Gesù e i moderni
Su Gesù c'è da dire qualcosa di nuovo e di
attuale? qualcosa che vada di là dalle tradizionali formulazioni dell'annuncio?
qualcosa che vada di là dai prodotti effimeri di un «Gesù nella cultura o nel
costume»? qualcosa che vada di là dalle speculazioni giornalistiche di una
«demitizzazione» di Gesù? qualcosa che vada di là dagli usi faziosi di Gesù
negli altri mass-media, specialmente nella cinematografia?
● Se ai giovani di ieri interessavano più temi politici e psicologici che
Gesù, oggigiorno essi si interessano specialmente dell'edonismo e del godimento
della vita. Altri sono attratti più dal misticismo esoterico e occultistico che
da Gesù.
Il Gesù vantaggioso: Nonostante tutto,
Gesù è sperimentato da sempre sotto diversi aspetti che attraggono. Lui è
rivendicato da parte delle diverse teorie e pratiche: sia dalle tecniche
estatiche per trovare se stessi, sia dalle ideologie spiritualistiche (pensiero
positivo, teologia del successo, ecc.), sia dall'impegno sociopolitico.
Il Gesù scomodo: La rivendicazione di
Gesù quale verità, attestata dalla Bibbia e testimoniata dal cristianesimo
biblico, provoca continuamente attacchi da parte del razionalismo. È
particolarmente «l'assolutezza» con cui Gesù rivendica di essere la verità, che
provoca dissenso e che induce ad attaccare la sua «unicità». Da fronti diversi
si cerca di relativizzare questa rivendicazione di verità e di ricondurla a una
misura limitata all'umanità e alla storia.
Il senso del confronto: Tutti questi
tentativi ‑ sia di quelli che vorrebbero trovare un utilizzo per Gesù sia di
quelli che lo vorrebbero «smascherare» ‑ hanno questo in comune: cercano di
trovare una soluzione al rompicapo che interessa la sua persona e la sua
rivendicazione di verità. Essi cercano di venirne a capo e di integrarlo nelle
proprie convinzioni già esistenti: ossia rivalutandone alcuni aspetti o
ripudiandoli come inadatti. L'obiettivo perseguito nel tempo è chiaro a priori
ed è, secondo i casi, questo: felicità, veracità soggettiva, solidarietà
politica, moralità o liberalismo, ordine o anarchia, libera realizzazione di sé
oppure collettivismo sociale, emancipazione oppure tutela, rivoluzione sociale
oppure restaurazione, progressismo o conservatorismo, eccetera.
Relativizzazione del soggettivismo:
A perseguire questi obiettivi non sono solo atei ma anche cosiddetti teologi. Li
accomuna il fatto di mettere la propria soggettività al primo posto e, su questa
base, hanno deciso a priori per quali obiettivi questo «Gesù» sia da usare.
Dando priorità alla propria soggettività, si pretende così di tirare nel propria
gorgo la realtà e la rivendicazione di Gesù quale verità e tutto il resto che lo
riguarda, per così relativizzarli. Teologi liberali, razionalisti e marxisti
concordano nell'avversare l'unicità di questo Gesù. Per fare questo, non si
attacca solo la tradizione ecclesiale (il che non è di per sé grave) ma anche la
stessa sacra Scrittura.
(dal 1° volume, pp. 5s)
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