (Sal 139,2).
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La figura
retorica del «merismo» vuole indicare un concetto di totalità per mezzo dell’uso
di due termini contrari ed estremi. Si veda, ad esempio le seguenti espressioni:
«conoscenza del bene e del male» per «conoscenza morale che porta a distinguere
il bene dal male»; «cielo e terra» per «ogni cosa creata»; «quando mi siedo e
quando mi alzo» significa «sempre, in tutte le circostanze». Nel merismo ci sono
espressione polari («cielo e terra», «alfa e omega») per indicare la totalità
dell’esistente all’interno di una categoria. Nel merismo ci sono pure
espressioni limite («conoscenza del bene e del male»), per indicare tutto ciò
che sta tra questi due limiti, per distinguerli (conoscenza morale che porta a
distinguere il bene dal male).
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/DizBB/Merismo_R34.htm
08-05-2007; Aggiornamento: 16-02-2011
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