L’incompatibilità fra culto centralizzato di Jahwè e gli «alti luoghi» quali
luoghi di culto idolatri è menzionato fin nella Legge (Lv 26,30), poiché essi
erano i santuari dei popoli pagani che gli Israeliti dovevano demolire (Nu
33,52). Infatti erano i pagani che avevano «alti luoghi» (Is 15,2; 16,12; Gr
48,35). Asaf ricordò così il rapporto d’Israele verso Dio: «lo
provocarono a ira coi loro alti luoghi, lo mossero a gelosia con le loro
sculture» (Sal 78,28; v. 60 tabernacolo di Silo).
Come e quando nacquero gli «alti luoghi» in Israele?
Essi nacquero e si accreditarono al tempo dei Giudici, quando ognuno
faceva come gli pareva meglio (cfr. Mica e il suo idolo). Quando in tale periodo
Samuele cercò di ricostruire la fede in Israele, tale istituzione era ormai
una cosa scontata (1 Sm 9,12ss.19.25; 10,5.13). Famosi alti luoghi nacquero dal
fatto che l’arca del patto stazionava col saltuario in un certo luogo, ma quando
la situazione politica instabile lo richiedeva, veniva spostata altrove; ecco
alcune tappe dell’arca: Gs 18,1; 19,51; Šiloh; Gdc 20,1 Mitspa; Gdc 20,26s
Bethel; 1 Sm 1,1; 4,3 Šiloh; 1 Sm 6,15 Beth-Scemesh; 1 Sm 7,1s Kiriath-Jearim; 1
Sm 10,17; 12,7 Mitspa; 2 Sm 6,10ss Gath; 2 Sm 6,12 Gerusalemme. La gente di
quelle zone limitrofe, abituata a recarsi a tale luogo, mantenne tale abitudine
anche dopo e così nacquero tali luoghi di culto, di cui alcuni erano più
rinomati di altri (cfr. 1 Re 3,4 Gabaon, «principale fra gli alti luoghi»). Al tempo di Davide sull’alto luogo di Gabaon si
praticava un culto ancora puro, ossia esclusivo per Jahwè (1 Cr 16,39ss), ma
questo solo per questo motivo: «Il tabernacolo dell’Eterno che Mosè aveva
costruito nel deserto e l’altare degli olocausti si trovavano allora sull’alto
luogo di Gabaon» (1 Cr 21,29). Perciò non meraviglia che anche Salomone si
fosse recato lì con tutto il popolo (2 Cr 1,2s). Infatti, mentre l’arca del
patto, si trovava a Gerusalemme sotto una tenda, a Gabaon «si trovava la
tenda di convegno di Dio, che Mosè, servo dell’Eterno, aveva fatta nel deserto»
insieme all’altare di rame (2 Cr 1,3ss.13). Se fin lì sugli «alti luoghi» venne praticata una
religiosità di commistione più o meno intensa fra il culto a Jahwè e
superstizione popolare, il cambiamento avvenne con Salomone. Lo stesso re
che aveva costruito il tempio a Jahwè, poi costruì «alti luoghi» alle divinità
delle sue «donne straniere, le quali offrivano profumi e sacrifici ai loro
dèi», particolarmente a Kemoš e a Molek, ossia Ba`al Mëlëk (1 Re 11,7s).
Dopo la separazione del regno, il prossimo salto di qualità avvenne, come già
detto con
Geroboamo I (1 Re 12,31ss; 13,33) e il suo culto idolatra e demoniaco (2
Cr 11,15). Già qui fu annunciato un remoto cambiamento mediante il davidita
Giosia (1 Re 13,2.32). Si noti che i Leviti abbandonarono Israele e si recarono
in Giuda «perché Geroboamo, con i suoi figli, li aveva cacciati perché non
esercitassero più l’ufficio di sacerdoti dell’Eterno» (2 Cr 1,14). Dio
annuniò il giudizio su tali luoghi di culto (Os 10,8; Am 7,9). Tale costume venne subito imitato dai Giudei,
ossia fin dai tempi di Roboamo, rivale di Geroboamo: «Si eressero anch’essi
degli alti luoghi con delle statue e degl’idoli d’Astarte su tutte le alte
colline e sotto ogni albero verdeggiante» (1 Re 14,22s; cfr. Mi 1,5).
Quindi, gli alti luoghi erano da subito luoghi di culto abominevoli con annessa
prostituzione maschile (1 Re 14,24)! In un riepilogo conclusivo, dopo la fine
del regno del nord, si afferma: «I figli d’Israele avevano fatto, in segreto,
contro l’Eterno, il loro Dio, delle cose non rette; s’erano costruiti degli alti
luoghi in tutte le loro città, dalle torri de’ guardiani alle città fortificate;
10avevano eretto colonne e idoli sopra ogni colle elevato e sotto ogni
albero verdeggiante; 11e qui, su tutti gli alti luoghi, avevano
offerto profumi, come le nazioni che l’Eterno aveva cacciate d’innanzi a loro;
avevano commesso azioni malvagie, provocando a ira l’Eterno» (2 Re 17,9ss). Al tempo di Geremia, i Giudei «hanno edificato gli
alti luoghi di Tofet, nella valle del figliuolo di Hinnom, per bruciarvi nel
fuoco i loro figli e le loro figlie» (Gr 7,31). Essi erano in onore di Ba`al
(Gr 19,5; 32,35) e comprendevano la prostituzione sacra (Ez 16,24s.31; 20,29ss;
43,7). Per gli «alti luoghi» fu annunziato il giudizio divino (Gr 17,3; 32,36;
Ez 6,3.6; 16,39).
▬ Letteratura■
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► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/DizBB/Alti_luoghi_R34.htm
19-11-2007; Aggiornamento:
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