DALLA «RIVOLUZIONE SESSUALE» ALLA MATURITÀ
■ La cosiddetta «liberazione sessuale»:
Con l’avvento della cosiddetta «rivoluzione sessuale» i rapporti fra i generi si
sono modificati alquanto, nel bene e nel male. Si sono delineati anche vari
aspetti positivi, che ormai consideriamo conquiste irrinunciabili. Ecco qui di
seguito alcuni punti generalizzati che mettono in rilievo il mutamento. ●
Alcuni aspetti positivi: Meno ipocrisia, falsa pruderie e furtiva
segretezza; meno allusioni e insinuazioni; più apertura, confronto e
discussione; le cose sono chiamate col loro nome e la comunicazione del pensiero
è più facile; più informazione e possibilità di informarsi; più consapevolezza;
pianificazione familiare. ● Alcuni aspetti negativi: Non sempre c’è stata
una comprensione migliore e più matura; i mass-media hanno dissacrato ogni
intimità nella vita privata e ogni riservatezza; critica spietata a ogni norma
di comportamento morale; gara a demolire gli standard tradizionale;
disorientamento morale e perdita della consapevolezza del bene e del male;
confusione.
Tanti tabù dettati
dall’ignoranza e tanti fraintesi prodotti dalla mancanza di comunicazione hanno
condizionato spesso l’intera vita delle persone; la nuova possibilità di poter
parlare liberamente su questioni che concernono la sessualità e l’eros, hanno
tolto questi equivoci. La «rivoluzione sessuale» ha prodotto, però, purtroppo
anche la fatale illusione che il sesso sia un articolo da consumo e che l’uso
indiscriminato possa veramente liberare l’uomo. Ora, invece di libertà, ha
prodotto persone disinibite e sfrenate, ma altresì confuse e frustrate. Il sesso
senza amore non ha reso più liberi e consapevoli, ma scialbi e vuoti. «L’onda
del sesso», straripando dagli argini, ha travolto molti sogni, molte illusioni e
tante vite umane.
■ La fine dell’arbitrio?: Già all’inizio
degli anni Ottanta, George Leonard aveva scommesso sulla fine dell’«onda del
sesso» e sull’inizio di una nuova consapevolezza dell’amore, pienamente vivo,
profondamente sentito e in piena fioritura; egli si augurava che il sesso da
consumo venisse scalzato dal premio di un legame duraturo: vera tenerezza,
passione, un’atmosfera eroticamente pretenziosa, giorni pieni di sorprese,
mutamento. Leonard concludeva il suo articolo sull’«onda del sesso», dicendo:
«Il concetto «sesso» può essere stato necessario una volta per denominare un
campo di ricerca e per portare l’attenzione su certi problemi del presente. Ora,
però, il concetto ha perso la sua utilità. Oggi è associato a esso soprattutto
un aspetto della spersonalizzazione della vita umana. Insomma: il sesso è
sopravvissuto a sé stesso come idea. Tutti i veri amanti sono chiamati a
festeggiare insieme la fine dell’onda del sesso». ● È tramontato, quindi, il
sesso da consumo? stiamo andando incontro a un tempo più maturo, in cui
vigeranno fedeltà, fantasia e desiderio di intimità?
■ Vecchie nostalgie: Si alzano gli indici
di quanti avevano scommesso sull’amore libero e liberato e avevano cavalcato
«l’onda lunga del sesso». Essi dichiarano la grande congiura contro la
sessualità, una controrivoluzione culturale, una restaurazione sessuale e
mettono in guardia contro una guerriglia antisessuale, contro l’eros che verrà
soffocato dalla melassa di rapporti di coppia duraturi, contro la
preoccupante resa incondizionata alla monotonia della «pace dei sensi», contro
la fedeltà che diviene ossessione. Intanto i fautori del «sesso usa-e-getta», i
recordman della vita dolce degli anni Ottanta, sognano di poter vivere
ancora lo stereotipo della genitalità, l’edonismo consumistico e artificiale che
tutto chiede e niente promette.
■ Ritorno al sentimento?: I sociologi e i
sessuologi prospettano per il prossimo decennio un’epoca di dipendenza amorosa,
di rapporti interpersonali, di dinamica dei sessi all’interno della coppia. Essi
vedono una tendenza a instaurare rapporti durevoli, determinati dalla fedeltà e
dalla creatività. Sarà, quindi, un’epoca in cui gli italiani saranno meno
poligami, meno promiscui e più soddisfatti all’interno della coppia? Il
sesso sarà concepito meno come articolo di consumo e più come atto d’amore? Sarà
un sesso più cerebrale, consumato in rapporti stabili e accompagnato dall’elogio
dei sentimenti? C’è da augurarselo.
■ Il cuore umano: Bisogna stare attenti a
pensare che una società diventi improvvisamente più casta, ciò significherebbe
banalizzare fenomeni più complessi. Il pendolo, seguendo le mode, può battere
presto nel suo contrario. Bisogna tenere presente che cupidigia e concupiscenza
dominano l’uomo da sempre. Spesso sono i costi da pagare (malattie, paure) che
tengono la libidine nei limiti. D’altra parte, i disinibiti si sono alquanto
logorati e cercano, ora, nuovi stimoli nell’intimità, in cui ritemprarsi. Nel
frattempo, aspettano, forse in segreto, un’altra ondata di genitalità? Intanto
il settimanale «Fermoposta», per citarne uno, su cui sono pubblicate inserzioni
hard per incontri a luci rosse (scambio di partner, triangolazioni, ecc.),
non è venuto meno nel pubblicare le sue 20.000 copie settimanali.
■ Orizzonti da scegliere: Ricordiamo,
infine, che nella cultura ebraico-cristiana, la sessualità appartiene al regno
delle scelte morali; essa non si può scindere dalla persona e dai suoi fini
oggettivi né dagli scopi previsti dal Creatore. La mentalità edonistica odierna
vede l’uomo al centro di sé stesso, come suo creatore e suo fine; in tal modo,
il sesso si viene a trovare nella sfera delle decisioni soggettive o addirittura
della sola trasgressione. Non di rado l’uomo è ridotto ad apparato genitale
(Sesso & Affini 1, pp. 9s).
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